Niente di nuovo sul fronte di Buk: solito caldo infernale (questo pomeriggio si sono sfiorati i 40 gradi) e consueta doppia seduta d’allenamento quotidiana. Al mattino messa a punto della forza esplosiva, al pomeriggio riscaldamento tecnico seguito da esercitazioni sul possesso palla e partitelle tematiche. Lavoro a parte per Regini e Gabbiadini, mentre Gastaldello e Fornasier rientrano in gruppo, in attesa della partita di domani a Sopron contro la squadra locale, militante nella seconda divisione ungherese.
Dal punto di vista del mercato, i media continuano a battere la pista Melgarejo, l’esterno sinistro paraguaiano diventato il jolly che potrebbe riscaldare nuovamente l’animo dei tifosi. Come detto in precedenza, l’ostacolo principale sarebbe l’ingaggio elevato e soprattutto la cifra esorbitante necessaria per ottenerlo in prestito dal Benfica (10 milioni), per non parlare di un eventuale riscatto: la clausola rescissoria sarebbe stata fissata addirittura a 30 milioni. Un po’ troppo per una riserva del campionato portoghese. E’ probabile che queste voci siano state un po’ gonfiate per alzare la posta: se Osti ha spesso smentito esplicitamente l’interesse per De Ceglie a causa dell’elevato ingaggio (benché lo juventino sia esperto, offra maggiori garanzie tecniche e non abbia nessun tipo di problema di adattamento al calcio italiano), non si vede il motivo per cui la società debba spendere ancora più soldi per assicurarsi (a termine) le prestazioni di un esterno sudamericano sicuramente giovane e talentuoso, ma ancora tutto da verificare in un campionato difficile come quello italiano.
La prossima settimana, comunque, ci sarà un vertice a Corte Lambruschini tra Garrone, Rossi, Sagramola e Osti, per fare il punto della situazione tecnica dopo un mese di preparazione e decidere le mosse future in vista dei primi impegni ufficiali (l’incontro di Coppa Italia contro Lanciano o Benevento del 17 e la prima di campionato contro la Juve del 24). Nonostante le parole lapidarie di Osti, il mercato in uscita potrebbe registrare le partenze di Gentsoglou (verso Carpi) e Da Costa (Cagliari o Torino).