Oggi pomeriggio vertice societario a Bogliasco , apparentemente in amicizia, di fronte ad una fresca birra, tra Delio Rossi, Rinaldo Sagramola e Carlo Osti. L’agenda sarà dettata, come prevedibile, dal mercato: i nomi del giorno sono quelli dello juventino Padoin, del milanista Antonini e del pescarese Bjarnason. Siamo certi solo di una cosa al momento. Ci vorrà un miracolo per evitare che la già provata pazienza del Mister sfugga definitivamente in caso di fumata nera. Informatori di primo livello ci hanno infatti informato che ieri sera il buon Delio si è allenato furiosamente al sacco per due ore in una palestra del levante genovese. Osti, Sagramola, come si dice… uomo avvisato, mezzo salvato.
Nell’edizione di oggi il Secolo fa il punto della situazione: si citano Padoin, Antonini, Peluso e Nocerino. Due juventini e due milanisti, con il friulano in vantaggio sugli altri per l’ingaggio più basso rispetto agli altri tre. Già stamattina, queste previsioni sembravano superate dagli eventi: Nocerino potrebbe placare la piazza che già ribolle come la pancia di un affamato, ma l’ingaggio è troppo alto (1.4 milioni all’anno) e il centrocampista preferirebbe giocarsi ancora le sue carte al Milan. Anche Peluso avrebbe un ingaggio altissimo da sostenere per le casse societarie. Resterebbero Padoin e Antonini (quest’ultimo ha il contratto in scadenza col Milan e sarebbe persino disponibile a farsi spalmare l’ingaggio, anzi pare addirittura che sarebbe disposto a pagare lui stesso pur di tornare ad arare, nel vero senso della parola, la fascia sinistra), ma sta prendendo corpo nelle ultime ore l’ipotesi Bjarnason: un islandese che somiglia ad un Joey Tempest degli Europe in crisi di astinenza da patata, con un’esperienza a livello internazionale piuttosto limitata (prima del Pescara una parentesi agrodolce –come i pretzel che amava fagocitare nel tempo libero- tra le file dello Standard Liegi). Non è il tipo di giocatore che faccia impazzire le folle, ma la Samp l’ha seguito fin dai primi mesi in Abruzzo ed è nel mirino anche di Verona e Sassuolo, dopo aver sdegnosamente rifiutato il Livorno.
L’acquisto di Antonini, invece, potrebbe essere condizionato dalla definizione di una contropartita tecnica: Regini o la seconda metà di Poli, anche se la dirigenza non ha chiarito quale soluzione sarebbe effettivamente percorribile per portare avanti la trattativa col Milan. Va detto che l’esterno è seguito anche da Besiktas, Trabzonspor e Torino. Antonini dal canto suo fa sapere tramite terzi che sarebbe disposto a spalmarsi l’ingaggio oneroso su più anni, e qualora ciò non fosse possibile, scherzando ha riferito di voler addirittura pagare di tasca sua pur di trovare una cazzo di fascia sinistra da squarciare con le sue falcate sbilenche…una fascia da amare, una fascia da arare.
Si dovrebbe risolvere in un nulla di fatto la telenovela del portiere: la dirigenza è orientata a promuovere Da Costa, prestare Tozzo al Venezia , tenere Fiorillo come secondo e ingaggiare nuovamente lo svincolato Berni, più utile come uomo spogliatoio – indimenticati i suoi scherzi ai compagni, tra tutti quello del rutto che assorda – che per le qualità tecniche.
Qualche giorno fa, inoltre, avevamo parlato del brasiliano Rogerio come oggetto di trattativa per l’attacco blucerchiato. Ebbene, voci di corridoio insinuano che la società si sia fatta da parte non appena la Juve ha espresso l’interessamento per il giocatore. E mal te ne colse, cara società. Perché la Juve che si è interessata a questo misconosciuto prodotto della terra del samba e della saudade non è la Juventus, bensi la Juve Stabia, che, a quanto ho appena appreso, dovrebbe chiudere a breve con il ragazzo (è in corso a Milano un vertice tra il procuratore del giocatore e il DS dei campani).
Come diceva il saggio, chi vuol esser lieto sia, del doman non v’è certezza… l’unica cosa certa è che c’è profumo di schiaffi nell’aria.