Buon campionato a tutti, gridava la buonanima di Maurizio Mosca, con occhi rigorosamente fuori dalle orbite e un filo di bava alla bocca. L’inizio del campionato, in un modo o nell’altro, mette sempre allegria, con la speranza che quello doriano risulti a tutti gli effetti un campionato buono.
Ma già vedere le maglie blucerchiate che continuano la grande magia provoca un sentimento di benessere diffuso.
I risultati? Quelli magari arriveranno.
La stagione 2017-18 vede una lotta ai piani alti aperta a più squadre: la Juve è favorita, ma è in calo di rendimento e potrebbe pagare oltremodo la perdita decisiva di Bonucci.
Salgono le quotazioni del Napoli di Sarri e il suo gioco spettacolare. Salgono anche quelle del Milan di Montella, rinforzato a suon di milioni in ogni reparto. La Roma ha perso Salah e non sembra in grado di lottare per il titolo. Una sorpresa ai vertici potrebbe essere l’Inter, guidata dal generale Spalletti e con un saggio Borja Valero in più, oltre al “nostro” Skriniar che ha già mietuto applausi da parte del pubblico nerazzurro.
Dopo la Lazio, che parte un gradino sotto, abbiamo a sorpresa un possibile vuoto di potere, uno spazio di classifica in cui possono inserirsi molte squadre: quest’anno più che mai dopo il sesto posto la battaglia è aperta.
La Fiorentina può pagare la rivoluzione della rosa; l’Atalanta il peso dell’Europa League su cui Gasperini punterà sicuramente. Il Torino ha un Benassi in meno e un Rincon in più, ma ancora l’incognita della permanenza di Belotti (col Chelsea che ogni 24 ore torna alla carica).
Per questo motivo, una Sampdoria solida e “in palla” potrebbe sulla carta tentare un salto in classifica rispetto alla stagione conclusa.
Questo obiettivo, in teoria alla nostra portata, sarebbe stato facilitato se avessimo avuto una continuità tecnica di giocatori, un progetto razionale di mercato, con elementi di qualità pronti a sostituire i partenti e un Giampaolo messo nelle condizioni di avere gli uomini giusti al posto giusto, sin dall’inizio del ritiro.
Lo svolgimento raffazzonato del nostro mercato non ha preso evidentemente questa piega.
Solo il centrocampo è il reparto che dimostra continuità, ma è anche un settore su cui sono ormai palesi i malumori di Praet, evidenziati dal suo stesso agente che non vede il belga valorizzato e in piena sintonia con Giampaolo.
VARIE INCOGNITE NEI REPARTI
Partiamo con l’ammirevole Puggioni e il secondo portiere Tozzo non ancora presentabile per la massima serie.
In difesa continuano le incognite. Siamo sempre alla ricerca di un terzino destro e di un centrale, se è vero che non si ferma la caccia a Tonelli (evidentemente Giampaolo non si fida pienamente degli uomini a disposizione).
In attacco non ne parliamo: il cantiere è aperto, con l’augurio e la speranza di tutti che Ramirez non si riveli una sorta di Alvarez-bis.
Il Mister ha chiesto un rinforzo decisivo che non sta arrivando. Schick potrebbe alla fine restare in blucerchiato, ma le sue condizioni, a detta oggi di Giampaolo, non sono buone: una sorta di fantasma ambulante da recuperare sia fisicamente che mentalmente.
L’alternativa Inglese non entusiasma, mentre Zapata potrebbe apportare un valore in più ed è il nome che interessa alla dirigenza blucerchiata.
CONCLUSIONI
Il nostro campionato sulla carta è aperto, ma la stagione avrebbe dovuto iniziare con una miglior gestione in fase di mercato, dove è regnata al contrario la confusione e l’estemporaneità.
Giampaolo ha sempre sottolineato la necessità di tempo per costruire la propria squadra e si ritrova puntualmente a fare i salti mortali con i (pochi) giocatori a disposizione.
Proprio Mister Giampaolo, nonostante un gioco piuttosto asfittico che non entusiasma numerosi tifosi, resta la garanzia della solidità della Sampdoria, l’unico punto fermo insieme a Torreira che non può essere messo in discussione.
Facciamoci dunque il segno della croce e auguriamoci un campionato senza patemi: tutto quello che verrà oltre la salvezza sarà grasso che cola
6 commenti
Detto che il mercato deve ancora concludersi sostanzialmente condivido l’articolo…
A mio parere per alzare l’asticella avremmo dovuto tenere Skriniar ( sebbene abbia grande fiducia in Ferrari ) e almeno uno tra Muriel e Schick, oltre che ovviamente rinforzarci ove siamo carenti…
Tre colonne della passata stagione ( Silvestre, Barreto, Quagliarella ) hanno un anno in più, nel campionato passato sono stati eccezionali ma potrebbero inevitabilmente non ripetersi…
Secondo me, delle squadre che ci hanno preceduto potremmo eventualmente sopravanzare solo l’Atalanta per via degli impegni europei e la Fiorentina che ha cambiato moltissimo, ma dovrebbe andarci tutto benissimo anche a livello d’infortuni ( la scorsa stagione sotto questo profilo ci è andata di lusso! )…sempre sperando che i vari Sassuolo, Udinese e compagnia non indovinino l’annata giusta…
Ad oggi ripeto come siamo messi adesso possiamo sperare di battere le pericolanti con le altre buschiamo ricordiamoci quali sono i giocatori che sono andati via ovvero i più forti quindi con il cavolo che arrivi decimo con questi. Ma se nessuno nella sud parla vuol dire che va bene cosi
Con la rosa attuale, sarà lotta x non retrocedere. Servono almeno ancora due titolari da mettere in squadra se non vogliamo rischiare di andare giù…verona e Spal hanno due squadre che possono restare in A….sarà dura….
Pensiamo ad arrivare il prima possibile ai 40 punti, la squadra è nettamente indebolita rispetto allo scorso campionato, con questo organico arrivare alla salvezza sarebbe già un successo.
Dopo aver visto il Verona ieri sera sono più fiducioso, mi è sembrata una squadra pessima e mal posta in campo, non credo comunque che faremo meglio dell’anno scorso, tutto dipende da quanto tempo sarà necessario a integrare negli schemi elementi in ruoli chiave come Ferrari e Murru e se compriamo finalmente un giocatore di fascia destra, con Sala e Bere da quel lato rischiamo di beccarne tanti
Tonelli in difesa, Zapata in avanti, ecc. ecc. ecc.. Tanti nomi fatti, e forse qualcuno, pur non trattandosi di fenomeni , farebbe al caso nostro. Comunque tante chiacchere ma acquisti decenti per quei due ruoli zero. Schick è come “la bella di Torriglia” : tutti lo vogliono, ma hanno paura di prendere la fregatura e quindi si vogliono cautelare. Va a finire che rimane qui con lo scazzo e ovviamente, prima che sia in condizione di giocare, lo avremmo comunque perso per parecchio tempo.
Stasera mi tocca di nuovo vedere in campo quel “fortissimo giocatore” (a detta del mister) di Alvarez. Boh!. Spero proprio che, per la prima volta, mi faccia ricredere….
Per quanto riguarda Regini e l’invito del mister a non rompergli i co………, lo si farebbe anche volentieri se, quando prende palla, non fosse impacciato come uno con le stampelle che passa su un ponte tibetano…