Il famoso e bellissimo pallonetto, segnato contro il Trapani nella finale di ritorno dei play-off di serie B lo scorso 9 giugno, può essere stato l’ultimo di Valerio Verre con la maglia del Pescara. Nato a Roma l’11 gennaio 1994, centrocampista centrale con il vizio del gol, Verre è tra gli obiettivi dichiarati della Sampdoria per la mediana, in particolare per la posizione di interno sinistro.
Dando per fatta la cessione di Fernando allo Spartak Mosca, la dirigenza blucerchiata vuole inaugurare la linea verde anche a centrocampo. Sfumata una volta per tutte l’idea Hojbjerg (già accostato l’anno scorso alla Samp e ormai a un passo dal Southampton), oltre a Viviani e Valdifiori la pista più calda è proprio quella che porta al giovane – ma già esperto – centrocampista del Pescara.
Nato a Roma e svezzato nel vivaio giallorosso dal tecnico degli Allievi Andrea Stramaccioni, Valerio Verre esordisce in giallorosso a soli 17 anni nel match di Europa League contro lo Slovan Bratislava. Nell’estate 2012 passa in comproprietà al genoa (!) e va in prestito al Siena, dove a soli 18 anni totalizza 9 presenze complessive di cui una in Coppa Italia. Nel 2013 è di nuovo pedina di scambio. La Roma riscatta l’altra metà del giocatore dal genoa e la trasferisce all’Udinese, nella trattativa che vede il trasferimento in giallorosso del marocchino Benatia.
Subito dopo, ad appena 20 anni, la grande occasione: il sergente Iachini lo porta a Palermo, in serie B, dove per la prima volta in carriera gioca con continuità. A fine anno Verre festeggia non soltanto la promozione immediata in massima serie dei rosanero, ma anche le 20 presenze totalizzate durante la stagione. È l’inizio della consacrazione, che raggiunge il suo culmine a Perugia, dove sbarca in prestito dall’Udinese che nel frattempo ne aveva acquistato dalla Roma l’altra metà. Nella stagione 2014/2015, il Grifone lo piazza in cabina di regia: non la lascerà più. Il “ciak” della squadra è saldamente nelle sue mani e le 38 presenze complessive stagionali lo dimostrano, condite però da una piacevole novità: ben 5 gol, frutto di rapide avanzate palla al piede a gettare scompiglio nelle difese avversarie.
Visione di gioco, piedi buoni (è ambidestro), abilità negli inserimenti, tiro potente, ottime capacità di interdizione e un’insolita passione per le “veroniche”, marchio di fabbrica di “Zizou” Zidane. Queste le qualità che gli valgono nel 2015 la chiamata del Pescara. Agli ordini di mister Oddo e a fianco di Torreira, Verre arretra leggermente il suo raggio d’azione e infatti segna soltanto due gol. Ma abbastanza per far sborsare al Delfino 4 milioni di euro per il suo cartellino, spesi per blindare in Abruzzo uno dei protagonisti assoluti della promozione in serie A.
Dove Verre potrebbe tornare. Magari con indosso la maglia più bella di tutte.
ROBERTO BORDI
6 commenti
E’ già da qualche anno che si parla bene di questo ragazzo, non credo di averlo mai visto giocare quindi da parte mia nessun giudizio ma sarebbe un’operazione sulla carta assolutamente logica e da approvare in pieno!
se pèrendessimo lui e Viviani (i soldi ci sono) avremmo potenzialmente costruito una mediano molto forte pe il futuro. Certo è che il futuro dei giovani in questa società non sembra quello di rimanere in blucerchiato.
l’ordine della scuderia ERG, monetizzare! devono rientrare dalle spese.
il resto e’ fuffa
Scusate redazione perchè continuate a scrivere di ipotetici acquisti? Ad oggi la rosa è senza Verre e quel potente difensore svizzero non create false aspettative parlate di certezze non di speranze anche se capisco che qualcosa dovrete pur scrivere!!
Da quando esiste il calciomercato si è sempre parlato di calciatori che potrebbero arrivare in squadra. Se compri un qualsiasi quotidiano sportivo trovi scritte bene o male le stesse cose, non capisco perché si debbano tacere le voci di mercato; scaramanzia?
Ieri sera Di Marzio ha dato per fatta la trattativa con l’ Anderlecht per Praet. Ora deve accettare il giocatore. Se accetta si comincia a delineare una strada interessante: Budimir, Schich, Castan, Praet.
A questo punto mancano un terzino Dodò? un centrale..veloce.. ed un regista e poi forse ci siamo ed io, personalmente, sono molto contento se rimane Soriano!