Raccogliamo un punto al 90′, grazie alla solita azione arrembante di Muriel che salta di slancio la difesa palermitana e offre su un piatto d’argento la palla gol a Quagliarella: il piattone dell’attaccante campano, che ritrova finalmente confidenza con la porta, sancisce l’1-1 finale. Un risultato forse immeritato: dispiace per i tifosi palermitani che a meno di miracoli sono condannati alla serie B. Non dispiace affatto per il vecchio ciarlatano Zamparini, un presidente da camicia di forza che condannerà ancora i colori di un’importante città italiana alla serie cadetta.
Partita non bella e scorbutica per la Sampdoria: subiamo l’intensità rosanero che si gioca una stagione in 90 minuti.
Ma la qualità è piuttosto bassa per Diamanti e compagni, i nodi tornano sempre al pettine: se fai 5 punti in 13 partite interne vuol dire che i problemi sono complessi.
La partita:
Al 5′ errore clamoroso di Quagliarella che si inserisce bene in profondità, salta portiere e da posizione defilata (ma neanche troppo) strozza il tiro e calcia fuori dal lato opposto. Errore clamoroso. Schick, anche se non ha avuto occasioni si è destreggiato bene, ma sul tabellino si registrano zero tiri in porta per la punta ceca.
Al 15′ l’abituale miracolo di Viviano: palla vagante in area nei piedi di un Balogh solo davanti al santo portiere blucerchiato: Viviano para coi piedoni.
Al 31′ vantaggio Palermo: su cross da destra Bereszynski è anticipato ancora da Balogh e il polacco lo affossa. Il rigore è trasformato da Nestorovski.
Dopo il goal dovremmo fare la partita e prendere il possesso del campo, ma non riusciamo a imporre il nostro gioco. Anzi, gioca meglio il Palermo in ripartenza.
Esce all’inizio della ripresa Djuricic che vive sulla propria pelle la maledizione di Montezuma dei trequartisti doriani: forti quando entrano a gara in corso, inconcludenti se proposti dal primo minuto. Il Palermo commette alcuni errori da buona posizione, arriva anche la ciccata di Nestorovski a metà ripresa.
Il Palermo è padrone del campo, si balla la rumba. Ma è Bruno Fernades ad avere la ghiotta palla del pareggio: solo davanti al portiere tocca male di testa, gettando alle ortiche l’occasione.
Il Palermo ha cuore ma non ha classe: si sottolinea per affetto la prova mastodontica di Rispoli che ara la fascia, dalle sue parti si è consumata l’erba.
Bisogna dunque attendere il 90’perché si concretizzi l’ennesima rimonta della nostra stagione: grazie nuovamente a Muriel che slalomeggia tra la difesa avversaria e offre palla a Quagliarella che segna in diagonale: è l’1-1 finale.
Zamparini è condannato alla serie B. Buon viaggio.
11 commenti
raccogliere un punto in una partita giocata malissimo per 50 minuti va benissimo.peccato per l’erroraccio di Quagliarella all’inizio perché la partita sarebbe sicuramente cambiata.bene cosi’.oramai il vero ed unico obiettivo della stagione e’ mantenere le distanze coi piccioni bicolori.per i calciatori che di queste cose se ne fottono e’ quello di mettersi in mostra per le inevitabili proposte di grandi club
Dueconsiderazioni, anche per non parlare sempre delle stesso cose.
La prima bravo Giampaolo che nel finale ha fatto la 4-2-3-1 con Quagliarella a sinistra e sono fioccate le palle gol.
La seconda è mai possibile che non sappiamo fare una rimessa laterale come si deve. Sempre palla persa.
Abbiamo giocato malissimo e avremmo strameritato di perdere, il pareggio è onestamente un mezzo furto!
Ha segnato e quindi alla fine bravo Giampaolo ma, mi domando: è mai possibile che questa squadra, anche per un solo quarto d’ora, non possa fare a meno di Quagliarella?
E’ l’unico giocatore del reparto offensivo che mai, dico mai, è soggetto a un minimo di turn over o sostituzione…
Due tiri, un assist a Fernades e un gol.Il Buon Fabio si sacrifica per gli altri due attaccanti.Con la partita di ieri Shick ha dimostrato che può essere fatale entrando nella ripresa.
D’accordissimo con Silverfox sul secondo punto: spesso osservo come battono le rimesse gli altri: velocemente ad un compagno che si propone: i nostri si nascondono e dopo un 10″ (con tutti piazzati) il battitore la butta nel mucchio (male) e la prende spesso un avversario (questo è un difetto che vedevo anche con altri allenatori).
Su Giampaolo: sta facendo bene, l’organizzazione di gioco c’è, ma mi trovo d’accordo col Dado Tedeschi: troppi leziosismi e lentezza nei fraseggi: è un gioco irritante e prevedibile che non crea nessun pericolo agli avversari.
Ci salviamo solo quando alziamo di molto il ritmo, cioè quando siamo sotto negli ultimi minuti e non abbiamo più nulla da perdere e andiamo all’arma bianca, oppure quando le squadre si allungano…infatti le performances nei finali sono frutto di questo. Mi viene in mente l’Italia di Sacchi, che giocava bene solo quando saltavano gli schemi…e Giampaolo è sacchiano…
siamo una squadretta: le squadre vere non interrompono una serie positiva come quella iniziata con la Roma.
Va bene che se andiamo a vedere sono state 3 vittorie rocambolesche e aiutate da episodi arbitrali, ma chissenefrega… avremmo dovuto arrivare con Cagliari e Palermo con il coltello tra i denti, e invece molli e spompati.
Io continuo a dire, controcorrente, che Giampaolo é il nostro limite.
Invece le sconfitte roccambolesche di Napoli e Bergamo? Secondo te il Palermo senza quel rigore( provocato da un colpo di nuca) quando caspita avrebbe mai segnato? Ma si cambiamo per l’ennesima volta il mister ( 10 in 6 anni) e a quel paese uno straccio di continuità tecnica.
Oggi sono con Luca; adesso è di nuovo sotto gli occhi di tutti. I consensi a Gianpaolo si scontrano con i fatti. Dove vedete organizzazione di gioco? Ieri era il Palermo ad avanzare a folate e noi a rincorrere e quando si doveva ripartire non c’era un’idea se non i soliti tocchetti tra Skriniar e Silvestre in cerca di un’apertura che peraltro non compete a loro. Non cerchiamo l’alibi di Torreira perchè le prestazioni recenti sono molto ben descritte da Sarkiapon e lui in campo c’è sempre. Risultati rocamboleschi con le grandi, grazie al temperamento e qualche magia davanti e afflosciamento con le piccole per mancanza di manovre avvolgenti, cambi di marcia repentini, ribaltamenti di campo in pochi tocchi. Non riusciamo a far valere la differenza di classifica; che vuol dire? Ieri c’era parecchia qualità in campo (buoni piedi intendo); qualcuno l’ha vista?
abbiamo giocatori che non sfigurerebbero in nessuna squadra medio-grande europea, ma giocando involuti, a sprazzi, in un gioco che non sfrutta mai le estreme, imbottigliato in una rete di passaggi indietro snervante… e di Praet vogliamo dire qualcosa? Chi lo ha visto ieri? Avrá toccato 4 palloni in 80 minuti. Linetty in quel ruolo vale il triplo.
Poi Djuricic, che a me é piaciuto perché era l’unico collegamento tra fase difensiva e offensiva, costretto a fare il mediano arretrato e sfiancarsi per tutta la partita… insomma non vedo una logica, non vedo un gioco, ma solo 3-4 giocatori bravi e cari, completamente fuori ruolo.
Io invece vedo un gioco che latitava dai tempi di del Neri.Vedo un allenatore che ha fatto esordire 7 giovani nel campionato italiano di serie a. Questi giocatori “giocatori che non sfigurerebbero in nessuna squadra medio-grande europea” a settembre erano degli sconosciuti, additati come promesse, frutto di una campagna acquisti allucinante. Questo allenatore ha insistito su Skriniar mente , una schiera di tastieristi lo considerava indegno per la A ( a proposito tutti gli ammiratori di Castan dove sono finiti?).Certo se avessimo a sinistra Alex Sandro , magari qualche cross lo vedremmo fare.Vorrei sapere quale mister potrebbe portaci il giuoco e risultati?
quel che dici non smentisce ció che ho scritto, anzi lo rafforza.
Una cosa é essere un buon allenatore (e Giampaolo lo é), ben altra cosa é essere un buon tecnico, ovvero un tattico, uno che legge le partite, che Sto arrivando! fare i cambi in corsa, che ha 2-3 schemi tattici in testa, che può intercambiare con la truppa che ha a disposizione.
In questo Giampaolo é chiaramente insufficiente: testardo, monocorde, miope.