Dopo aver letto questa notizia, nasce spontaneo il pensiero: sti cazzi.
Dieci milioni pagati dal Southampton per questo pennacchione, ricordato nel nostro campionato come uno dei paracarri più incompiuti e trasformatosi in bombardiere dopo tre stagioni al Feyenoord.
Come Pellè si sia tramutato in un cannoniere di valore europeo è un mistero che solo Kazzengger o il grande Andrea G. Pinketts potrebbero svelare.
Graziano Pellè è il Roberto Bolle dell’area di rigore, con un passato da ballerino di liscio e di latino americano (è stato anche campione italiano a livello giovanile nella prima disciplina).
Emigrato dal nostro campionato, un po’ per scelta e un po’ perché ripudiato dal calcio italiano, Pellè finì per indossare tre anni fa la maglia del glorioso Feyenoord.
In Olanda, Pellè è un giocatore che spiazza: i tifosi olandesi lo vedono e dicono ” Mamma mia che paracarro!”, ma quando gli arriva la palla, beh, rimangono a bocca aperta: è un tripudio di passi rubati alla danza, casquet, inchini… insomma, quando gli arriva la sfera, per un attimo dimentichi di essere in uno stadio e ti trovi catapultato in una balera di terz’ordine.
E quando gli arrivano palle alte, tra gli olè del pubblico orange, Pellè non colpisce la palla con la testa, ma salta come un indemoniato e la stoppa a mezz’aria, grazie anche ad un petto enorme, un petto mastodontico.
Pellè letteralmente vola, nella terra degli zoccoli di legno.
Giunto in Olanda, Gratianus non perde tempo: appena sbarcato dall’aereo, come vuole il copione, arpiona la prima superfiga che gli capita a portata e ne fa la sua donna.
Ammalia la tifoseria con i suoi passi felini, le sue famigerate spaccate a mezz’aria, e soprattutto con i suoi goals in acrobazia. In un batter d’occhio guadagna anche le copertine dei giornali locali. Il resto è storia nota… Volteggia sui campi olandesi che trasforma, con la sua grazia di etoile, in palcoscenici su cui inizia ad inanellare triplette su triplette.
Triplette che probabilmente (vista la compagna) realizza anche tra le lenzuola di casa.
Dulcis in fundo, dopo l’escalation in Olanda (55 gol in 66 partite) arriva anche la chiamata del Southampton, dove Pellè è voluto a furor di trombe.
Grazianus è pagato a peso d’oro: dieci milioni al Feyenoord e triennale di due milioni e mezzo di euro all’anno per il giocatore.
Che dire, la vita è strana, quando tutto sembra perduto ecco che arriva la svolta. La storia di Big Gratianus ci insegna proprio questo: oggi non sei nessuno. Ma domani, un po’ inspiegabilmente, potresti essere un Dio.
3 commenti
Ricordo a tutti che senza la doppietta di Cittadella e quella della domenica (anzi sabato) dopo con la Nocerina, a quest’ora giocheremmo ancora con il Cittadella e la Nocerina per l’appunto.
Si puo’ essere scarsi o meno, ma io ho sempre rispetto per chi si impegna per la maglia e che si comporta bene. Il caso Pio-il-Vaccaro e’ esatamente l’opposto.
E poi, secondo la mia modesta opinione, non credo che Pelle’ sia inferiori a tanti paracarri che oggi giocano nel campionato italiano (da Belfodil, a Bianchi, a Matri e altri)
D’accordo con te. Senz’altro era meglio di Pozzi
Mah si vede che in Olanda ha trovato la sua dimensione, secondo me arriva oltremanica e torna ad essere un giocatore mediocre, troppa differenza tra i 2 campionati.