Forse, in questo momento, per la Samp non poteva esserci avversario peggiore della Fiorentina. Non che i blucerchiati partano già battuti nella sfida in programma al “Franchi” domenica pomeriggio alle ore 18: ma ci sono tutta una serie di ragioni per temere la squadra di Paulo Sousa.
La prima è di carattere storico. Negli ultimi vent’anni i blucerchiati hanno vinto in Toscana appena due volte, nel 1992 e nel 2004. D’accordo, gli scaramantici avranno già addizionato e sottratto: tra il 1992 e il 2004 passano 12 anni, proprio come tra il 2004… E il 2016. Ma facendo i conti con la dura realtà, il “Franchi” è sempre stato tabù per i nostri colori. Colpa di un malocchio?
No: semplicemente, la Fiorentina è forte e coriacea. E qui passiamo alla questione tecnico-tattica. Da quando è arrivato a Firenze l’allenatore portoghese Paulo Sousa ha svolto un lavoro molto importante. Se già durante la lunga gestione di Vincenzo Montella la Fiorentina giocava un calcio divertente e spettacolare, con l’arrivo di Sousa la squadra viola ha saputo aggiungere a ciò un’efficace organizzazione difensiva e una varietà di soluzioni di gioco che ha pochi eguali in Italia.
Mentre la Sampdoria di mister Giampaolo è ancorata al 4-3-1-2, la Fiorentina è squadra camaleontica. Sousa cambia modulo spesso e volentieri, adattandolo alle circostanze e agli avversari. Domenica la Fiorentina dovrebbe giocare con il 4-2-3-1, anche se non sono da escludere cambi tattici in corso d’opera. Ma va data per scontata una regola di fondo: di solito Sousa gioca col 3-4-2-1, che si trasforma in un 3-2-4-1 in fase offensiva e in un 4-4-1-1 in fase di non possesso.
All’ottima organizzazione di gioco va aggiunto il terzo fattore che rende ostica la trasferta di Firenze: il buon momento della squadra viola, reduce da 4 vittorie e 2 pareggi nelle ultime 6 partite tra campionato ed Europa League. In avvio di stagione la Fiorentina ha avuto risultati altalenanti a causa di una preoccupante sterilità offensiva che aveva come simbolo il momento no di Kalinic.
Ma il centravanti croato si è messo alle spalle il periodo nero, con 5 gol segnati nelle ultime 4 partite: un bel bottino di gol che ha permesso alla Fiorentina di ipotecare i sedicesimi di Europa League e fare al tempo stesso un bel salto in avanti nella classifica di serie A. Merito non solo di Kalinic ma di tutta la squadra, più compatta in difesa e imprevedibile nella costruzione della manovra grazie al suo “quadrilatero” in mezzo al campo e all’approccio positivo dei suoi esterni.
Per concedere il meno possibile alla Viola la Samp dovrà essere brava a non farsi infilare per vie centrali, coprendo tutte le linee di passaggio e verticalizzando rapidamente per i suoi attaccanti. Per i tre motivi che abbiamo spiegato, non sarà facile uscire dal “Franchi” con un risultato positivo: confidiamo nella forza di volontà del gruppo… E nella regola del “12” (1992-2004-2016)!
ROBERTO BORDI
1 commento
Ero convinto che non avremmo superato l’ostacolo Inter ma questa vittoria, pur contro una malcapitata squadra, a mio parere potrebbe essere il “punto di cambiamento”. Voglio dire il superamento di immotivati ostacoli psicologici. Per questo mi sento di dire, dalla mia postazione di tifoso manicheo, che oggi faremo una grande prestazione e che…….vinceremo!