Un discorso da vero condottiero, il primo di Sinisa. Emozionato lui ed emozionanti le sue parole al ritorno a Bogliasco. “Sono tornato a casa” – ha detto più volte Mihajlovic. “Io sono sampdoriano e non potevo dire di no a Garrone”.
Questo l’esordio del nostro nuovo allenatore.
Sinisa racconta brevemente che la Federazione serba ha provato in tutti i modi a trattenerlo. Ma lui doveva andare, anche se ha il suo paese nel cuore. A tratti sembra di sentire parlare Rambo, o qualcosa del genere. Ha una missione da portare a termine: salvare la Sampdoria.
Mihajlovic stupisce, alla sua prima uscita: tira fuori un foglio ed elenca i campioni del passato blucerchiato, i titoli raggiunti, la Coppa dei Campioni sfiorata. Cita i grandi calciatori doriani e tra questi, magistralmente, inserisce se stesso: “un difensore centrale che sapeva tirare le punizioni”, dice di sé.
Ricorda quando, in un momento di crisi della sua carriera, la Samp credette in lui e lo fece rinascere come giocatore: lo proiettò nuovamente nel calcio dei grandi (però, a dirla tutta caro Sinisa, te ne sei subito andato quando la Lazio ti offrì qualche soldo in più… E va bene, acqua passata).
Mihajlovic cita Kennedy e sottolinea che i giocatori “dovranno essere al servizio della squadra e dei suoi obiettivi”. E alza giustamente i toni: “accetto l’errore nei passaggi o nelle conclusioni. Ma se i giocatori non mi seguono, allora mi incazzo come una jena!”. Ottimo Sinisa, Sentiamo di nuovo l’odore del ring.
Insomma, riusciremo a salvarci?
“Se non lo credessi non sarei tornato – risponde il tecnico serbo – “Abbiamo una rosa di 30 giocatori, tutti possono essere utili. Ora dobbiamo puntare su questi. Ho un modulo in testa (probabilmente il suo fidato 4-2-3-1 n.d.r.), ma devo capire le caratteristiche dei giocatori”.
Una conferenza stampa con personalità, ben diversa da quelle soporifere che si vedevano con Delio Rossi.
Una conferenza stampa, se vogliamo dire, alla Mourinho, per teatralità ed enfasi nelle argomentazioni, per le emozioni suscitate, da vero capo popolo. Ora la parola spetta al campo. Tre giorni e poi sarà sfida con la Lazio… Forza Doria, forza Sinisa!
1 commento
Bello cazzuto Sinisa…..pero’ dai il foglietto! Chi glielo avra’ scritto il copione? Marangon o Garrone direttamente? Cosa volete che ne sapesse Sinisa di Bernardini, Skoglund, Bordon?
Mah…..un bell’attore comunque, concordo che in certi passaggi sembra Rambo (anche dalla cadenza dela voce)
Ora la parola al campo, spaccali tutti Sinisa…domenica c’e’ un croato dall’altra parte, vedi di non farti buttare fuori subito