Il commento del giornalista Massima Villa dopo la gara di ieri e la grande prestazione di Soriano
I Conti tornano
O meglio: torna Conte a vedere la Sampdoria, e i suoi pupilli Eder e Soriano sfoggiano prestazioni di alto livello. Eder realizza il quinto gol in tre partite, rabbia, efficacia e determinazione invidiabile. Ma lasciamolo un attimo da parte. Perché Lunedì sera i riflettori erano decisamente puntati su Roberto Soriano.
Ma era lui?
Forse proprio la potente presenza del CT azzurro è stata la scintilla che ha innescato, finalmente, la reazione giusta.
Oppure è stato Zenga, anche involontariamente, perché no. Ma sicuramente qualcosa è successo, come nei film a lieto fine, dove al termine i protagonisti si ritrovano e vivono insieme felici e contenti.
Oggi la Samp ha ritrovato Roberto Soriano.
Non che lo avesse perso. Non parlo di mercato, del rischio cessione, parlo di prestazioni.
Io continuavo a stropicciarmi gli occhi. Sogno o son desto? Quello che vedevo non era il solito RS21. Era Ronaldo travestito. Emergenza difesa, Moisander un po’ ingessato, fuori Cassani e dentro un ragazzino promettente di nome Pereira.
Bisognava dare una mano anche dietro. E forse è stata proprio quella la chiave della partita di Roberto. Diamo il merito a Zenga? Fino ad ora non aveva una posizione chiara in campo. Trequartista, centrocampista? Anche con Mihajlovic il dilemma si è perpetuato, finché la difesa doriana non è caduta a pezzi. Ed allora l’Uomo Ragno ha fatto probabilmente l’unica cosa che bisognava fare per trasformare un’eterna promessa in un’indiscutibile realtà: dargli carta bianca, non costringerlo ad una posizione precisa. Come i grandi campioni. A Messi non dici ” Gioca lì“. Gli dici “fai quello che vuoi“.
E così con Soriano. In difesa a coprire, e bene, a centrocampo a recuperare palle ed a impostare, ed in attacco a concludere e segnare. Questo, se continuasse così, sia ben inteso, è un giocatore da 30 milioni di euro, non 13.
Bisognava dargli una scossa, forse. Renderlo consapevole di essere determinante. Altra mossa azzeccata di Walter Zenga è stata la fascia di capitano. Mai come in questo momento il ragazzo si sente considerato. Iniezioni di fiducia che fanno bene e stanno tirando fuori dal cilindro quelle abilità finora solo intraviste.
Che gol, il nostro RS21. E che prestazione da 10 e lode. Ora Conte può dormire sogni tranquilli. Magari Bertolacci nel Milan non rende più come nel Genoa, ma è sicuro che Soriano rende, eccome. Senza contare che al limite ci pensa quel brasiliano là davanti, che ormai vede la porta grande come Piazza della Vittoria.