Mihajlovic carica l’ambiente alla sua maniera. Dopo la beffa di domenica scorsa ci tocca l’arduo ostacolo Inter. Partita che nella gestione Rossi sarebbe stata una sconfitta secca e spudorata, ma che oggi con il rinnovato spirito battagliero di Sinisa ci andremo a giocare. Confermato il 4-2-3-1, con le tre mezze punte a sostenere Nicola Pozzi.
Ci piace, mister: una squadra d’attacco che se la giocherà a viso aperto, anche a San Siro. D’altronde Sinisa ha parlato chiaro, consapevole che il materiale umano a sua disposizione è da medio-alta (ma non troppo) serie B. “Saremo propositivi sempre, in tutte le partite. Perderemo, ma ne vinceremo anche molte”, ha detto il nostro nuovo condottiero. Se non altro si cambia: fine delle barricate alla Delio Rossi style, quei catenacci inqualificabili con dieci giocatori davanti alla porta e Obiang a respingere col suo abbondante e largheggiante deretano le stamberghe degli avversari.
Non è più tempo di piazzare il pullman davanti a Da Costa.. Avanti popolo, avanti Sampdoria!
Rientra Eder e Soriano andrà a sostituire Kristicic. Ancora una volta i giocatori giocheranno nei loro ruoli, cosa mai accaduta ai tempi di Delio.
Eder-Gabbiadini-Soriano, con Soriano galvanizzato a bomba dopo il gollonzo di domenica scorsa, vuole tornare a dire la sua… E va bene, accettiamo la scelta del mister. L’Inter di Mazzarri schiererà un 3-5-1-1. Giornata di grandi arrivi e grandi ritorni a San Siro. E’ la prima di Thohir, l’illustre magnate del pornazzo spinto, che ha scalzato Moratti alla guida dei nerazzurri. E’ il ritorno del grande Javier Zanetti, 40 anni sfondati, che sostituirà la trottola nipponica Nagatomo. Per il resto l’Inter schiererà Handanovic in porta, Campagnaro, Ranocchia e Juan Jesus in difesa. Centrocampo a 5 con Jonathan, Taider, Cambiasso, Alvarez e il citato Zaneti. In attacco Guarin dietro l’unica punta Palacio.
Forza ragazzi, l’ostacolo è arduo (l’Inter ha il migliore attacco del campionato), ma con Sinisa-Sakic-De Leo ci faremo valere… Alè Sampdoria!