Continua il viaggio nella bibliografia a tinte blucerchiate. Gl anni Ottanta e Novanta, quelli della Sampd’Oro, vedono un boom editoriale di pagine dedicate ai nostri colori. Ed è normale: il nome Sampdoria era sulla bocca di tutti gli sportivi in virtù dei nostri successi in Italia e in giro per l’ Europa.
ANNI ’80
Capofila delle pubblicazioni blucerchiate furono ancora gli inviati dei principali media liguri: nel 1988-89, ancora Edoardo Guglielmino (con il collega Dario G. Martini) avviò il fortunato ciclo Eurosampdoria, sorta di diario con immagini di ottimo livello delle fortunate scorribande europee di Vialli, Mancini & co. Nell’età dell’oro, la pubblicazione era diventata una strenna per i tifosi, soprattutto per i più giovani.
Claudio Paglieri, nell’89, pubblicò Magica Samp per la “Quattro A”; un libro tutt’altro che memorabile, definito “un delirio” dallo stesso autore (sul suo sito personale non compare nemmeno nella sezione dedicata alle opere).
ANNI ’90 E PIERO SESSAREGO
Poi toccò a Piero Sessarego, già inviato di Tuttosport e caporedattore del Secolo: per lo scudetto del ’91 pubblicò Sampdoria: Ieri, Oggi, Domani per la NEP: chiaramente un volume celebrativo, corredato da foto e da un “dizionario blucerchiato” in appendice.
Successivamente, Sessarego pubblica una lunga intervista a Mancini (Io, Mancini. Le confessioni dell’ultima bandiera del calcio, Alkaest 1997) e una biografia di Paolo Mantovani (edita da Tormena nel ’94). Nel 2007, alle soglie della pensione, il giornalista dà alle stampe una sorta di autobiografia professionale (Verità Verità, Lo Sprint), in cui, ovviamente, non potevano mancare riferimenti ad episodi ed imprese blucerchiate (non a caso, in copertina figura Vujadin Boskov). Più completo (ed apprezzato dai tifosi in rete) 1000 volte Sampdoria, scritto da Nino Gotta e Pierluigi Gambino nel 1991: edito da De Ferrari, rispetto ad altre pubblicazioni spicca per il taglio più approfondito e per la presenza di notevoli foto d’epoca. Un altro merito di Gotta e Gambino è quello di non aver trascurato nemmeno la storia delle progenitrici Sampierdarenese ed Andrea Doria (e, ovviamente, anche di Dominante e Liguria).
Vita da Ultrà di Fabio Bruno (Conti Editore, Bologna 1992) è un caso a parte; il volume è stato uno dei primissimi esempi italiani di narrazione approfondita sulle tifoserie organizzate. L’autore faceva parte degli Ultras e, nel volume, descrive vividamente abitudini ed episodi della sua esperienza al seguito della Samp. A suo tempo, il libro ottenne critiche molto positive e, ancora oggi, è considerato un testo molto interessante sul mondo della tifoseria organizzata.