Paolo Villaggio seguirà la Samp a Frosinone, in qualità di tifoso eccellente.
E lo vedremo ancora durante l’anno, nel programma “Quelli che il calcio”, come tifoso doriano.
Non è simpatico a tutti, Paolo Villaggio.
Sampdoriano da sempre (si definisce tifoso della Samp dal primo giorno della sua nascita, il 12 agosto 1946), si è spesso attirato numerose antipatie per le sue esternazioni beffarde, da bastian contrario totale.
Non tutti i doriani sono felici di avere Paolo Villaggio tra le proprie fila.
Bisogna però valutare un aspetto della questione: Villaggio ha uno spessore artistico veramente importante nella storia recente.
La capacità di interpretare ironicamente i propri tempi, dare una visione sarcastica, umoristica, caricaturale della contemporaneità non è una cosa semplice, né scontata.
Paolo è riuscito in questa impresa, con un’abilità indiscutibile.
Che sia un sampdoriano, portatore sano di sampdorianità, è una cosa che onestamente ci fa piacere, visto lo spessore e la qualità del personaggio.
Certo, resta un genovese “old style”, bastian contrario: un personaggio che per sua natura, come direbbe un suo vecchio amico, “viaggia in direzione ostinata e contraria”, a volte semplicemente (e soltanto) per farsi beffa del suo interlocutore.
Provoca, non dice cose scontate, e per questo fa cadere spesso dalle nuvole i suoi ascoltatori.
Noi lo amiamo così com’è, sarcasmo puro e doriano da settant’anni. Viva Villaggio!
2 commenti
Sono opinioni. Ma ricordo bene che dopo l’alluvione venne a dire che la colpa era della mia generazione, che per due volte era andata a ripulire strade e cantine. Mica della sua, che ha foraggiato una generazione d’imprenditori corrotti. Da Sampdoriano, ripudio un simile sampdoriano.
ll problema di Villaggio è che da diversi anni ormai non è più molto lucido
e si lancia in esternazioni senza senso, dettate più dalla senilità che da cattiveria
al di là della sampdorianità, sulla quale non discuto
diciamo che non andrebbe ospitato più in tv
per evitargli figure imbarazzanti