Un tifoso speciale, “Sentinel” alias Lorenzo, ha inviato il resoconto completo dell’importante riunione dei tifosi blucerchiati alla Sala Chiamata del Porto. Questi i punti chiave della serata. Parola dunque a Sentinel:
Sala piuttosto grande quella in oggetto… era vuota fino all’orario prestabilito, poi si è riempita abbastanza. Età media non tanto bassa… di “ragazzini” ve ne erano pochissimi, per capirci. Ma è proprio Genova che è una città vecchia. Ma anche famiglie con bimbi piccoli. Ma non divaghiamo.
Prende la parola un ragazzo con maglietta “Ultras” per spiegare ufficialmente il tutto.
Con un italiano perfetto (sul serio, ho notato un paio di chicche), e parlando totalmente ‘a braccio’, ha spiegato molto chiaramente i punti in oggetto.
Innanzi tutto, ha tenuto a delimitare molto i ‘confini’ della protesta che intendono intraprendere, secondo i seguenti due punti:
– Le dichiarazioni oggetto della protesta sono quelle riportate sullo striscione (“Il prossimo anno…. credeteci quanto quest’anno ci abbiamo creduto noi”), striscione che come si sa è stato esposto sia sopra che sotto in gradinata durante Sampdoria-Napoli, evidentemente ben concordato e meditato dalla tifoseria. Poi ha evidenziato le parole di Ferrero oggetto di dissenso e causa della reazione: “gli striscioni li metto io… se ne stessero a casa” .
Per essere ancor più chiari, non ha fatto alcun riferimento alle altre dichiarazioni, che ben conosciamo (“scappati di casa” e via dicendo).
Il concetto chiave era questo:
– Il destinatario della protesta ha un nome e un cognome: Massimo Ferrero. Qualsiasi altra componente della Sampdoria non deve sentirsene interessata, perchè non ne è minimamente obiettivo .
Poi è entrato nel dunque della motivazione della protesta: ognuno deve svolgere il suo ruolo e starci dentro senza sforare. I tifosi organizzati della Sampdoria stanno sempre fuori dalle vicende societarie, organizzative, eccetera. Il presidente da parte sua non può permettersi di entrare nella questione del tifo. L’esponente degli Ultras ha addirittura fatto l’esempio di Mantovani (chiarendo che non stava paragonando i due Presidenti), quando entrò nel merito della questione della parte alta della Sud: gli Ultras volevano che la gente stesse in piedi anche lì e partecipassero al tifo. Mantovani “sforò” prendendo le difese di chi voleva stare seduto senza striscioni davanti, quelli sulla ringhiera.
Azione in programma: il 12 Giugno (anniversario insediamento di Ferrero) verrà fatta una manifestazione che, ha ribadito più volte, sarà contro Massimo Ferrero e non contro la Sampdoria, e per tutto quanto sopra espresso.
Conclusioni personali.
Ero prevenuto prima della riunione e pensavo (temevo) avrei sentito discorsi che non avrei condiviso per nulla. Devo dire però (opinione mia) che era chiaramente percepibile la volontà di non fare niente di… controproducente. Come ritengono possa essere una cosa fatta allo stadio (vabbè, il campionato è anche finito, quindi anche volendo…) o una protesta poco chiara e mirata.
Inoltre, mi viene anche da dire, col sorriso: cosa sarebbe il tifo organizzato se non facesse comunicati e prendesse iniziative? Non sarebbe nulla di diverso da una massa di persone che segue le partite e le vicende della Samp… singolarmente. Quindi se esce una dichiarazione che non piace a danno dei tifosi, alla fine, indipendentemente dal fatto che ne condivideremo la reazione, dobbiamo riconoscere che è motivo di esistenza di un qualsiasi tifo organizzato rispondere. E’ un modo di esistere. Il rischio di fare qualcosa di controproducente in queste cose c’è sempre, ma se c’è un tifo organizzato, per esistere deve fare delle azioni. Un concetto un po’ terra-terra… però è così. Inoltre, aggiungo, si può essere o meno d’accordo con quanto stanno organizzando, ma io quel giorno ero allo stadio, seppur in un altro settore. Non ho ne’ ideato ne’ fatto ne’ messo io quello striscione nella Sud: lo avessi fatto, magari avrei un reazione meno fredda, più coinvolta, di quella che ho ora? Sottopongo a chi legge la stessa riflessione. Anche perchè è tutto tranne che uno striscione offensivo o minaccioso.
Completata la comunicazione della posizione della Federclubs, hanno preso la parola altre 4 persone “del pubblico”. Siccome non sono qui, queste 4 persone, e non c’è contraddittorio, mi trattengo dal commentarle. Si va da quello che dal giorno di insediamento di Ferrero si sente “ogni giorno stuprato”, a quello che, oltre a saper predire tutti gli eventi con due anni di anticipo, ha posto l’accento “su quella persona che Ferrero qui ce l’ha messo” e addirittura ha tirato fuori dalla tasca una lettera che vuole mandare al Presidente precedente (e direi a nome di tutti, se l’ha presentata li…) con la frase “così come ce lo hai messo, ora ce lo devi togliere”. Ripeto: non c’è contraddittorio e quindi per correttezza non commento. Poi quello che diceva che l’iniziativa della protesta del 12 è troppo scialba, troppo debole. Un altro tifoso gli ha gridato: “Si ma allora cosa proponi di fare? Devi fare delle proposte concrete!”, senza ricevere risposta, tranne un “non lo so”.
E’ evidente, questa riunione ha attirato maggiormente i più anti-Ferrero. Il tema del resto è Ferrero che ha fatto qualcosa che non doveva fare, quindi figurati!
Specifico poi che un rappresentante della Federclubs ha fatto presente che dall’altra parte campeggia da molti anni lo striscione “Preziosi vattene”, e che non ha sortito alcun effetto e la squadra è ridicola come sempre.
La Federclubs, quindi, è apparsa meno emotiva rispetto a tanti partecipanti alla riunione.
Secondo me, la manifestazione potrebbe essere controproducente soprattutto se non riusciranno a mantenere ben chiari i motivi della loro doglianza, i termini e i confini fattuali che la hanno ispirata, e che ieri hanno tenuto a chiarire molto bene.
Invito chiunque fosse li presente a completare/aggiungere qualcosa a quanto qui scritto.
E in generale a tutti gli altri a dire la loro, chiaramente.
SENTINEL
4 commenti
Doveroso ringraziamento a Sentinel per la dettagliata esposizione personalmente credo che manifestare sia giusto per chi lo ritiene positivo detto ciò non ho mai visto nella storia del calcio tifosi far cambiare lo stato delle cose. Conclusione: tempo perso Ferrero finché ci sarà da guadagnare rimarrà e andrà avanti per la sua strada qualora vada male andrà via da Genova e noi con le pive nel sacco.
pensare che l´accanimento verso ferrero è solo per essersi presentato sotto la sud è frutto di ingenuità e pure di belinismo ! vai hermano il 12 fugassa moretti e non solo…
Da vomito la nuova pappetta Giampaolo/società….obiettivo lanciare giovani per plusvalenze che smettono di giocare a gennaio già venduti…in cambio al professore verrà chiesto pubblicamente un onesto 10cimo posto senza assilli di qualificazione europea…qua la mano! Ma andate affanculo, vergogna!
Io invece ho “paura” che altro che obiettivo decimo posto, per lavarsene totalmente le mani verrà dichiarato che il primo traguardo sarà la salvezza, meno aspettative e quindi meno polemiche e mugugni…ma alla fine della fiera più che le dichiarazioni della società m’interessa l’organico che verrà messo a disposizione del mister…