Sinisa, portaci un campione serbo pseudo-sconosciuto. Un talento ancora inespresso che possa esplodere coi colori blucerchiati!
A gennaio dobbiamo smuovere le acque, dare un ulteriore scossone ad una squadra che ha dato ottimi segnali di ripresa contro la Lazio, ma che è attesa da settimane e settimane di patimenti. Forse non c’è squadra, sulla carta, più scarsa di noi: se non arrivano rinforzi prepariamoci pure al peggio.
Mihajlovic ha ridato energia ad un ambiente anestetizzato, ha fatto riesplodere un senso di appartenenza alla maglia in migliaia di tifosi (noi compresi). E’ un vero condottiero, abile, con le sue parole, a caricare tutto l’ambiente (e in questo ricorda un po’ Mourinho, pur essendo privo dell’alone kitsch che solo il tecnico portoghese sa avere, forse in tutto il mondo).
E’ chiaro che adesso Sinisa valuterà bene i giocatori a disposizione, il disgraziato materiale umano da mercato di quarta scelta che gli è toccato in sorte. Durante la notte, probabilmente, si alzerà in preda a bruciori anali di prima grandezza e si chiederà: “Ma chi cazzo me l’ha fatto fare?” Adesso come salvo questa squadra di capre, di piccole merdine del pallone?”. Maledirà per un momento il destino ingrato, ma subito la passione per i colori blucerchiati placherà le sue ire. La sua sincera sampdorianità lenirà i suoi bruciori. E allora, Sinisa, dopo essersi scaricato con una potente frase sacrilega in serbo stretto, tornerà a dormire e a sognare i suoi moduli preferiti. Ma sognerà anche i calciatori del suo paese che potranno essere utili alla nostra causa.
Ci sarà, oltre a Djordjevic, difficile da raggiungere, qualche talento da portare nel campionato italiano? Sinisa li conosce tutti alla perfezione. Il mister e il suo staff (Garrone permettendo) punteranno dritto per dritto su un rinforzo d’attacco: quella sarà la prima mossa.
Anche perché Gabbiadini, completamente rinato, verrà schierato sempre largo a destra o a sinistra, il ruolo in cui Mihajlovic lo vede di più (e in cui il ragazzo rende al meglio). Altro che Gabbia-punta farlocca su cui si era incaponito Delio Rossi.
E se il nostro presidente metterà a disposizione altro spicciolame, allora prenderemo anche un portiere titolare. Da Costa ha suscitato più di un dubbio a Sinisa. Il nuovo tecnico lo vuole inchiodare alla panchina (o dare in prestito..)
Ora tocca a Garrone, ancora una volta: fuori le palanche!
1 commento
Io penso che dietro importanti decisioni ci siano sempre determinate motivazioni che quasi mai affiorano verso la platea degli osservatori esterni. Nel senso che apparentemente c’è veramente da chiedersi perchè Mihajlovic abbia rinunciato ad un incarico prestigioso come quello di guidare la nazionale del proprio paese per approdare nello strano serraglio di Bogliasco. Mah…Mi viene da pensare che la verità sia sempre lontana.Non è cibo per i polli….che siamo noi!Pazienza, ce ne faremo una ragione. Per quanto riguarda Gabbiadini, dal……basso della mia non grande competenza, mi sembra un non-attaccante, un oggetto misterioso, direi, azzardando, uno delle meno influenti punte tra quelle che da sempre sono arrivate a Genova con un certo livello di aspettative. Il fumo mi sembra ormai sempre presente nel piatto blucerchiato, per l’arrosto ho paura che dovremo attendere. E forse non arriverà. Icardi, che probabilmente verrà triturato nel dimenticatoio di Milano (e personalmente ne sarò felice) mi sembrava avesse più piglio da attaccante che non il Gabbia che sembra un mobile da solotto. Spero di essermi sbagliato.