La Samp tira poco, ma quando lo fa centra spesso lo specchio della porta; segna un buon numero di gol a partita e ne subisce pochissimi; vanta un numero di assist superiore alla media e cerca molto raramente la soluzione del cross in area di rigore. Queste le statistiche di squadra analizzate nell’articolo dell’altra volta. Ora ci concentreremo su altri numeri in grado di spiegare meglio vizi e virtù della Sampdoria.
Cominciamo dal numero di parate. Chiaramente, questo indicatore chiama in causa il numero 1 blucerchiato Audero, autore di 26 interventi nelle prime 8 giornate di campionato, una media di 3,07 a partita a fronte di appena quattro reti incassate. Quindi l’ex portiere della Juventus vanta una percentuale di parate dell’86,6 per cento. Numeri da urlo, se si pensa che l’anno scorso il miglior portiere della Serie A è stato il romanista Alisson con il 79,26 per cento (dato proiettato però sull’intero campionato).
Un’altra statistica interessante riguarda il numero di km complessivamente percorsi dalla squadra. Giocare con intensità – da sempre una peculiarità delle squadre di Giampaolo – non va di pari passo con il correre tanto. Meglio correre bene. E infatti la Samp si piazza all’ultimo posto di questa speciale classifica con 105,195 km percorsi a partita. Sul podio svettano Chievo, Cagliari e Bologna, subito dopo Milan e Atalanta.
Il sito della Lega Calcio riporta anche il dato relativo ai corner. Non sorprende trovare la Samp al 14° posto con 34 calci d’angolo conquistati in 8 giornate, una media di circa quattro a partita. Peggio di noi solo Parma, Bologna, Chievo e Frosinone: in testa alla classifica ci sono Inter, Juventus e Atalanta con 62, 54 e 53 tiri dalla bandierina. Il modo di giocare di Giampaolo, basato verticalizzazioni improvvise e imbucate per vie centrali, spiega il 6° posto della Samp per quanto riguarda il numero di fuorigioco: ben 17, anche se l’Empoli pare irraggiungibile avendo già fatto registrare 32 off-side.
A differenza della Lega Calcio, il sito whoscored.com consente di fare un confronto tra la Samp dell’anno scorso e quella di quest’anno per alcune voci come disciplina, possesso palla e precisione nei passaggi. Rispetto alla scorsa stagione qualcosa è cambiato. Il dato più interessante riguarda proprio l’aspetto disciplinare. In tutta la stagione 2017/2018 i blucerchiati avevano collezionato 65 cartellini gialli e 3 rossi. Quest’anno non siamo ancora a metà del girone d’andata, ma la Samp è già a quota 22 ammonizioni a fronte di zero espulsioni. Media che, proiettata di qui in avanti, ci porterebbe allo stesso numero di gialli dell’anno scorso già alla 24ª giornata! Meno fioretto, più spada: si può spiegare così il cambio di atteggiamento dei blucerchiati, per adesso i più cattivi della Serie A insieme al Bologna di Inzaghi (20 gialli e 2 rossi).
Un’altra differenza avvertita dal pubblico sampdoriano rispetto all’anno scorso riguarda il possesso palla. Chi accusava mister Giampaolo di produrre un possesso palla sterile e poco efficace, quest’anno ha notato un fraseggio meno insistito e più pratico. Sensazione confermata dai numeri: il possesso palla medio della squadra si è abbassato – anche se di poco – dal 52,5 al 52,2 per cento. Eppure incassiamo meno reti, a testimonianza di come il concetto sarriano per cui “se ho la palla gli altri non possono segnare” conta solo fino a un certo punto. Infine, che il gioco di Giampaolo sia un po’ cambiato rispetto all’anno scorso lo dimostra anche il dato relativo alla precisione nei passaggi, sceso dall’82,4 per cento all’81,6 per cento di quest’anno.
1 commento
Se imparassimo a battere anche i falli laterali sarebbe bello e sarebbe l’ora!!!