Lo ripetiamo fino alla nausea: l’ideale sarebbe tenere Sinisa con noi a vita. Un matrimonio eterno con il generalissimo serbo. Ma se Mihajlovic lasciasse i nostri colori, una voce che gira e che sembra particolarmente interessante riguarda un ex di lusso, un pelato di lusso.
Con Di Francesco in bilico, capace di dare un discreto gioco alla sua squadra senza però ottenere grandissimi risultati (tenendo conto del suo potenziale in attacco), un pensiero va a quella testa di ginocchio che nell’anno di disgrazia 1999 ci trascinò in serie B (ma quel campionato in seguito si rivelò falsato) per poi prendere il volo con una carriera di tutto rispetto, al punto da diventare uno degli allenatori più pagati al mondo.
Luciano Spalletti esplose all’Udinese tra il 2002 e il 2005, conquistò la qualificazione alla vecchia coppa Uefa e quella alla Champion’s.
Poi per 4 anni sedette sulla panchina di una Roma ambiziosa. Qui espresse a tratti un ottimo gioco offensivo, ma i risultati furono altalenanti. Vinse comunque due coppe Italia e una Supercoppa italiana e ottenne tre secondi posti consecutivi, prima dell’annata di congedo, nel 2010, dopo un inizio difficoltoso.
Il suo nome inizia così a girare in Europa, anche per la presenza fissa in Champion’s League.
Viene chiamato dallo Zenit. E pagato a peso d’oro.
Più milioni che capelli per Luciano Spalletti.
4 per i primi tre anni, poi un rinnovo a 3,3 milioni.
Nella stagione scorsa è stato esonerato a causa di una striscia di risultati negativi. Il suo contratto scade nel 2015, dunque a breve sarà a piede libero.
Free Spalletti, free as a bird.
Può essere proprio Luciano, l’allenatore che fa per noi?
Ferrero vola alto, forse in un momento di delirio di onnipotenza ha parlato pure di scudetto.
Ci basta anche meno, ma se malauguratamente Sinisa alzasse le vele, ci vuole un allenatore di spessore, che punti ai primissimi posti, per dare continuità a questa annata magica.
I Pro di Spalletti:
1 Ha grandissima esperienza internazionale. Se andiamo in Europa League e prendessimo, mettiamo caso, un inesperto Di Francesco, si potrebbe riproporre la situazione Di Carlo.
2 Spalletti verrebbe alla Samp per vincere.
3 E’ abituato ad allenare campioni ed è rodato col 4-3-2-1, uno schema che i nostri giocatori conoscono bene.
4 Ha grandissima voglia di rivincita. Sia per l’ultima annata non favorevole ma anche per l’antica retrocessione con la Samp a inizio carriera: un episodio che Spalletti ha sempre definito “il cruccio peggiore della mia storia di allenatore”, promettendo un giorno di tornare.
I Contro di Spalletti
1 Con lo lo Zenit ha un contratto (in scadenza) molto alto, prende una barcata di soldi. Alla Samp dovrebbe accettare un ridimensionamento (ma dal momento che a breve resterà senza ingaggio, potrebbe anche accettarlo).
2 Nella sua carriera ha alternato momenti di euforia e gioco spumeggiante ad altre fasi più buie, anche prolungate.
3 Tradizione vuole che andiamo in B con allenatori privi di capigliatura. Ma il 2022 è ancora lontano, possiamo stare tranquilli.
4 Spalletti assomiglia in modo sospetto al Mario di Maccio Capatonda
Insomma, il curriculum del Mister toscano è importante: diversi trofei vinti in carriera, è ambizioso, ha la volontà di stare ai vertici del calcio che conta. Per noi sarebbe una certezza tecnica non da poco.
Vogliamo Sinisa, ma se non si potesse fare altrimenti, Ferrero potrebbe tenere in considerazione Spalletti. Se non lo conosce, qualcuno glielo suggerisca su twitter.
2 commenti
altri tempi…..
Se arrivasse Lucianone sarebbe la conferma che i programmi non sono ambiziosi, di più!
A Roma costruì una macchina perfetta che solo per un pelo mancò lo scudetto…