Alla vigilia di Sampdoria-Livorno, Sinisa carica i suoi giocatori. Sa che i tre punti possono mettere un sigillo quasi definitivo sul discorso salvezza. L’avversario sarà agguerrito ma è alla nostra portata. Dobbiamo mettere ko per la seconda volta il porcello Spinelli.
Mihajlovic, in conferenza stampa, ribadisce l’importanza dell’incontro di domani:
“È una finale, da vincere a tutti i costi. Se se domani vinciamo siamo quasi salvi, il coronamento di una grande impresa. Dobbiamo vincere, soprattutto perché una società come la Sampdoria non dovrebbe mai lottare per non retrocedere, è una società ambiziosa”.
Quindi, ripete Sinisa, il campionato non finirebbe con la salvezza, dobbiamo consolidare la classifica.
“Dobbiamo arrivare a lunedì pensando che da quel momento inizia il campionato della Sampdoria. In 14 partite abbiamo fatto 22 punti, meglio di Milan e Fiorentina. E anche la nostra media punti si è alzata. La Samp di Delneri è arrivata quarta con una media punti di 1.76 e noi ci siamo vicini. Da lunedì può iniziare un campionato più bello, ma solo se domani vinciamo. Invito i tifosi a riempire Marassi. Domai è una finale e dobbiamo vincere per forza!”
Quindi, qual’è la forza reale di questa squadra, dove possiamo arrivare?
“Tutto dipenderà da domani – conclude Mihajlovic – “non voglio che la Samp faccia il campionato dello scorso anno, dove una volta conquistata la salvezza è stato mollato tutto. E se ripenso a partite con Bologna e Lazio mi rode ancora, perché potevano essere 4 punti in più”.
Le ultime parole sono riservate ai capitani
“Se qualcosa non dovesse andare bene, loro saranno i primi con cui mi incazzerò”.
E qualcosa ci dice che Palombo e Gastaldello inizieranno a smulinare le gambe con una forza mai vista prima!
3 commenti
Non mi ricordo un allenatore così motivatore. Questo, con qualche acquisto giusto e sulla base dei bravi giovani che già abbiamo, potrebbe fare sfracelli. Sempre che non la pensi allo stesso modo quel Thoir…..
Sinisa sta gia’ lanciando messaggi a Garrone, anzi piu’ che messaggi mi sembra una critica, del tipo “quest’anno ho fatto il miracolo, ma l’anno prossimo dammi una squadra come si deve o ti saluto”
Sinisa non sara’ un nuovo Delio Rossi. Per cui prepariamoci a salutarlo (e a ringraziarlo), visto che Garrone non cambiera’ certo strategia
Quando si ha la fortuna di trovare uno cosi’, bisogna tenerselo.
Speriamo che Garrone non faccia lo stesso errore del padre nel 2010, quando ad una squadra arrivata quarta bastava aggiungere 3 pedine (c’era Van Bommel svincolato per esempio) e avremmo lottato per grandi obiettivi.
Stessa cosa con Sinisa: deve essere la pietra miliare su cui costruire i prossimi anni. Certi treni passano solo una volta, speriamo che EG se ne renda conto che con Sinisa ha vinto al superenalotto e non ha ancora riscosso il premio, non avrebbe davvero senso buttare il biglietto e sperare poi di trovarne un altro come lui (quando ricapitera’?)