Ferrero sbotta, dopo una settimana sull’orlo della follia, in cui ha celebrato il suo amore assoluto, la sua passione viscerale per Palermo, ricevendo in tutta risposta una bella porta in faccia dall’imprenditore siciliano Mirri, vicino alla società rosanero.
Con il segno della porta sul naso, il Viperetta si difende ora con le sue poche cartucce sul caso Vialli.
Gianluca è in Italia e questo potrebbe essere il momento giusto per il sospirato closing, come ampiamente auspicato da una fetta importante di tifoseria.
L’ex bomber doriano, per di più, ha fatto due sere fa un discorso commovente nella sua Cremona, mettendo in luce una distanza fra lui e Massimo Ferrero che definire siderale è dire poco. Per eleganza, stile, cultura ha rimarcato una distanza di classe ed eleganza come può esserci fra Oscar Wilde e una capra.
Di fronte alla richiesta di aggiornamenti sul caso Vialli, Ferrero risponde: “Non so più come dirvelo che se ci sarà una novità sarò io il primo a farvelo sapere. Vialli rilancia? Aquilor idem? Io non ne so niente, la porta non l’ho mai chiusa ma non vorrei che queste voci servissero solo a destabilizzare la situazione. La verità è che stiamo costruendo la squadra a Di Francesco e non mi pare il comportamento di uno che sta uscendo. Se poi domani arriva un’offerta meritevole di considerazione, di 100 milioni, non l’ho mai negato, allora il discorso cambia ma il quel caso, ve lo ripeto, sarò il primo a dirlo, non ci sarà bisogno di continue presunte fughe di notizie”.
Risposta sensata, probabilmente veritiera, ma con un semplice difetto: Ferrero reitera la parola ‘destabilizzazione’ in difesa (presunta) della squadra, quando è lui il primo a destabilizzare l’ambiente, rendendolo una polveriera, con uscite verbali che risulterebbero in armonia di suono soltanto con un cesso della stazione. Oppure con i ben noti casi che lo riguardano e che dovrà presto chiarire.
Il tifo non è certo destabilizzato da Vialli, qua siamo alla follia.
In aggiunta, i tifosi hanno accolto con estrema positività, ottimismo l’arrivo di Di Francesco, che forse è il primo caso di nuovo tecnico che trova la fiducia di tutto l’ambiente blucerchiato.
Un conto sono gli aspetti societari, un conto la parte tecnica, che, tranquillizziamo Ferrero, non sarà certo destabilizzata.
E’ il Viperetta, invece, che dovrebbe fare la mossa finale (magari facilitata dalla ormai prossima cessione milionaria di Andersen), quella che in tanti si augurano e che esalterebbe non poco l’ambiente.
Ha detto e ripetuto che lui non è uomo del dire ma uomo del fare: E allora, che vada a fare…
5 commenti
La chiosa finale mi ha fatto piegare :-)))
Gianluca nostro, libera nos a malo!!!
E vai e vai perche resti e non te ne vai e vai e vai parappaparara
Sei fra le cose più belle della mia vita.
Ti aspettiamo Luca Vialli.
se senti qualcuno che farnetica smascellando dovresti essere al uscita di un after ,invece purtroppo non è così !