Stagione 2014/2015, decima giornata di campionato. La Sampdoria allenata da Sinisa Mihajlovic ospita a Marassi la Fiorentina per proseguire la propria rincorsa a un incredibile terzo posto.
Emergenza nel reparto difensivo della Samp. Data l’assenza per infortunio dei propri centrali il tecnico serbo cambia pelle: passa dal 4-3-3 al 3-5-2 schierando un tridente difensivo formato da Cacciatore, Palombo e Regini. Per i blucerchiati, guardando l’artiglieria pesante a disposizione della Fiorentina allenata da Montella, si profila una partita ai limiti dell’impossibile. E invece…
E invece la Samp disputa una partita eccellente sotto il profilo del gioco e dell’atteggiamento. Il rigore di Palombo porta in vantaggio i blucerchiati e Romero para a Rodriguez il rigore del possibile 1-1. Rizzo, blucerchiato nella maglia e nel cuore, a fine primo tempo completa il suo slalom gigante con una conclusione sul primo palo che beffa Neto. È il gol del 2-0, sembra fatta.
Ma prima dell’intervallo la Fiorentina riapre il match con la solita inzuccata di Savic su calcio d’angolo. Per il montenegrino è il terzo gol in serie A, tutti segnati alla Sampdoria. Te pareva… La partita riprende sulla falsariga del primo tempo: la Viola attacca a testa bassa mentre Eder e compagni provano a pungere in contropiede. E proprio Eder s’inventa un gol sensazionale.
Tutto si svolge fantozzianamente sul filo dei secondi. Pizarro sbaglia un facile stop nella propria trequarti, Eder piomba sulla sfera e ne impadronisce. “Scaricherà subito sul compagno più vicino”, pensano tutti. Sbagliando. Perché il folletto di Criciuma comincia la sua folle corsa palla al piede.
Folle solo in apparenza. Perché, come scriveva Mark Twain, “un uomo che ha un’idea nuova è uno svitato finché quell’idea non ha successo”. Lo svitato Eder vuole fare tutto da solo. Supera in progressione Pizarro, resiste al ritorno di Savic, salta in velocità Gonzalo Rodriguez con una superba finta di corpo a rientrare e infila Neto in uscita disperata con un docile destro rasoterra.
Un trionfo. Abbracciato dai compagni e sommerso dall’affetto e dalle urla di gioia del pubblico del “Ferraris”, Eder (si) regala uno dei gol più belli della storia dell’Unione Calcio Sampdoria, blindando una vittoria che, contro la Fiorentina, manca proprio da quel 2 novembre 2014.
ROBERTO BORDI
1 commento
Come dimenticarlo, gol fantastico e partita esaltante per il cuore e la grinta con le quali la disputammo, tra l’altro se non sbaglio quello fu il primo gol stagionale di Eder…