Il commento del giornalista Massimo Villa dopo Sampdoria-Inter
Paura e delirio a Marassi.
Paura di vincere. La Sampdoria ha tirato, ha osato, ha mancato tante occasioni, ma poi si è rintanata in difesa subendo un Inter per nulla eccezionale.
Delirio, quello mediatico, per la crocifissione in pubblica piazza di Correa. E non sono d’accordo. Senz’altro ha sbagliato un gol apparentemente facile da fare, ma a parte che in campo c’era lui e non noi, ed è sempre estremamente facile giudicare dalla gradinata o dalla tv, quanti attaccanti sbagliano reti più o meno già fatte ogni santa domenica del campionato, e sicuramente più blasonati del Tucu?
Correa, come tutti i sudamericani che arrivano da queste parti, si deve ambientare per mille motivi. E’ giovane, ci riuscirà presto. Deve imparare ad essere un po’ più veloce di testa, intesa proprio come cervello, e a non voler fare la giocata a tutti i costi, ma essere il più naturale possibile. Cose che accadranno presto, ne sono convinto. Tanto più che senza Correa in campo, la Samp ha arretrato il baricentro ed ha subito il gol. Complice una sostituzione di Zenga non proprio azzeccata. Via un trequartista per fare posto a Palombo… Carbonero no?
Altro elemento che non concepisco è come si possa permettere a Viviano di compiere 27 rinvii tutti sbagliati. Per la precisione 25 sui piedi degli interisti e due fuori. Certo è che di testa siamo davvero scarsi, visto il mancato recupero anche di solo una di queste palle. Ma allora dovrebbe intervenire l’allenatore e chiarire con il portiere che deve passare la palla ai terzini per impostare. Che cosa? il gioco… ed allora si ritorna al solito discorso su Zenga.
Ma Walter ha anche dei meriti.
Intanto al Ferraris il Doria gioca bene. Mette in difficoltà grandi e piccole avversarie e se la gioca con tutti. La squadra ha voglia di fare, ha grinta, determinazione. E pare che tutti i giocatori vogliano bene all’allenatore. Ottimo. Semmai manca un po’ di cattiveria, e soprattutto manca ripetere queste cose in trasferta, ma Zenga inizia quasi a diventarmi simpatico.
Intanto dice che per lui la Samp è un punto d’arrivo, e questo è positivo. Altri, da altre parti, l’anno scorso erano stati un po’ più vaghi e quest’anno ne pagano le conseguenze a suon di 4 a 0. Poi valorizza i giovani, sia per necessità che per virtù. Non ha avuto paura di buttare nella mischia Ivan e Pereira, un gioiellino (e ora chi lo dice a De Silvestri e Cassani?). Ed alla fine si è pure tolto cappellino e bretelle per conformarsi ad uno standard che gli chiedevano i media ed alcuni tifosi. Di più ci manca che trovi anche un gioco ed allora ne vedremo delle belle.
Ma ricordiamoci che per ora è un campionato strano, dove poche squadre hanno dimostrato di averne uno. Chissà che magari prima o poi non sia anche la Sampdoria a dimostrarlo. Di sicuro mancano diversi giocatori infortunati. Ora con la sosta almeno un paio torneranno a disposizione, e a Frosinone ne dovremo approfittare. Intanto incrocio le dita e spero che Cassano la smetta con gli zuccheri.
MASSIMO VILLA
5 commenti
Piccola riflessione sulla questione Zenga vs Mihajlovic, ormai talmente odiato da una non trascurabile parte della tifoseria che si arriva ad esultare per la sua sconfitta contro l’altra squadra cittadina, per la serie ME TASTU SE GHE SUN…
Parliamo di due uomini che hanno 9 anni di differenza, non proprio pochi, e che quindi hanno, com’è ovvio che sia, ambizioni e prospettive di carriera inevitabilmente diverse, visto che il più giovane grazie a noi ha rilanciato la propria e quindi aveva professionalmente ancora l’opportunità di spiccare il grande salto verso una big ( che ci piaccia o no, sono professionisti!), mentre il più anziano era semplicemente finito nel dimenticatoio, siamo andati a riesumarlo dal Dubai e ci credo che per lui LA SAMP SIA UN PUNTO D’ARRIVO, il buon Walterone secondo me quando ha ricevuto la nostra chiamata avrà pensato di essere su Scherzi a Parte per cui questa sua dichiarazione la trovo quasi…inevitabile…
Ciao ” Cabezon “, i giocatori e gli allenatori, come giustamente sottolinei tu, sono professionisti e hanno ambizioni di onore, gloria e grano , se vogliono ambire a ciò ovvero a delle big, devono fare bene nelle squadre in cui sono e questo è positivo : se mi porti il Doria il EL e poi vai al Milan mi sta bene…. quello che mi ha dato fastidio del signor Sinisa Mihailovic è lo smettere di allenare la Sampdoria a Gennaio , in piena corsa europea, e cominciare a flirtare con la grande di turno ( Inter, Napoli, Milan ) fino alla farsa finale ( peraltro confermata da De Laurentiis, per quello che può valere.. ); sono professionisti e questa, secondo me, è mancanza di professionalità..
Son perfettamente d’accordo. Se Sinisa avesse continuato, nella seconda parte della stagione, a tirare porchi e madonne in allenamento, non avremmo dovuto sperare nell’idiozia dei bibini per andare in EL ma ci saremmo entrati per meriti conquistati sul campo. L’unica attenuante che concedo a Mihajlovic è il fatto di aver perso Eder che, come si vede anche questa stagione, per noi è fondamentale.
Che dirvi, al 4 di aprile eravamo quarti in classifica, quindi sostenere che a gennaio Mihajlovic avesse smesso già di allenarci mi sembra un pò forzato, come mi parrebbe singolare che, per quanto già intenzionato a cambiare aria, il serbo nell’ultimo mese se ne sia sbattuto il belino e abbia lasciato andare la barca per i fatti suoi…
Anche a me il Mihajlovic degli ultimi mesi è piaciuto poco o nulla, soprattutto per le sue scelte tattiche alquanto discutibili ( come dimenticare il tridente a Torino contro i granata con Bergessio esterno, o lo scriteriato schieramento a 4 punte con il Cesena ) ma personalmente, per un ultimo mese e mezzo fatto e gestito male non riesco a buttare nel cesso anche i precedenti 16 nei quali dapprima ci ha salvato da una retrocessione che ben difficilmente ci saremmo evitati e poi portati a lottare per traguardi e obiettivi che avevamo ormai dimenticato, ripeto che questo astio nei suoi confronti mi sconcerta un pò, lo comprenderei solo se avesse giurato amore eterno verso i nostri colori ma così non è mai stato…
Da parte mia nessun astio, ci mancherebbe: ci ha salvati da retrocessione certa e portato comunque in EL,;dopo i periodi bui, è stata tanta manna. Ripeto, mi ha dato fastidio l’atteggiamento dell’ultimo periodo, sicuramente diverso da quello che aveva mostrato fino alla sosta natalizia ( con risultati notevoli )…detto questo, che il MIlan vinca lo scudetto o sprofondi in B mi frega poco o niente ..