Chi si rivede, Luciano Spalletti torna a parlare di Sampdoria in occasione dell’arrivo di Luca Djordjevic, colpo a sorpresa delle ultime ore di mercato. Nome mai menzionato, arrivato senza grosso rumore in blucerchiato, ma considerato da Spalletti come una delle più grandi promesse per il futuro.
“L’ho voluto e portato io allo Zenit due anni fa – ha detto Spalletti al Secolo, parlando di Djordjevic– “ Ho sentito di questa trattativa con la Samp, sono contento per il ragazzo. Che dire? Per me è un gran colpo, e non sono parole di circostanza”.
Queste le caratteristiche di Djordjevic, visto da Spalletti.
“Luka un attaccante di grande talento, filiforme elegante e abile con entrambi i piedi. Gli piace accentrarsi e tirare, gioca bene tra le linee. E’ uno forte con la palla ai piedi, con una buona accelerazione. Io ero rimasto impressionato quando giocava in Montenegro e l’abbiamo portato in Russia convinti di aver fatto un ottimo investimento”.
Quando è arrivato allo Zenit, Luka aveva un fisico ancora da strutturare, troppo leggero, così è stato ceduto in prestito al Twente.
“Maes in questo biennio è cresciuto – conclude Spalletti- allora non gli manca niente per esplodere e diventare un altro fenomeno dei Balcani”.
Dai filmati in rete (da prendere sempre col beneficio del dubbio) Djordjevic si presenta come un attaccante molto elegante, con colpi raffinati, che sembrano confermare le parole di zio Fester Spalletti: gioca bene la palla, può attaccare sia in versione di punta centrale che da esterno di un attacco a 3. Insomma, sembra il giocatore adatto al modulo 4-3-3 della nuova stagione blucerchiata.
Potrebbe essere lui la vera sorpresa del campionato.
6 commenti
Tra le tante cose che non riesco a capire del mondo del calcio c’è questa in particolare: perchè una società dovrebbe lasciarsi scappare un giovane dalle grandi prospettive?(Djordievic). Perchè ad esempio il Real avrebbe dovuto vendere( ed ha venduto alla Samp a titolo definitivo) ” uno dei talenti migliori del calcio iberico”? (Blanco). Se un calciatore tra un paio d’anni è probabile che diventi una star allora me lo tengo specie se la società non è di quelle che devono fare cassa. E in questo caso lo tengo lo stesso e venderò a 20 ciò che ora vale 1. O no? Attendo spiegazioni.
pensa a Icardi e il barcellona…sembra assurdo ma è stato venduto un gioiello
Verissimo, ma un Icardi in più o in meno per loro non fa differenza, in quella squadra primavera c’era un certo Messi…anzi Icardi non avrebbe mai giocato titolare al Barcellona, semmai, fosse rimasto, sarebbe stato una riserva tra le tante per la Coppa del Re. Invece, andando via, ha potuto ritagliarsi spazio altrove e giocare titolare.
Beh per lo stesso motivo per il quale Icardi lascio il barca, no? Ci sono squadre che possono aspettare un giovane, altre hanno 20enni già pronti per la prima squadra, e che prima squadra, e gli altri li lasciano andare….
Tante cose purtroppo nel mondo del calcio odierno sono cervellotiche. Azzardo una risposta: il Real ha disponibilità economiche pressochè illimitate, un parco giocatori tra i primi al mondo (forse proprio il primo per qualità) e una primavera che sforna prospetti interessanti ogni anno. Qualcuno si può permette pure di mandarlo via, non avendo nè la voglia, nè tantomeno la pazienza di attendere la crescita dei giovani (vedi Coman al PSG che ora già vale oro alla Juve). E poi non giocherebbero mai con i tanti campioni che sono in rosa. Cosi lo Zenit, carico di milioni e con attaccanti ben più quotati (e pagati!) di Djordjevic (che mi auguro per noi sia un ottimo giocatore) e che magari non si è ambientato in Russia o Olanda dove ha giocato.
Per Marko. Una risposta ottima e convincente. Daltronde certe società acquistano “prodotti finiti” ad importi proibitivi e su questi costruisconto “dream team” imbattibili. Per questo in Italia non vinceremo coppe per decenni….. Real e Barcellona sono società con centinaia di migliaia di soci. Teniamoci stretti i nostri successi passati. Almeno li abbiamo vissuti……