Sulla sponda nerazzurra di Milano danno l’affare per fatto: Schick è già un giocatore dell’Inter. L’obiettivo di Suning è chiaro: spendere subito 25 milioni di euro per evitare di pagarne 40 l’anno prossimo, quando potrebbe concretizzarsi lo scenario di un’asta internazionale sul talento ceco.
A proposito di ciechi (ma con la i), negli ultimi anni la Sampdoria è sempre stata molto arrendevole nei confronti della “matrigna” nerazzurra. Giocatori come Icardi ed Eder si sono trasferiti a Milano a condizioni economiche molto favorevoli. Negli ultimi 20 anni la società nerazzurra è sempre stata la più spendacciona tra le cosiddette grandi del nostro calcio. Ha riempito di bigliettoni i portafogli di tutti i presidenti italiani e stranieri tranne, sarà un caso eh, quelli della Samp.
Dal 2013 a oggi si sono rincorse diverse indiscrezioni per tentare di spiegare l’atteggiamento accomodante della società blucerchiata rispetto alla controparte nerazzurra. Prima la presenza di Mondini e Guastoni ai tempi di Garrone, poi la presunta fede nerazzurra dell’avvocato Romei.
L’unica cosa certa è che la Samp non ci ha mai guadagnato. Come nel caso di Icardi, venduto per una manciata di noccioline quando l’Inter è perculata in tutto il mondo per le sue minusvalenze. Per non parlare dei pacchi che ci sono stati puntualmente rifilati, come Ranocchia, Alvarez e Dodò.
L’unico modo per non indossare ancora una volta la maschera del servo sciocco è uno solo: organizzare immediatamente un incontro con il procuratore di Schick, raddoppiargli l’ingaggio e portare la clausola rescissoria da 25 a 40 milioni di euro, resistendo alle ingannevoli sirene provenienti da Milano. Con Eder e Icardi abbiamo sbagliato, ci sta: ma ora tertium non datur.
ROBERTO BORDI
6 commenti
Avrei una domanda : ma non è meglio non mettere nulla e decidere “io società” il prezzo da pagare per un mio giocatore? Se invece c’è un motivo di cui non sono a conoscenza va bene la clausola.
Tanto se la società vuol far cassa, clausola o meno, può vendere il giocatore alla cifra che ritiene opportuna.
L’Udinese non metteva clausole e vendevano al prezzo che decidevano loro…qui si vede se la società ha le palle o no.
Ma basta con queste maledette clausole, basta!!!
Ma pensano veramente di blindare i nostri gioielli con queste cifre ridicole?
Se lo vogliono davvero certe società vengono con la sigaretta in bocca ( cit. Francesco Flachi ) e te lo portano via!!!
Ho compreso le cessioni di Icardi ed Eder, per motivi diversi furono inevitabili, ma se davvero siamo già prossimi a salutare Schick vuol dire che siamo a punto e a capo, zero ambizioni e società incapace di resistere alla minima offerta e come al solito troppo accomodante con le grandi…
Se vendiamo Schick all’inter per 25 milioni ripetiamo l’ errore di Icardi solo che con Icardi avevamo solo 1 anno di contratto e lui non voleva prolungare. L’obiettivo deve essere di portare la clausa ad una cifra superiore allo scopo, se come tutti pensiamo diventerà un campione, di incassare una cifra adeguata da una squadra straniera. Impariamo da Atalanta, Palermo e Udinese e vendiamo i giocatori al giusto prezzo sapendo aspettare. Poi proprio l’Inter allora meglio una straniera!!!!
Mi pare che per la clausola devono essere d’accordo la società, il giocatore e il procuratore.Poi dipende anche la volontà dello stesso Shick: conviene andare all’inter o aspettare la chiamata di qualche altro club europeo?
Speriamo solo di essere ancora in tempo ad alzare la clausola altrimenti con i prezzi che si sentono in giro lo abbiamo preso nel di dietro da una squadra come l’Inter che di solito paga i giocatori a caro prezzo come diceva l’articolo per rivenderli alla metà. Sarebbe un peccato perdere Schik a queste cifre perché mica tutti gli anni ti capitano campioni così giovani e di prospettiva