Tutti sanno che “Lettera da Amsterdam”, uno degli inni non ufficiali della Sampdoria, nasce dalla penna e dagli strumenti musicali dei cantori blucerchiati per eccellenza, i fratelli De Scalzi. Ma pochi sanno rispondere al perché si chiami così. E per quale motivo sia stata scelta proprio la città olandese di Amsterdam e non, per esempio, Parigi, Lisbona o una qualsiasi altra capitale europea.
Un dubbio che Aldo De Scalzi ha sciolto definitivamente a Samp Tv in un video pubblicato ieri sul sito ufficiale blucerchiato, dove lo storico componente dei New Trolls racconta una miriade di aneddoti divertenti e interessanti sulla sua vita e in particolare sul suo rapporto con la Sampdoria.
Dicevamo, perché proprio Amsterdam? Correva l’anno 1991. La Sampdoria di Vialli e Mancini si stava avviando verso la conquista del suo primo, storico Scudetto. I fratelli De Scalzi, Aldo e Vittorio, avevano proposto a Paolo Mantovani di incidere un disco, poi uscito in tarda primavera con il titolo “Sampdoria: il grande cuore della sud”, per celebrare quello storico traguardo.
Giunti nell’ufficio del presidente per discutere di alcuni aspetti burocratici relativi all’LP di ormai prossima pubblicazione, i De Scalzi rimangono impressionati da una foto incorniciata e appesa al muro, che ritrae la statua della Sirenetta di Copenaghen con al collo una sciarpa della Sampdoria. Autore dello scatto, un tifoso in vacanza o in trasferta di lavoro in Danimarca.
Di lì l’idea di raccontare la parabola di un sampdoriano che vive fuori Genova, impossibilitato a seguire dal vivo le sorti della sua amata, una figura a metà strada tra una donna e una squadra di calcio. La composizione del brano ha visto inoltre la fondamentale collaborazione del grande cantautore Federico Sirianni, che ancora oggi racconta: “Tutte le volte che sento la Sud intonare la nostra canzone mi vengono i brividi, oggi come tanti anni fa”.
Ma perché proprio Amsterdam? Nel redigere e cantare il testo della canzone, come racconta Aldo De Scalzi, “veniva bene il fatto che si vedesse qualcosa di particolare, cioè ciminiere e tulipani: quindi poi abbiamo dirottato sull’Olanda. Ed è venuta fuori Lettera da Amsterdam”.
Un racconto che dà una risposta definitiva a un quesito che tanti sampdoriani, almeno una volta, si saranno chiesti cantando nella sud il leit-motiv “Chissà com’è, adesso la domenica con lei”…
ROBERTO BORDI
5 commenti
una canzone davvero speciale ed emozionante.siamo unici anche in questo.altro che canzoncine demenziali e da bimbominchia che si sentono in altri stadi.
Nota stonata, visto che siamo in tema, aver fatto “nostra” la canzone di Rino Gaetano, primo perchè è l’inno del Crotone, secondo perchè parliamo di un cantante che non centra nulla con Genova e la SAMPDORIA…
e’ vero che rino gaetano era di crotone ma allo stadio l’hanno messa anni dopo che lo facevamo noi.anno di b 2011/12 quando andammo a giocare a crotone e perdemmo 1-0 col solito gol in zona recupero di eramo e loro per sottolineare che il cantautore era della loro terra fecero la coreografia con tutto lo stadio imbandierato di rossoblu’ e la canzone sparata a tutto volume.solo per dovere di cronaca
Non sapevo di questo episodio, grazie Cristiano, comunque la sostanza del mio ragionamento non cambia, aver fatto nostra una canzone di un artista che con Genova e la SAMPDORIA non ha alcun legame mi piace poco…
assolutamente d’accordo.lettera da Amsterdam tutta la vita!!!!