Il tecnico Carlo Gino Sarpero analizza il gioco dei nostri prossimi avversari:
Il Napoli si è presentato ad inizio anno come una squadra molto propositiva, con baricentro alto e pressing aggressivo, capace di fare un ottimo possesso palla, ma nel contempo disattenta in difesa, e i tanti goal subiti nelle ultime giornate ne sono la dimostrazione.
In seguito ai correttivi apportati da Rafa Benitez, nella partita contro il Cagliari ho notato una squadra molto coperta e pronta a ripartire ma lenta nel possesso palla, e che cerca spesso il gioco in profondità con lancio lungo da parte dei due difensori o dei due centrocampisti centrali.
In questo modo tenta di scavalcare il centrocampo, dove il Napoli schiera due incontristi molto fallosi, Dzemailli e Behrami, che in fase di possesso si dimostrano spesso lenti e impacciati nell’impostazione. Se pressati commettono molti errori ma possono essere davvero pericolosi nel tiro da fuori, soluzione che cercano spesso nei calci di punizione laterali e nei calci d’angolo.
Quando l’azione parte dal rilancio del portiere il modulo si trasforma in un 2-4-4 in cui i terzini formano una linea a 4 con i 2 centrocampisti centrali mentre l’attacco è presidiato dai 4 attaccanti che agiscono in linea per poi effettuare il movimento senza palla una volta che si è in gioco.
Sul rilancio del portiere Maggio va spesso a cercare la spizzata, e mentre la propria zona di competenza resta scoperta uno dei due centrocampisti centrali va a formare una linea a tre con i due difensori.
Quando la squadra gioca a terra uno tra Pandev e Higuain va incontro al portatore di palla per aprire spazio al taglio centrale dei 2 attaccanti esterni, o per fare lo scarico sull’improvviso cambio di gioco del centrocampista centrale. Nel momento in cui gli attaccanti esterni si stringono in zona centrale lasciano le corsie esterne libere per l’inserimento dei due terzini, molto abili in fase offensiva, che cercano il cross per Higuain o la soluzione del tiro da fuori.
Nel match di Cagliari ho notato tuttavia una percentuale altissima di giocate con palla lunga, almeno il 65%. Giocando in questo modo si crea molto spazio tra le linee di centrocampo e l’attacco, solo gli esterni bassi seguono il lancio per creare un catena offensiva di 2 sulla fascia con l’attaccante esterno.
Nel reparto offensivo i 4 attaccanti sono tutti molto abili nell’uno contro uno, giocata che cercano spesso per creare superiorità numerica.
La zona in cui cercano di sfondare maggiormente è quella centrale, dove tentano spesso giocate di prima in velocità sull’inserimento centrale dei 2 attaccanti esterni che giocano a piede invertito. Benitez inverte spesso gli esterni per non fare abituare il terzino avversario ad un solo movimento difensivo, una mossa intelligente che tuttavia alla lunga può creare confusione negli attaccanti del Napoli.
In fase di non possesso i giocatori del Napoli non pressano collettivamente molto alti.
Ad iniziare il pressing ci pensa uno dei 2 attaccanti centrali mentre il compagno di reparto si occupa dei due centrocampisti centrali.
Il resto della squadra resta chiuso in due linee da 4 di “sacchiana” memoria, due linee molto corte, con i 2 attaccanti esterni propensi al sacrificio e pronte a chiudersi sui contropiedi avversari seppur con qualche imprecisione nella zona centrale.
In conclusione il Napoli è una squadra molto forte ed imprevedibile nel reparto offensivo e sulle fasce. Letale nelle ripartenze in velocità ma nel complesso sofferente quando subisce attacchi in zona centrale tra la linea dei 2 centrocampisti centrali e quella dei due centrali difensivi.
Higuain e Pandev soffrono i difensori che provano a giocare sull’anticipo, ma se hanno lo spazio per girarsi diventano molto pericolosi, anche per le combinazioni che provano sull’inserimento centrale dei due attaccanti esterni.
Con il rientro di Hamsik le cose protebbero cambiare. Lui è molto bravo a pressare, a recuperare palla e ad inserirsi da dietro e forse, con Marek in campo, il Napoli potrebbe tornare a giocare in maniera più ragionata e cercare meno la soluzione del lancio lungo.