Si guardano e si trovano, scambiandosi passaggi rapidi e invitanti. Tra le note più liete di questo precampionato spicca il feeling ritrovato tra Muriel e Quagliarella. Se la Sampdoria è una sorta di lavatrice, dove metti i panni e dopo il lavaggio ti ritrovi in mano vestiti di un altro colore, per non parlare dei calzini che spariscono, tra le poche certezze di Giampaolo si annoverano proprio i due folletti.
Le ultime due amichevoli contro il Chievo e la Primavera restituiscono l’immagine di un reparto, quello offensivo, privo di un trequartista di riferimento ma con due attaccanti che interagiscono a meraviglia. Muriel e Quagliarella, rispetto all’anno scorso, sembrano avere idee più chiare. Grazie a un gioco più propositivo, che si avvale della spinta dei terzini, possono giocare più ravvicinati. Sembra banale ma non lo è, dato che occupando una porzione di campo più ristretta sono in grado di cercarsi e trovarsi con maggiore facilità, aumentando così la varietà di soluzioni offensive.
Contro il Chievo, una rete e un assist a testa. Interpreti diversi, stesso spartito. Sul primo gol l’invenzione è di Quagliarella, che di prima intenzione innesca con un lungo lancio a uscire la velocità del colombiano, bravo a trovare l’angolo giusto. Tempo venticinque minuti e Muriel restituisce il favore. Avete capito bene. Muriel ha fatto un assist anziché provare una conclusione inutile, servendo a Quagliarella un morbido traversone in verticale trasformato in uno spettacolare tiro a rete.
Contro la Primavera la premiata ditta si è ripetuta, confermando le buone sensazioni date nella sfida contro il Chievo con una rete a testa (entrambe belle).
Quindi, nonostante le voci di mercato che li davano via dalla Sampdoria (Quagliarella al Sassuolo, Muriel all’Hull City in cambio di Abel Hernandez) e quelle che parlano di un possibile ritorno a Genova dell’interista Eder, Quagliarella-Muriel sono un punto fermo da cui ripartire per la prossima stagione. Dove Quaglia dovrà lottare come un leone e Muriel dimostrare FINALMENTE di che pasta è fatto.
ROBERTO BORDI
2 commenti
Non mi fido di Muriel.
Io neppure, spero di dovermi ricredermi…