Chiamarlo il Mino Raiola della Repubblica Ceca sarebbe riduttivo. Pavel Paska, l’agente di Schick con cui la Sampdoria sta trattando da settimane per il rinnovo del contratto del giovane attaccante ceco, “traffica” in giocatori da quando il buon vecchio Carmine Raiola faceva ancora il pizzaiolo.
La storia di Paska nasce negli anni Ottanta. L’URSS sta per liquefarsi, Gorbaciov parla di Glasnost e Perestrojka e la Repubblica Ceca non è ancora uno Stato indipendente, unito com’è alla vicina Slovacchia. In un’epoca dove il trasferimento dei calciatori rientra ancora nella sfera decisionale delle società (la sentenza Bosman sarebbe arrivata nel 1995), qualcuno fiuta l’affare.
Quel qualcuno si chiama Pavel Paska. Classe 1944, nel 1991 fonda una società che oggi chiameremmo start-up: la “International Sport Management”, meglio nota come ISM. Come si legge sul sito ufficiale http://www.ismfootball.com/en/about-us/, è una compagnia che offre vari servizi a calciatori professionisti e club, come la mediazione legale per contratti e trasferimenti. In pratica una società di procuratori, strutturata come una piramide con un uomo solo al comando.
Che di nome fa Pavel Paska, ča va sans dire. Ma già nel 1988, quando il marchio di questa società ancora non esisteva, Paska aveva creato una sua scuderia di calciatori. Vi dice niente Tomas Skuhravy? Sì, il giocatore del Genoa arrivò in Italia grazie alla zampata dell’agente di Schick, che nello stesso periodo aveva piazzato Straka al Borussia Mönchengladbach e Hašek allo Strasburgo.
Dopo il salto di qualità avvenuto con la creazione della ISM, Paska si trasforma rapidamente nel deus ex machina del calcio della Repubblica Ceca. Ogni calciatore di talento proveniente da Praga e dintorni passa tra le sue mani. I nomi di grido sono tanti: Poborsky, Smicer, Baros, Berger, Rosicky, Koller… È Paska a promuovere i loro interessi, trattando in prima persona con le società europee.
Con il passare degli anni la ISM è diventato un colosso nel variegato mondo degli agenti calcistici. Oggi Paska controlla la bellezza di 97 calciatori, quasi tutti di nazionalità ceca. I nomi sono i più diversi: spiccano per forza di cose quelli di Krejci del Bologna, Baros dello Slovan Liberec, Kadlec del Midtjylland e ovviamente Schick della Samp, la vera punta di diamante della sua scuderia.
Nel quadro della trattativa portata avanti con la società blucerchiata per il rinnovo di Schick, Paska fa in primo luogo gli interessi suoi e del suo assistito. Atteggiamento tipico di ogni procuratore che si rispetti, anche se l’arzillo ultrasettantenne ha ribadito più volte l’ipotesi di prolungare per un’altra stagione la permanenza a Genova del suo gioiellino. Ipotesi che metterebbe d’accordo tutti.
Paska è una vecchia volpe, proprio come Ferrero: staremo a vedere chi la spunterà. Ma Paska mangia pane e calcio da quasi 30 anni. Mentre un mostro sacro come Raiola portava le pizze ai tavoli nella cittadina di Haarlem, a due passi da Amsterdam, Pavel Paska già sfornava calciatori.
ROBERTO BORDI