Primo allenamento a Bogliasco. Caldo infernale. I campi sono roventi (tanto che da oggi le sedute sono spostate alle 18) e i giocatori arrivano alla spicciolata. C’è la gioia di rivedere la squadra (“quanto cazzo ci sei mancata!”, recita un eloquente striscione firmato Ultras sugli spalti), ma non l’entusiasmo esplosivo che poteva nascere da un acquisto col botto. Pochi, al contrario, i botti del mercato blucerchiato. Anzi, rimembrando la buonanima di Maurizio Mosca, che adesso starà sproloquiando nei verdi pascoli, si può parlare di qualche bombetta, o al massimo di qualche mini-cicciolo. I volti nuovi hanno le fattezze di Gabbiadini, Eramo, Wszolek e Fornasier. Ma i doriani, si sa, l’entusiasmo se lo auto-generano: 3/400 tifosi sono saliti al Mugnaini, mettendo in scena un tifo indiavolato, con tanto di fumogeni blucerchiati. Un giro di campo dei giocatori scalda inizialmente i cuori, già arroventati dalla giornata caliente. Poi, tutti al piano di sopra, al campo superiore, luogo in cui va in scena la prima sgambata. I tifosi risalgono la china, lungo la strada che costeggia i campi, e si presentano in massa intorno alle recinzioni. Dalla parte degli Ultras e dei Fedelissimi il tifo è da stadio: le birre scendono a litri, le panze si ingrossano lucidate dal sole. Circondati da cori festanti e rutti gioiosi, i giocatori svolgono i primi esercizi agli ordini di Fedele Limone, secondo di Delio Rossi in permesso per motivi famigliari. Sugli spalti improvvisati (i tifosi sono anche assiepati nella boscaglia, come Vietcong) c’è curiosità di vedere all’opera Gabbiadini, alla prima partitella a Bogliasco. Brillano invece Wszolek e Maxi Rodriguez autori delle due reti che fissano sull’1-1 il punteggio della prima partita d’allenamento in famiglia, a ritmi più che blandi. Wszolek sembra ispirato, chissà che non convinca Delio Rossi ad affidargli un posto da titolare. Maxi Rodriguez, ghost-player della scorsa stagione, è rimasto alla Samp un po’ a sorpresa e non circolano su di lui voci di cessione. Chissà che non risulti utile alla causa.
La partita finisce, la squadra ha fatto un buon lavoro. Ancora pochi giorni a Bogliasco, poi, dal 13, tutti a Bardonecchia.
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