Genova ha bisogno di soldi. Non di una partita qualunque come quella che la Figc ci ha ipocritamente assegnato. Perché deve pagare sempre chi ha meno disponibilità economiche?
In Italia la prassi è questa: i personaggi famosi fanno da testimonial e chiedono soldi al “popolo”. Beh, questa storia deve finire, almeno nel caso genovese: i soldi li versi chi è ricco.
Tassate i calciatori, prendete una percentuale dal loro stipendio milionario, e date il ricavato a quei poveracci che hanno perso tutto.
Tassate Antonio Conte e Buffon e non rompeteci le palle con questa partita inutile.
Come abbiamo scritto, almeno potevano organizzare un match importante come Italia-Inghilterra: attenzione focalizzata su Genova, dieci milioni di spettatori in tv e raccolta correlata di fondi molto più significativa.
Ma la partita Italia-Albania equivale ad uno sberleffo, sempre con tutto il rispetto per gli amici albanesi.
Monta la rabbia tra i genovesi, in un clima già esasperato.
Tanto che la Figc sta tornando sui suoi passi, ed è probabile che la prossima settimana cambi la sede di questa partita, che ha raccolto molte più critiche che consensi.
Gli alluvionati non devono pagare i danni subiti, la mossa della Figc non ha alcun senso.
Le ultime dichiarazioni di Tavecchio e C. sono un’arrampicata di specchi clamorosa: “Nazionale a Genova: la raccolta fondi non sarà legata all’acquisto del biglietto”. E allora perché giocarla a nella nostra città?
Tra l’altro immaginiamo la corsa dei genovesi al botteghino per andare ad ammirare gli imperdibili colpi di classe di Amir Abrashi e Graziano Pellé.
Per fortuna che almeno il presidente Ferrero, in questo bailamme, dimostra di avere lucidità.
Questo il messaggio lanciato dal presidente blucerchiato nelle ultime ore:
“Voglio tranquillizzare Genova e i cittadini. Come ho detto fin dal primo giorno dopo la drammatica alluvione di giovedì notte, non deve essere la gente a pagare per la ricostruzione e la messa in sicurezza della città. Per questo motivo ho chiesto che la FIGC, la Lega Serie B e la Lega Pro partecipino con cifre importantissime alla raccolta fondi.
Tutti i soldi dovranno confluire nel conto dedicato già aperto dalla Lega di Serie A con 200mila euro. Sto inoltre lavorando per costituire un comitato tecnico che individui al più presto dove e come indirizzare i fondi raccolti: per opere concrete, reali, dirette al cittadino”.
Il dorato mondo del calcio, ricco fino al midollo, ha l’obbligo di dare il suo aiuto nella situazione drammatica della nostra città. Non di organizzare partite che sono delle prese per i fondelli.