Ci sono abituati, è vero. La storia li ha ben temprati alle figure da cioccolatai.
Ma ci ricascano sempre, come dei polli, come dei bibini.
E’ bastato vedere una giornata di calendario facile per udire i soliti latrati dall’altra sponda: “Sorpasso, belin, ora rimetto la freccia”.
Quest’anno l’avranno messa almeno sette volte la freccia, col loro tagliaerba a pedali. E sono sempre inchiodati al solito posto. Poveri Cristi, la nostra pietas li comprende.
Domenica il pennuto medio si reca allo stadio, ha una matita appoggiata all’orecchio:
“Belin, ho fatto due calcoli, ho fatto le tabelle. Giochiamo con una squadretta, gliene facciamo 4 o 5? Abbiamo il tridente dei sogni: Perotti li salta tutti, il Falco accarezza la palla come El Pibe, Niang è come Pelè. Anzi, meglio di Pelè. E in panchina, belin, lasciatemelo dire, abbiamo un vero maestro, mica come quelle rumente dall’altra parte. E già che mi sento ottimista, ringrasio anche Presiosi che ha fatto una vera campagna acquisti a gennaio e ci ha dato una squadra che fa il calcio champagne. Grasie, grasie a tutti, ora me ne vado al mio Marassi. E dico una parola sola… Sorpasso”.
Ma la realtà, ancora lei, piomba sul povero illuso come un bulacco di guano liquido.
Paloschi 1- Paloschi 2. Perin è risucchiato dal tiro a voragine del redivivo bomber, il Falco rantola sul terreno, Perotti dribbla tutti, compreso se stesso, Niang zompetta solitario come un’antilope denutrita, non tocca boccia.
Dagli spalti si levano i primi cori di stizza e di consapevolezza: “Belin, merde!”
Su tutti scende un atroce sospetto: altro che sorpasso, si sente il classico odore dell’inculata.
La partita finisce 0-2, qualche fischio, qualche scatarrata dei più vecchi. Poi il solito mesto ritorno dei topi alla fogna, pardon, a casa.
La consolazione è veder giocare la Samp contro la Roma, all’Olimpico. “Belin, ti sorpasso lo stesso” – è il mantra rancoroso che si ripetono i topi, anche ieri sera.
Ma Eto’o fa una serpentina delle sue, De Silvestri la butta dentro, Muriel è implacabile.
Il bibino osserva le reti: suda freddo, si aggrappa alla poltrona e, dopo aver emesso un rutto, sbotta al triplice fischio:
“Ma belin, non ci credo, hanno vinto anche a Roma. Tutta colpa di Gasperini e di quell’altro. Sai domani cosa faccio? Vado a Pegli e mi attacco alle griglie… Merde!!”
11 commenti
bellissimo sto post!!!!!!!
ah ah ah sto male! grandi!!
belin vado al lavoro ridendo….
E’ il loro tragico destino perchè da sempre vivono una realtà virtuale. Per loro conta il passato (quale? quello degli scudetti in una giornata?) e il futuro (faremo……) ma mai il presente. Per quello c’è quasi sempre da imprecare e, ovviamente, vedere la Samp davanti……e, “maledizione (pensano con astio) quando andiamo bene loro vanno meglio…..” Non se ne esce, è una condanna!
Secondo me l’anno prossimo sarà quello del tracollo completo da parte loro, quest’anno finiranno nella parte destra della classifica!!!
Ahahah bellissimo. Hai reso perfettamente l’idea
ahahahahahahahahahahahahah ciclisti repressi..ahahahahahahahahaha -2
rileggere questo post oggi mi riempie di soddisfazione
24-05-2015
genoa 59
fiorentina 58
sampdoria 55
per essere maggio -4 è un po’ freddino….brrrrr
ah,io quando supero la freccia non la metto,saluti.
p.s. conosco uno che aggiusta bici vecchie,vi fa un buon prezzo.
Ahahahahahah Sei un genio!!!! Nessuno se la sarebbe gufata peggio. Poveraccio. Mi dispiace. Torna nella fogna….ops casa
mi brucia il culo a stecca i bibini ci hanno sorpassato e quest’anno siamo sotto 🙁
ma con il parma se vinciamo ci danno il triplo dei punti cosi sorpassiamo i bibini?