FIORILLO 6 – Molto meno impegnato rispetto a Catania, offre comunque una prova di forza e di concentrazione non indifferente. Dopo anni di gavetta costellati da tante prodezze e qualche errore di troppo il ragazzo si sta facendo, come amava dire mia madre quando rimanevo chiuso per ore nel buio della mia stanzetta, con la sola compagnia del catalogo Postalmarket.
La sinfonia che si leva nel vederlo danzare fra i pali è miele per il cuore. Sul rigore del playboy Thereau si getta da eroe, come se dovesse lottare per la Coppa della vita, e quasi quasi lo intercetta. Poi lo vediamo all’opera solo quando respinge di pugno una conclusione da lontano del losco Radovanovic. A parte questi due casi isolati, il Chievo non si affaccia in area blucerchiata e il buon Vincenzo può comunque uscire a testa alta dall’amata Marassi. SAPIENTEMENTE BLUCERCHIATO
DE SILVESTRI 6.5 – Prestazione softcore. Sull’altra sponda scalpita Cyril Thereau, anche lui ha la faccia rubata ad un set gonzo, te li immagini negli spogliatoi a puntarsi contro l’un l’altro i loro cocks, in segno di sfida, senza dire una parola… quanta valenza in quel gesto, zero poesia, ma la rabbia agonistica fa compiere questo ed altro. Sciabolate di caldo seme correvano già negli spogliatoi del Ferraris: vittima designata il povero Paloschi, messo in mezzo, senza avere alcuna colpa, nella tenzone a colpi di cumshots tra i due. E’ stata una guerra, ma c’è stato anche il tepore dell’amore, in questa battaglia belluina a colpi di manico. Poi l’ingresso in campo. Come al solito Lollo si disimpegna nella sua alcova preferita, la fascia, tra spruzzi di sudore e gemiti di fatica, con la consueta eleganza ed il suo marchio di fabbrica: le narici dilatate come nere gallerie ancestrali. Comprensibilmente un po’ stanco dopo una stagione passata ad espellere piacere, per sè e per noi tifosi, Lollo comunque non si risparmia né in copertura (dove si rivela di una puntualità svizzera) né in avanti (anche se talvolta i suoi cross finiscono a vuoto). IL VINO DEL PROFETA, SINCERO E RABBIOSO… NETTARE PER UGOLE ASSETATE D’AMORE.
MUSTAFI 5.5 – Il pellicano dalla faccia cubica ha rischiato d’incorrere nelle giuste ire di Sinisa, macchiando una prova impeccabile con un fallo da ultimo uomo. Obinna era lanciato a rete come un tarantolato impazzito, gli occhi fuori dalle orbite e le gambette d’ebano che smulinavano sfidando la gravità, una scheggia nera inarrestabile se non con l’arma dell’arpione, che solo Shkodran sa utilizzare cosi bene: abbattimento in corsa. Fin lì, comunque, era stato assolutamente all’altezza delle sue ultime prove, capace di frenare i modesti assalti dei panettoni gialloblu. Eder e Soriano gli risparmiano una probabile fustigazione sulla pubblica piazza. MAKE WAR, NOT LOVE…
GASTALDELLO 6.5 – Il palo a porta vuota centrato a fine primo tempo e la sequenziale compilation di turpiloqui non condiziona la partita del gigante padovano, il Felice Maniero della difesa, il boss della retrovia. L’uomo capace di guardare negli occhi l’avversario di turno con sguardo tenero da cercaffetto, per poi un minuto dopo abbatterlo senza pietà. E’ tornato l’uomo solido ammirato nelle gloriose stagioni passate. In difesa ha poche matasse da sbrogliare ma mette sicurezza al reparto. Puntuale e diligente, IL SOLE CHE SQUARCIA LE NUBI
REGINI 7 – Che Delio, in fondo in fondo, ci avesse visto giusto? Schierato sulla fascia sinistra, Vasco offre un menu completo: ottimo in copertura, in avanti si rivela addirittura decisivo per la rimonta blucerchiata: prima una gloriosa galoppata, bocca aperta e braccia al cielo a tutto campo che culmina nel preciso assist ad Eder, in occasione del pareggio. Poi mette lo zampino anche sul 2-1 di Soriano (suo il lancio che Hetemaj non riesce a controllare e che finisce sui piedi dell’italo-tedesco). AGGRAZIATO COME UNA TOP MODEL.
PALOMBO 6 – Prestazione non appariscente, non incanta ma porta a casa il suo bel carretto di legna, l’inverno sarà meno freddo grazie al duro lavoro. Non molto impegnato davanti alla difesa, cerca comunque di farsi notare dai compagni. Una sua punizione propizia l’azione che porterà al palo centrato da Gastaldello. UMILMENTE VOSTRO, ANGELO.
(FORNASIER 6 – Entra in un momento critico, con la squadra in dieci e il Chievo galvanizzato (si fa per dire) dal vantaggio. Prova efficace: nessuno svolazzo, nessun segnale di un collasso imminente, molta concretezza al servizio della squadra. Il suo apporto potrebbe rivelarsi molto utile in prospettiva della prossima stagione. UN RAGAZZO DURO, UN RAGAZZO D’ORO).
KRSTICIC 6 – Chi dà il massimo, vince comunque. Metti il cuore sulle spalle, avvolgilo stretto nel tessuto più prezioso che hai, meglio se blucerchiato, ed affronta la tempesta della vita con spirito di abnegazione e, perché no, quell’umiltà che solo chi conosce il vero senso della parola sacrificio può possedere. Nenad sacrifica il suo estro al servizio della causa propugnata da Sinisa. Tocca tanti palloni, non sempre riesce a sfruttarli al meglio. Esce stremato a dieci minuti dalla fine. UNO, DIECI, CENTO NENAD COME QUESTO. NON SARA’ IL FUORICLASSE DA MAGLIA NUMERO DIECI… MA CAZZO, SUDA. E QUESTO MI BASTA.
(RENAN n.g. – Poco più di dieci minuti in una fase decisiva dell’incontro. Tallona i centrocampisti ospiti, li ipnotizza con il suo zufolo costruito a mano, come fossero ovini, provando a neutralizzarli. Troppo poco tempo per dargli un voto, in ogni caso i suoi sforzi vengono apprezzati. IL DINAMICO BRASILIANO DAL CUORE BUCOLICO)
EDER 7 – Un grido si leva alto come un ruggito: “Cittadino!!”… Finalmente! Cittadino, uomo probo e giocatore ritrovato, è’ tornato alla rete dopo tre mesi travagliati. E che rete! Senza polemiche, si fa trovare finalmente preparato al punto giusto. In avvio rischia di siglare il vantaggio su assist di Okaka, ma cade a terra dopo aver saltato Agazzi, probabilmente subendo fallo dall’estremo difensore dalla chioma hollywoodiana. Nella ripresa, dapprima sfiora il palo in diagonale, poi si fa trovare pronto per l’assist di Vasco, siglando il pareggio dopo aver uccellato due difensori avversari. CHE LA FESTA ABBIA INIZIO.
SORIANO 7 – Ancora una volta, ci ubriaca di euforia, il migliore in campo. Gel a chili, sguardo sornione, e classe da vendere. Sembra inesauribile, si fa vedere dai compagni nelle fasi senza palla, irrompe tignoso in area avversaria, prova talvolta a proporsi… e alla fine suggella una prestazione positiva, siglando il gol decisivo grazie anche alle incertezze di Hetemaj. SONO SORIANO, MIAO!
SANSONE 6 – Guizzante e scivoloso come un panetto di burro lasciato al sole, ma meno brioso di quanto ci aspettassimo. Sinisa vuole valutare il suo apporto nelle ultime giornate per capire se potrà essere utile nella prossima stagione e lui prova a proporsi ai compagni e a proporre sé stesso. Vedi il sinistro al 30′ del primo tempo, dopo un dribbling ubriacante, mentre nella mia testa vedendolo saltare avversari come birilli risuonava impetuosa “HEROES” di David Bowie, con il suo graffiante tappeto sonoro di electric guitar… I will be king… and you will be queen… we can be heroes, Sansone, just for one day. In concreto, però, i risultati sono pochini. Esce sfinito come al solito, ma con le pive nel sacco. ZIGGY SANSONE.
(GABBIADINI 6 – Sprazzi di freeclimbing, feeling severo e astuto in poco meno di mezz’ora: fondamentale alla causa in un momento topico, anche se il suo lavoro rimane sottotraccia).
OKAKA 6.5 – Potente come un piatto di fagioli con le cotiche appena appena scottate. Cerca di sfondare il muro difensivo degli ospiti, stavolta più da suggeritore: alcuni suoi assist potrebbero avere esito felice (vedi un cross ad inizio partita per Eder e una combinazione con Soriano al 21′). Sportellate continue con la difesa avversaria e un gran lavoro sporco ma necessario. JOLLY ROGER NEL MARE DELLA VITA.
SINISA 6.5 – Ancora una volta la sua sapiente mano santona si vede nella reazione alle avversità. In dieci e in svantaggio di una rete a 25 minuti dalla fine, la squadra, già superiore al Chievo per qualità e capacità di manovra mostrate, confeziona una grintosa rimonta, pur senza toccare l’assetto offensivo. Rabbia ed orgoglio. SAI BABA SINISA
1 commento
Pagelle meravigliose! Il commento di sansone ziggy, sulle note di david bowie è un CAPOLAVORO assoluto… Complimenti all’autore!!