Si svalvola di brutta maniera. Non ce ne voglia il Corriere Mercantile, giornale storico e, almeno un tempo, glorioso, ma la notizia del ritorno in campo di Mati Rodriguez a Livorno, così a naso, sembra pura e semplice follia.
Fa il giusto paio con l’annuncio, inverosimile, dell’arrivo dell’ottuagenario Trapattoni: una vera “perla” (al Corriere devono essere in una fase di grandissima ispirazione).
Mati Rodriguez di chi dovrebbe prendere il posto? Di De Silvestri? Ossia dell’unico giocatore in palla che abbiamo? Staremo a vedere… Comunque un eventuale (improbabile) inserimento del malinconico Rodriguez, tra i terzini più scarsi del Sudamerica, triste come una milonga scordata, sarebbe un segnale nefasto: come se Delio Rossi, alla cieca, stesse tentando di pescare il jolly da un mazzo che contiene solo due di picche.
Passando a questioni che sembrano più realistiche, osserviamo che Samp e Livorno avranno moduli speculari: entrambi si schiereranno con il 3-4-1-2. Onestamente, non si vede dove il Livorno sia più forte di noi. Giocando con la giusta concentrazione e quella grinta che spesso è mancata, possiamo fare la nostra onesta prestazione e portare a casa punti preziosi.
L’unico giocatore che ci manca (che invece può fare la differenza nel Livorno) è il trequartista Greco: giocatore che salta l’uomo, che lancia i compagni a rete e che punta spesso la porta.
Noi, grazie ai lungimiranti acquisti dei nostrI fenomenali dirigenti, siamo privi di un giocatore con queste caratteristiche decisive. Uno che assicuri il salto di qualità negli ultimi metri, senza essere un campione.
Una specie di Flachi, per intenderci, che tolga le castagne dal fuoco quando queste iniziano a bruciare e a emettere odori di carbonella.
Si dice che Nicola sia un buon allenatore (oltre ad essere un maledetto genoano): l’organizzazione di gioco è un punto di forza del Livorno. Ma anche l’attacco è temibile: Greco dietro a Emeghara e Paulinho, l’Osvaldo degli umili, costruiscono un tridente pericoloso.
Noi rispondiamo con i nostri Gabbiadini-Eder-Sansone, non certo un tridente da buttar via. Quando è stato schierato ha sempre fatto bene ed è ormai questa la soluzione offensiva che porteremo avanti, almeno fino a quando Delio Rossi reggerà la baracca: se nelle prossime gare non facciamo punti, è molto probabile che il tecnico salti (se così accadesse sarebbe ancora uno stipendio di un milione e rotti sul groppone della società..).
Unico cambio previsto tra i blucerchiati (oltre al ritorno di Kristicic e al supposto fantasma di Rodriguez) sarà l’inserimento di Vasco Regini al posto di Palombo, come centrale di difesa. A Milano Regini non aveva entusiasmato, schierato da difensore. Ma forse ha solo bisogno di riprendere confidenza con il ruolo, dopo essere stato provato, stoltamente, come il più assurdo esterno sinistro della serie A.