Ecco il nuovo appuntamento col giornalista Massimo Villa
Eppur si muove.
Ferrero stipula un accordo con la Casellina, e chissà che tra squadre di serie B portoghesi e periferie giovanili non si possa diventare la prossima Udinese, in termini di vivaio e di parco giocatori. Considerando il fatto che a Bogliasco potrebbe sorgere qualcosa d’importante, le sinergie fra centro sportivo (sogno una Milanello genovese) e squadre minori.
In Nazionale Eder si fa valere e strappa la qualificazione per tutti, esageriamo gasandoci un po’.
Dal calciomercato arrivano segnali di movimenti sia in entrata che in uscita che promettono di farci divertire anche a Gennaio, sperando di rinforzarci dove ne abbiamo più bisogno e non per infatuazioni del momento (che possono sempre succedere).
Intanto Walter Zenga scrive un libro. Dai, facciamo pubblicità. S’intitola “Coach” e narra della visione della vita che si sviluppa in panchina. Non è male, è una lettura interessante e vi spiega meglio il “personaggio uomo ragno“, che inizia pure a diventarmi simpatico. E ci elenca pure i suoi 20 punti fermi. Da leggere tutti di un fiato, perché si passa dalla “squadra che vince… si cambia“, “L’imprevisto è imprevedibile“, “Il dito è un’arma a doppio taglio” e tante altre perle che non vi sto ad anticipare.
Zenga, volenti o nolenti, è un personaggio, e sta garantendo un’esposizione mediatica quasi quotidiana anche su giornali nazionali come la Gazzetta dello Sport, e questa è un’altra operazione studiata dalla premiata coppia Ferrero-Romei, che sta cercando di assicurare un appeal che vada oltre al semplice tam tam del passaparola o della maglia indossata dal tifoso allo stadio. Briatore rientra in tutto questo e si spera presto anche uno sponsor con i controfiocchi. Poi vedremo cosa accadrà.
Intanto ci coccoliamo Pereira.
Perché in questi giorni si è parlato tantissimo di Correa e del suo errore e non tantissimo del ragazzino di Lisbona (magnifica città che a sali e scendi fa giusto il paio con… Genova), che è sulle pagine di giornali internazionali e sta stupendo l’Europa con la sua personalità. Mi chiedo quando torneranno Cassani e De Silvestri cosa succederà. Se è vero che squadra che vince si cambia, come dice il mister, vedremo di nuovo Pereira sulla fascia destra, dato che con l’Inter non si è vinto…
A parte le battute, valorizzare i giovani, permettendo loro degli errori (pochi, direi praticamente solo il gol mangiato da Correa, ma abbiamo visto che gente ben più quotata di lui, tipo Messi o Ronaldo, hanno fatto uguale o di peggio) è condizione indispensabile per togliersi delle soddisfazioni a venire.
E comprate il libro del Coach, dai. Anche se non mi dà una lira per fargli pubblicità.
MASSIMO VILLA
4 commenti
Sarò retrogrado, sarò all’antica, ma a me di essere sulle prime pagine dei giornali per la mediaticità del presidente o dell’allenatore di turno m’importa ben poco, e se davvero l’accoppiata Ferrero-Romei ha pensato a Zenga per il “blasone” del personaggio ( del resto, motivazioni tecniche per averlo ingaggiato ancora adesso non le colgo…) e non per la sue ( eventuali ) capacità per me è una nota di demerito e non di merito…
Giusto che sia dia ad un altro lavoro Z, in 4 mesi non si vede un inizio di idea di gioco che possa chiamarsi tale, quoto El Cabezon, sui giornali ci dobbiamo andare per i punti e le prestazioni.
Forse sono Old Style pure io…..
PS: guardo la classifica e vedo che siamo tra la parte Sinistra e la parte destra, in un pericoloso ondeggiamento, meglio stare in campana che il campionato è mooooolto lungo!!!
quoto entrambi anch’io sono old style 🙂
Vicenda Volpi: c’è qualcosa di vero?