Pensavo fosse buono invece era un calesse
Puntata numero 13
SERGIO GERMAN ROMERO
(Bernardo de Irigoyen, 22 febbraio 1987)
Ruolo: Gruviera costosa
Transito Blucerchiato: 2011-2013 (?)
Presenze: 61
Reti subite: 63
Treccine annodate: 1513
Fischiometro: 103 decibel pari all’urlo di dolore prodotto da Ranieri non appena lo vide sbarcare nel principato di Monaco
Purtroppo siamo qui a parlare di un caso umano recente, di una fra le tante operazioni drammatiche organizzate dall’infelice gestione del cinghiale (in)Sensibile.
Romero, portiere patinato e lussuosamente stipendiato, è arrivato da noi nell’anno della disgrazia, quello seguito all’ultimo tracollo nella serie cadetta. Presentato in pompa magna, come il primo tassello posto per perseguire un futuro internazionale di gloria, ha fatto strabuzzare gli occhi a molti tifosi blucerchiati. “Ma come,” ci si chiedeva “ il portiere dell’Argentina decide di venire da noi? In serie B? Taci che ci sono grassi progetti per il futuro”. Ed invece no! I posteri oggi ci sussurrano che probabilmente fu un’operazione di mercato condotta da Pasqualino sette monnezze per ottenere l’ennesima opportunità di gonfiare il proprio irsuto petto. Da anni l’Argentina non possiede un numero uno all’altezza dei suoi undici e quindi, in cotanta penuria, essere titolare fra quei pali non è sinonimo di affidabilità.
Infatti, El Chiquito lo ricorderemo (ammesso e non concesso che un domani non torni a far capolino dalle parti di Bogliasco…) soprattutto per alcuni episodi di costume legati alla sua permanenza a Genova. Come non dimenticare, per esempio, l’ossessione per le treccine che lo avevano trascinato sull’orlo di un baratro compulsivo talmente oscuro da fargli prenotare un parrucchiere di Barcellona (!) che con cadenza mensile volava in Liguria per sistemargli la criniera ritorta? Uno scherzo da qualche migliaio di euro, alla faccia della crisi.
In effetti la pecunia non mancava allo spavaldo portinaio, soprattutto perchè la Samp gli propose un contratto quinquennale da unovirgolasettemilioni a stagione. In serie B.
Un’altra divertente storiella da raccontare ai nipotini è quella che riguarda l’operazione agli occhi effettuata all’insaputa della società. Probabilmente qualcuno si era dimenticato, nella cornice delle visite mediche al Baluardo, di controllare l’eventuale miopia del portiere argentino. Romero si giustificò dicendo che era un’operazione di routine, che non interessava la sua professione dato che da sempre lui para in Braille.
Dal punto di vista calcistico Romero ha sempre navigato tra la mediocrità, con qualche minuscola spinta verso l’alto, ed un’infinità di pacchiani scivoloni nel pantano della pochezza. Non bisogna dimenticare, infatti, che il portiere capace di fare davvero la differenza durante i playoff valevoli la promozione, fu Angelo “ZereoAZero” Da Costa.
Alla fine anche Sergio finì sotto la scure implacabile di Edoardo Garrone: il suo stipendio non rientrava nei parametri e quindi venne sbolognato al primo sceicco fesso di turno.
Prima di abbandonare i confortevoli spogliatoi del Mugnaini, venne però preso di mira dal solito burlone: e infatti gli vennero prontamente scolpite le quattro ruote della sua automobile.
Fu costretto a viaggiare alla volta di Monaco sul motopeschereccio “Zafferano”, il quale tentò una prima volta di venderlo a tranci sul mercato del pesce di Marsiglia ma poi si vide costretto a sbarcarlo nel porto monegasco, soprattutto per l’estrema scontrosità dell’Argentino.