10 gol in campionato e 2 in Coppa Italia, uno ogni 114 minuti. I numeri di Patrik Schick sono impressionanti. Normale che alcune delle più importanti squadre italiane abbiano annotato il suo nome in vista del prossimo anno, minacciando così di scatenare un’incredibile asta di mercato.
Ferrero – giustamente – gongola. Costato 4,5 milioni di euro, nel giro di nemmeno una stagione il valore del cigno di Praga potrebbe essersi addirittura decuplicato. Parlare di un giocatore da 40 milioni non sembra un’esagerazione, tanto che la Sampdoria è al lavoro per rinnovargli il contratto, allungandolo fino al 2022 e ritoccando una clausola rescissoria che si attesta ora sui 25 milioni.
La confidenza di Schick con il gol, supportata da una personalità e da un tasso tecnico ben al di sopra della media, ha attirato sul giovane ceco l’interesse di Roma, Napoli e soprattutto Juventus, con l’ex dirigente blucerchiato Beppe Marotta che si sarebbe già mosso per anticipare tutti.
L’idea dell’ad bianconero è nota a tutti: vuole acquistare Schick già nella prossima finestra di calciomercato, lasciandolo parcheggiato a Genova ancora un anno e mandando in prestito alla Sampdoria l’argentino Bentancur, promettente centrocampista appena prelevato dal Boca. Un giocatore che, per profilo e caratteristiche, potrebbe essere l’erede al trono per la cabina di regia blucerchiata, il cui timone potrebbe non essere più retto da Torreira, che molti danno in partenza.
Tornando a Schick, il suo procuratore Pavel Paska ha più volte confermato la sua intenzione di lasciare il suo assistito ancora un anno alla Samp, dove giocherebbe da titolare una stagione che potrebbe consacrarlo come uno degli attaccanti più forti d’Europa. I numeri di quest’anno parlano da soli. In tutto il contesto continentale, Schick è il giocatore che ha segnato più reti da subentrato, oltre a essere uno dei pochissimi ventenni ad avere già raggiunto la doppia cifra in campionato.
Mercoledì 26 o giovedì 27 il giorno buono per l’incontro decisivo tra la Samp e l’entourage del ragazzo per il rinnovo del contratto. I rapporti tra le parti sono ottimi e filtra ottimismo sulla possibilità di giungere rapidamente ad un accordo, magari già entro la fine di questa settimana.
L’estate scorsa c’era chi, comprensibilmente, nutriva qualche dubbio sulla consistenza dell’investimento effettuato dalla società per un attaccante sì di belle speranze, ma proveniente da un campionato dell’est Europa e privo dell’esperienza necessaria per incidere subito nel calcio italiano. Con il senno di poi una valutazione sbagliata, che consente alla Samp di programmare il prossimo campionato sulla base di un bel gruzzolo. Se di soldi e/o di gol, lo deciderà il destino.
ROBERTO BORDI
4 commenti
La juve ci pensa a 25 milioni o a 40 perché non è chiaro a mio parere. Peccato sperare che per bene che vada ormai i giocatori forti li puoi osservare per un massimo di due anni.
Speriamo che Muriel guarisca e si rimetta in vetrina. Clausola a 28 milioni… Un anno fa c’era da mettergli le mani addosso, ciao ciao!
Che un giocatore come Schick andrà via dalla Sampdoria è un fatto inconfutabile, sul come però io nutro molte riserve. Aumentare la clausola a 40 milioni e venderlo il prossimo anno è ok. Farsi fregare dalla Juventus e Marotta non va bene. Ad oggi la forza della Sampdoria è che ha tutti i giocatori di proprietà. se esplodono si fanno plusvalenze ma, prendere Betancourt in prestito, lo stesso Schick in prestito e Driussi già prenotato dalla Juventus praticamente quasi un prestito, non va bene e NON fai plusvalenze. Non facciamoci fregare dalle squadre italiane, aumentiamo a qualsiasi costo la clausola a Schick e vendiamolo fra un anno all’estero a 40 milioni, altrimenti, è stato tutto vano ed in breve i bilanci torneranno negativi.
Si é verissimo, siamo così bravi a mettere in vetrina talenti e mezzi talenti che ogni giocatore in prestito é una occasione persa. Abbiamo lanciato nell’iperspazio Romagnoli (o meglio lo ha fatto Silvestre), e poi ciao ciao.
Siamo una macchina di plusvalenze eccezionale. Ai siparietti non ci fa più caso nessuno , siamo considerati abili come pochi altri, i nuovi Pozzo se non meglio! Questo mi fa piacere, la Samp diventa appetibile per ogni giovane europeo e non solo che vuole essere rivalutato ed emergere (andare subito in una grande rischia di metterti subito in oblio a fare tanta panchina).
La contromedaglia é diventare un supermercato, ma se avessimo solo dei Barillà questo non succederebbe, e che non avevamo uno sceicco lo sapevamo……
Comunque sono così tanti i giovani forti che i sacrifici non dovrebbero impoverire troppo il gruppo. Così tanti che ci hanno pure fatto dimenticare di… vedi Ivan. E Ponce di cui non si parla mai che combina? Andiamo avanti così anche se resta l’amaro del: cosa potremmo diventare se fossimo anche ricchi oltre che furbi…