Lo abbiamo ripetuto fino allo sfinimento. In un periodo dove alla Sampdoria i grandi calciatori si vedono col lumicino, l’unico vero top player a libro paga di Ferrero si chiama Riccardo Pecini.
In questi giorni il ds del settore giovanile blucerchiato è stato accostato ripetutamente all’Empoli. La volontà del presidente della società toscana è chiara: ingaggiare Pecini come nuovo direttore sportivo per tentare di tornare subito in massima serie dopo la retrocessione in serie B.
“Après lui le déluge”, verrebbe da dire al tifoso sampdoriano medio. Pecini è un fuoriclasse, il vero artefice delle scommesse che la società blucerchiata ha vinto nell’ultimo anno e mezzo puntando su giocatori giovani, stranieri e anche per questo sconosciuti. Come potremmo fare senza di lui?
In effetti Pecini è il vero valore aggiunto della dirigenza blucerchiata. Sorprende che la Samp non abbia diffuso uno straccio di comunicato per rispondere alle continue voci di un suo trasferimento alla corte del presidente Corsi, che priverebbe il nostro organigramma di una risorsa preziosissima.
Tolte le indiscrezioni diffuse da Tmw e Di Marzio, che cosa c’è di vero in questa storia? Più o meno il 50 per cento di ciò che ci/vi hanno raccontato. Incrociando quanto risulta a Repubblica con le fonti di cui disponiamo noi, sembra che l’Empoli abbia effettivamente fatto un’offerta a Pecini.
Per contattarlo l’Empoli si sarebbe affidato alla mediazione dell’ex calciatore e procuratore Luca Peccinelli, già agente di Saponara e molto amico di Pecini. Peccinelli non è ben visto dalle parti di Empoli, considerato da tifosi e giornalisti il vero artefice della frettolosa cessione di Saponara.
Tuttavia, come spiegato bene da Repubblica, Pecini avrebbe partecipato all’ultimo vertice di mercato della Sampdoria, respingendo così – anche simbolicamente – l’idea di una sua possibile partenza anticipata da Genova. Il suo futuro, dunque, dovrebbe essere ancora in blucerchiato.
Questo a scanso del solito chiacchiericcio che Ferrero, discutibilmente, ha preferito ignorare.
ROBERTO BORDI
1 commento
Non possiamo dargli Osti (che da sempre è solo un signor SI) e promuovere Pecini?