Lo strano caso di Coach Walter: 7 punti (meritati) in tre partite, partenza ottima, eppure qualcosa ancora non convince.
Sarà forse quell’inizio un po’ così, con quella faccia un po così.
L’imprinting fetente di Torino sta condizionando le nostre valutazioni? Forse sì.
Intanto portiamo a casa il secondo posto, in coabitazione con le squadre più in forma del campionato.
Dobbiamo essere onesti, gli episodi (almeno nelle ultime due partite) sono girati dalla nostra parte. Col Napoli e contro il Bologna abbiamo disputato due primi tempi pessimi, al limite dell’orrido.
Ieri la prima frazione di gioco è stata praticamente regalata agli avversari, con l’ennesima mossa naif del Walterone nazionale (dopo la scelta del San Paolo di schierare Palombo trequartista): nel primo tempo Eder e Muriel sono stati posizionati larghissimi sulle fasce, mentre Soriano si muoveva in fase offensiva in una insolita veste di attaccante centrale aggiunto.
Conseguenza: centrocampo e attacco alquanto slegati, Muriel ed Eder (che solitamente giocano alla grande l’uno accanto all’altro) sistemati a distanze siderali.
Abbiamo creato zero azioni da gol, senza contare la marea di passaggi sbagliati.
Nella ripresa Zenga è tornato sui suoi passi: ha spostato più indietro Soriano, a cercar palla in posizioni più sensate. Muriel ed Eder si sono avvicinati. Quindi abbiamo assistito a un calo fisico del Bologna e la concomitante espulsione iper-ingenua di Rizzo.
Entra Correa e si rivela il “gioiellissimo”, per usare le parole dell’Urlo della Sud, negli ultimi venti minuti. Con lui dimostriamo una superiorità schiacciante.
Tenendo conto che avevamo in campo anche due giovanissimi come Ivan e Pereira (bravi entrambi, il portoghese a 17 anni sembrava un veterano), il conto è altamente positivo.
Difesa ok, Barreto in crescita, Fernando forse troppo arretrato: mancano in questo modo le sue proiezioni offensive e la possibilità di portarlo alla conclusione a rete.
Siamo nella bagarre del secondo posto, insieme a tutte le squadre (anche piccole) che hanno dimostrato una migliore forma iniziale.
L’Inter è a 9 punti, ma ha avuto la buona sorte dalla sua, poteva tranquillamente chiudere le gare con 3 pareggi ed essere a 3 merdosi punti.
Grandi squadre non se ne stanno vedendo (a parte qualche sprazzo della Roma): meritiamo dunque con Zenga i 7 punti e la nostra posizione in classifica.
Ora sarà molto interessante il prossimo match contro il Torino, contro un allenatore molto preparato come Ventura.
Il Toro è una squadra più o meno al nostro pari.
Se non arriviamo con troppe assenze sarà interessante studiare la prossima partita, che darà indicazioni significative sul valore della nostra squadra.
Intanto ci lustriamo gli occhi davanti alle giocate di Soriano, Muriel, Eder e da ieri anche del talento Joaquin Correa.
9 commenti
Perché io sono realist-pessimista… col Torino SARA’ DURA!
Vorrei porre l’attenzione su un particolare che non è stato mai o quasi citato; siamo partiti prima di tutti con la preparazione, siamo quindi sulla a carta in una forma fisica migliore.
Bisogna vedere se e quando questa preparazione anticipata porterà ad un calo, intanto mettiamo questi punti da parte, il vero valore di Zenga si capirà solo strada facendo, per ora ci è girato tutto bene, quindi non ci esaltiamo adesso e no depressione in caso di partite no o cali di forma.
dopo la disfatta col Vojvodina io dissi che avevo apprezzato il fatto che si prese tutte le colpe e che dovevamo lasciarlo lavorare….detto questo non montiamoci la testa e guardiamo avanti partita dopo partita.SEMPRE FORZA SAMP……………………….
Puramente fondoschiena! Parrebbe che lo spogliatoio sia con coach Z!
A proposito, un grazie di cuore a Rizzo, ragazzo Della Sud!
L’assenza di gioco è palese e preoccupante a mio avviso, tutto quello che abbiamo oggi è grazie alle invenzioni di quelli là davanti. Se dovessero mancare non so cosa potremmo fare.
Ricordo le giornate di squalifica di Cassano x la maglia lanciata col Torino … se no sbaglio 3 vittorie consecutive perchè se hai gioco più o meno indipendentemente dai giocatori puoi fare la tua partita. Per me fino ad ora è stato culo. PS: spero di sbagliarmi.
Ho capito che quest’anno, per troppi sampdoriani, se il risultato arride o è fortuna o demerito degli avversari ma se si perde è e sarà sempre colpa del Mister…. stiamo diventando come tutti gli altri, tristezza.
Forza Walter.
andrea hai pienamente ragione!!!mi rimane quasi piu’ difficile ragionare coi doriani che coi bibbini…. pensa te….
e vedrai cosa diranno di ferrero…….
anzi con lui hanno gia’ iniziato…….
C’è da tener presente che Zenga sta adattando il suo credo calcistico per sfruttare 2 punte come Eder e Muriel e non li sta adattando al suo modulo (un po’ come faceva Sinisa)..lui ha sempre avuto il pennellone di turno la davanti e non 2 frecce così! Ritengo che la squadra abbia degli ampi margini di miglioramento così come il gioco, soprattutto mettiamoci ben in testa che davanti quest’anno costruiamo anche perchè abbiamo un centrocampo più tecnico, il rovescio della medaglia è che prenderemo dei rischi più dietro.
Con Sinisa, finita la spinta fisica, davanti non si creavano occasioni da goal, vero è che dietro eravamo un muro…io dico solo diamo un po’ di fiducia a Zenga.
Parer mio e immagino poco condiviso che Zenga ci faccia e nn lo sia per niente,la bretella e gli sproloqui in linea con la Presidenza fanno di me un inguaribile ottimista probabilmente,ma se analizziamo i fatti e leggiamo tra le righe al di là dell’ironia cn cui scriviamo del nostro Mister in modo affettuoso i risultati e punti son meritati e riconducibili ad un’invidiabile esperienza più che alla sagacia tattica,meritati anzi meritatissimi ! Schiantato il Carpi in casa con un tempo positivo e dove tutto è andato nel verso giusto,compreso il fatto che gli avversari all’esordio fossero molto contratti,ma legge bene la squadra e inizia a creare le sue rotazioni alla ricerca dell’equilibrio tattico,andiamo a Napoli dove come da tua disamina sbaglia molto tatticamente all’inizio,ma aggiungere che il Napoli del primo tempo sia stato straordinario per organizzazione e qualità mi par corretto,il secondo tempo inizia e ci sono state le contromosse che aiutano con un po’di fortuna a rimettere sui binari partita e risultato,Zenga a mio avviso dimostra maturità e diventa un fattore con le sostituzioni a Napoli e porta via un risultato utile e una convinzione solida,se giochiamo di rimessa a squadre lunghe siamo una delle squadre più pericolose del campionato,concordo con lui ma bisogna imparare anche a costruire nei primi 60 minuti e nn cercare sempre d’arrivare al 12 round in gara per cercare il KO di forza nel finale,ma oggi è la sua strategia dato che l’equilibrio vuoi per infortuni e tipologia di gare ancora nn è raggiunto. Giusta strategia? nn saprei se puo’pagare alla lunga ma per ora funziona e bisogna dargli merito,la partita con il Bologna è un susseguirsi di emergenze e rafforza la sua strategia da pugile generoso,il Bologna gioca anche bene a tratti e ci è superiore per intensità e onestamente crea trame più pericolose delle nostre sin l’espulsione,che invece suona come la campanella del 12 Round per i nostri che iniziano a suonargliele di brutta maniera e in mezz’ora scarsa fanno 2 gol con cui mettono al tappeto i malcapitati avversari,onestamente nn mi sembra sia una questione di preparazione estiva ma di caratteristiche individuali tattico tecniche,di certo che anche cn il Bologna la strategia di Walter il Bretella è stata vincente e lungimirante,cambi azzeccati e rotazione ineccepibile cn il ragazzino Perreira ad andar su e giù per la fascia al posto di Cassani e Ivan titolare a discapito di compagni cn più blasone.
Discorso a parte pr Correa che ha fatto bene da esterno sinistro offensivo,ha incrociato i tacchetti cn il migliore del Bologna Ferrari (giovanottone di belle speranze)che era stremato dal su e giù dei primi 60 minuti,certo che cn l entrata in campo dell’argentino sulla sua prestazione e calata la depressione ahimè !!! Cmq il ragazzo ancora la fase di nn possesso nn la sa fare e dubito possa rientrare negli equilibri di un 4-4-2 soprattutto da esterno sinistro di centrocampo se alle spalle ha Reggini ? Che il suo ruolo sia quello al momento nn avrei dubbi ,quanto a Soriano e un centrocampista completo a sinistra destra o al centro nn cambia,è ancora un po’immaturo per diventare il giocatore che fa la differenza in senso assoluto ma le qualità le avrebbe la domanda è avrà il carattere?
Alla fine faccio io una domanda, perchè resta un arcano l’involuzione di Reggini e la quantità di opportunità che gli vengono date,sarà il caso di mandarlo da uno psicologo?