Primo punto doriano. E va bene così. Muoviamo la classifica, scongiurando il timore di restare a zero prima del derby. La partita col Bologna è tipica di inizio stagione: squadre al 50% della forma, si va avanti a scossoni.
Nel primo tempo c’è un leggero predominio bolognese, ma è la Samp ad andare in vantaggio a sorpresa, al 25′, grazie a Provvidenza Curci. L’asino dei pali si accartoccia su se stesso, su una sfiatella light di Gabbiadini e porge sul classico vassoio d’argento la palla al guizzo di Eder, che segna il primo gol della stagione.
Il Bologna riparte a testa bassa, ma è ancora la Samp a sfiorare il raddoppio: al 30′ Gabbiadini è trattenuto per la maglia, ci starebbe il rigore, ma l’arbitro lascia giocare. Irrompe Obiang, anticipato a mezzo metro dalla porta. Peccato.
Ancora Bologna in avanti. Bianchi si fa annullare un gol su corner, tenendo per la varra il povero Palombo, che si danna l’anima in difesa. Moscardelli ha una barba da tagliaboschi che sembra finta: svetta su tutti i cross, tira una legnata che si infrange sulla traversa e rischia più volte di pareggiare. Il pareggio arriva al 40′ su tiro insidiosissimo di Diamanti parato da Da Costa: arriva come una valanga montanara, come un Barnabo delle montagne, l’attaccante dalla barba posticcia e insacca a porta vuota: 1-1.
Nella ripresa le squadre appaiono sfiancate e il ritmo cala drasticamente: si vedono facce sudate a dismisura, Delio Rossi non sa se asciugarsi il sudore o menare le mani. Ma c’è tempo per due segnature bellissime.
Al 62′ Kone porta in vantaggio il Bologna su cross da destra di Garics, con una mezza rovesciata da play-station. Il colpo è duro, si inizia a masticare amaro il sapore di una sconfitta immeritata.
Ma Gabbiadini è ancora vivo e lotta insieme a noi. Al 70′ segna la sua prima rete in campionato con una punizione magistrale dai 35 metri. Gol che non si vedevano dai tempi di Mihajlovic. 2-2. E forse, una volta per tutte, Eder la smetterà di tirare le punizioni: queste sono materia di Manolo!
Sul finale il Bologna crolla, è palesemente sulle ginocchia. E quel che non ti aspetti accade: la Samp ha una panchina che funziona. Sansone ha pochi minuti per rendersi pericoloso e ci riesce alla grande. Rischia di prendersi un rigore e offre un assist sopraffino a Gabbiadini, per il suo diagonale che esce di poco.
Negli ultimi minuti c’è spazio per un’ incursione di Soriano, che calcia malamente addosso a Curci, e per un tuffo di testa di Costa, a pochi passi dalla porta, sventato dalla difesa del Bologna.
Il pareggio è dunque sacrosanto. Ci dovremo abituare a queste partite equilibratissime, risolte magari da un guizzo o da un colpo del singolo, o da qualche calcio piazzato. Il campionato sarà duro, ma avere Gabbiadini là davanti fa ben sperare.