Una cavalcata trionfale per il nostro Mister Carlo Gino Sarpero, autore delle pagine di analisi tattica “In Gino veritas” e allenatore in seconda di Luca Monteforte all’Albissola.
L’Albissola di Monteforte ha stravinto il girone A del campionato di Promozione, mantenendo la vetta della classifica dall’inizio della stagione (con punte di 11 punti di vantaggio sulla seconda in classifica, il Pietra Ligure) e conquistando una doppia vittoria nello scontro diretto contro il Pietra.
“Un’annata di grandi soddisfazioni, dopo le vicissitudini dello scorso anno, che mi ha insegnato moltissimo e che vogliamo finire in bellezza con la vittoria del titolo regionale e della coppa Italia dove siamo in finale – commenta il nostro tecnico Carlo Gino, dopo la conquista matematica della promozione in Eccellenza.
“Il merito – sottolinea Sarpero – è ovviamente di tutto il collettivo, dalla società ai magazzinieri. Ho avuto la grande opportunità di lavorare con Mister Monteforte, che ritengo a tutti gli effetti uno dei migliori allenatori in Liguria.
E’ un allenatore che pretende tanto e che insegna molto, molto attento alle dinamiche tecnico-tattiche e con un approccio europeo ed all’avanguardia.
E’ stato un modo di lavorare molto vicino alle dinamiche del calcio professionistico: per me è un grande motivo di orgoglio far parte del suo staff, insieme al grande preparatore dei portieri Ghirardelli.
Quest’estate dopo aver scelto i principi di gioco (sempre più importanti dei moduli) abbiamo estrapolato e selezionato gli esercizi che combaciavano con i nostri principi, durante la settimana tipo.
Abbiamo anche avuto modo di studiare le caratteristiche dei nostri avversari, grazie al nostro osservatore, e preparare gli allenamenti del giovedì, quando comunicavamo alla nostra squadra i principi di gioco nelle due fasi della partita mentre affrontava gli Allievi o la squadra Juniores, schierata in campo come i nostri prossimi avversari: una pratica poco comune a questi livelli e che sicuramente ha dato vantaggi ai nostri ragazzi nell’affrontare l’impegno della domenica.
Altra peculiarità dello staff tecnico è stata quella di filmare le nostre partite durante il campionato. Poi, dopo averle tagliate, le rivedevamo con i giocatori valutando gli errori commessi e le cose positive.
La società ha investito molto e noi abbiamo occupato molto del nostro tempo per arrivare al successo, per esempio i 4 allenamenti alla settimana durante la stagione si sono fatti sentire.
A parte un periodo di calo, abbiamo condotto un campionato sempre ad alti livelli, potendo contare su un attacco esplosivo, sul capocannoniere Alessi (30 gol), un bomber come Di Pietro (18 gol senza rigori) e un gruppo di lavoro eccezionale.
Il pensiero più grande e che mi regala piu’ soddisfazione è sicuramente il lavoro dei ragazzi.
Nonostante qualche difficoltà, allenamenti sempre ad altissima intensità, comportamenti esemplari, hanno fatto tutto ciò che gli abbiamo chiesto, anche quelli che hanno avuto l’opportunità di giocare meno. Siamo stati tutti uniti per raggiungere l’obiettivo credendoci fino in fondo, e questo come mister ti rimane nel cuore”.
Un ultimo pensiero deve necessariamente andare alla Samp. Come valuti l’ultima fase di Montella?
“Stiamo parlando di un tecnico preparatissimo – ribadisce Mister Sarpero– “che ha però palesato difficoltà a prendere in mano una squadra costretta a lottare per la salvezza: i risultati sono stati deludenti rispetto alle aspettative.
I miglioramenti in campo sono comunque evidenti, i principi di gioco ed il gioco stesso sono notevolmente migliorati dal suo arrivo.
Peccato che molte volte ci specchiamo troppo in noi stessi, non pensando che nella lotta salvezza serva più concretezza che altro, il risultato prima di tutto. Resto fiducioso sulla conclusione del campionato, poi starà a Montella decidere sul suo futuro: sappiamo che ha chiesto garanzie per mantenere un gruppo tecnico importante dal quale ripartire. Vedremo se la società lo accontenterà.
Per esempio io quest’anno, all’Albissola, per la prima volta ho lavorato con continuità su un modulo il 3-5-2, amato dal mister Monteforte, più adatto alle caratteristiche di gioco della squadra costruita quest’estate, un modulo che avevo trattato poco fino ad oggi.
Per stare in tema col mondo blucerchiato pensiamo a quanto fossero improduttivi Ranocchia e Dodò col modulo a 4 di Mancini e quanto stiano rendendo quest’anno: il primo nella difesa a 3, l’altro come esterno alto… Uomini giusti nei principi di gioco richiesti dall’allenatore, questo è l’ingrediente perfetto. Ora auguriamoci di prendere punti stasera!”.
2 commenti
Accidenti, non avrei mai immaginato che nei dilettanti ci potesse essere un tale livello di preparazione, sinceri complimenti Carlo Gino!
grazie mille!!!