La Voce di Roberto ’48, già autore della Rametta blucerchiata per le pagine del Lavoro.
EVVIVA MONTELLA.. E POI?
Da vecchio blucerchiato, per il quale conta unicamente il bene della Samp sono molto felice dell’arrivo di Montella che da giocatore è stato sicuramente tra quelli che ho amato maggiormente. Era uno per il quale si poteva tranquillamente affermare che, da solo, “valeva il prezzo del biglietto”.
A lui, e magari presto si ricorderà quell’episodio, è altresì legato uno dei momenti più tristi della nostra storia. La famigerata partita di Bologna che ci avrebbe portato, con i suoi due gol, all’auspicata salvezza se non fosse intervenuto quell’arbitro “innominabile”. A proposito che fine avrà fatto? Io, sportivamente parlando, non ho mai cessato di “odiarlo”.
Ma vengo al punto. Montella, e poi? E’ bella quest’aria collettiva di grande gioia che ovviamente faccio mia. E non potrebbe essere altrimenti.
Ma mi sembra che tutto ciò preluda ad un buon esito del tutto scontato. Come se ogni partita fosse una pratica già archiviata. E se non fosse così?
Mi viene un po’ di paura al solo pensiero che magari le cose possano andare in un altro modo. Certo non succederebbe niente di rilevante riguardo la sua posizione ma ciò che, appunto, mi crea certi pensieri è l’ “obbligatorietà” del risultato. Non mi è mai piaciuto il senso di un onere già risolto in partenza. Molto meglio il percorso a fari spenti che magari si apre, inaspettatamente, nell’immensa luce del successo.
Beh perdonatemi per questo “spiacevole” ingresso, non volevo essere portatore di brutti pensieri. Era solo un semplice filosofeggiare dalle parti dell’ “imprevedibilità dell’esistenza”. Come diceva Alphonse Karr “nella vita nulla avviene né come si teme né come si spera.”
E poi per me domenica si vince 2-0, e ovviamente oltre a Eder segna l’ex Muriel. Non l’avessi mai detto, vero Gianni? Mi rivolgo ad un caro amico super-doriano andato via troppo presto, che quando mi lanciavo in pronostici era uso grattarsi le parti basse!
ROBERTO ’48
1 commento
Lo stesso Roberto48 che… Che sorpresa, buon lavoro!
Ma tu sai bene cosa vuol dire essere tifosi… Quel brividino che non muore mai, anche se cerchi di darti un tono e di soffocarlo, comunque nasconderlo, a parole: “sarà una partita dura… occorrerà grande concentrazione… si salvi chi puó…”.
Eh si, lo ammetto, per domenica io un pareggio + un bel gioco già rivoluzionato lo reputo un risultato minimo, risicato!
Meglio dirlo chiaramente piuttosto che apparirmi ipocrita tra cinque minuti, guardandomi allo specchio lavandomi i denti.
Forza Sampdoria
Sempre