Fernandes è un giocatore d’altra pasta. Bruno ricorda i grandi giocatori quando tocca il pallone e cerca la profondità.
E’ un’eresia, una bestemmia bella e buona tenerlo in panchina e limitarlo alla manciata scarsa di minuti nel finale (dove tra l’altro si è distinto per trovare sempre la rete o cogliere traverse, magari di fronte ai 70 minuti di sterilità dei suoi compagni, come accaduto più volte nel corso del campionato).
A furor di popolo Bruno Fernandes è stato schierato dal primo minuto da Giampaolo, nel derby vittorioso e godurioso.
E il portoghese, come al solito, non ha deluso: n.10 pesante sulle spalle, età verdissima – 22 appena compiuti – ma esperienza da decano.
Anche nel corso del derby Bruno ha toccato con profitto un numero notevole di palloni. Ma soprattutto negli ultimi metri è risultato quasi sempre pericoloso, quasi sempre incisivo.
La sua mole di gioco è inversamente proporzionale alla mollezza di colui che fino ad oggi ha occupato la trequarti con la maglia blucerchiata.
Alvarez può essere anche un pallino per alcuni allenatori talebani della nostra epoca. Ricky è poco preciso, ma fa l’elastico continuo tra centrocampo e attacco e si muove tantissimo in campo. Al termine della gara è spesso il giocatore che ha corso di più, statistiche alla mano, ciondolando con la sua andatura da ronzino. Ma allora, se sono solo i chilometri quelli che contano, riesumiamo dalla naftalina quel vecchio diavolo di Gelindo Bordin: lui sì che macinava gloriosamente chilometri.
Sul campo di calcio, tuttavia, vogliamo vedere assist, aperture geniali, conclusioni a rete. Ossia gli elementi del bagaglio tecnico di Bruno Fernandes, calciatore decisivo, che sta trovando inoltre un’intesa molto interessante con Muriel.
Se il miglior verticalizzatore d’Italia è stato messo in isolamento, come fosse un portatore di Ebola, abbiamo la necessità di un giocatore di classe in grado di assecondare con la giusta profondità le scorribande sempre più furiose di Muriel, che sta assurgendo a livelli di fuoriclasse.
Oltre al godimento totale, speriamo dunque che il derby porti con sé un ulteriore nota positiva: da qui in avanti Bruno Fernandes dovrà essere titolare, SEMPRE E COMUNQUE.
4 commenti
Condivido totalmente e faccia lamia classifica dei centrocampisti/trequartisti:
1) Fernandes
2) Praet
3) Djuricic
4) Alvarez
I pochi minuti di Djuricic hanno messo in mostra tecnica e velocità! Lo vorrei rivedere presto. Per questo l’ho meso al 3° posto
Approvo articolo e commento Sileverox: Fernandes dietro alle punte for ever. La sua alternativa è Djuric non Praet che diventerà una mezzala fortissima. Vedere su youtube cosa fa Djuricic; calcia coi due piedi, veloce, visione di gioco e … la mette dentro, anche se in campionati non del tutto paragonabili al nostro.
Estratto da wiki. Presente in tutte le nazionali giovanili.Il 2011-2012 lo consacra come uno dei migliori giovani europei riuscendo a soli 20 anni ad andare in doppia cifra sia come gol che come assist realizzati: infatti in 39 gare tra Eredivisie e KNVB beker mette a segno 13 gol e fornisce 17 assist per i suoi compagni. Nel febbraio 2013 viene acquistato dal Benfica per 6 milioni di euro. 23 luglio 2014 si trasferisce in Germania al Mainz in prestito oneroso (400 mila euro) con diritto di riscatto fissato a 12,5 milioni. Poi Southhampton, Benfica, Anderlecht. Se sapremo valorizzarlo abbiamo un talento vero per 3 milioni. Io lo vedo in coppia con Muriel perchè ha fiuto del goal e dialoga con con tutti dal centro campo in su.
Marco Giampaolo ha evidenti limiti, per me e’ un talebano, non certo un maestro di calcio e dimostra la sua ottusita’ nel preferire alvarez a fernandes che invece dovrebbe essere titolare sempre e comunq come da voi giustamente scritto
Però però, con due punte e Fernandez dietro, la squadra è un po’ più sbilanciata in avanti secondo me. Alvarez di lavoro sporco ne fa.
Incredibile, con un unico contropiede, come Djuricic ci abbia impressionati tutti!