Una vergogna, una schifezza assoluta. Abbiamo una condizione atletica imbarazzante, il villaggio Valtur in cui si era trasformato Bogliasco negli ultimi mesi sta dando i suoi pessimi frutti.
La squadra non sarà fenomenale, ma è chiaramente la condizione atletica la questione più preoccupante.
Non abbiamo dei fenomeni, ma siamo ovviamente più forti delle squadracce operaie e campestri che occupano i bassifondi.
Tuttavia, se le altre squadre corrono regolarmente più di noi, allora sono cazzi amari, rischiamo davvero di crollare in classifica.
Ricapitoliamo: dopo aver trasformato il Torino nel Brasile ’70, la Fiorentina nel Barcellona toscano, ora trasformiamo quella schifezza di squadra rossonera in stato cadaverico nel Real Madrid di Puskas e Di Stefano.
Ogni trasferta è più vomitevole dell’altra, Muriel non ne azzecca una e si mette perennemente le mani sui larghi fianchi. Barreto ricorda una capra vecchia che bruca stancamente sul prato. Fernando è involuto in maniera imbarazzante, lento e bolso, una figura vergognosa.
De Silvestri è in condizione pietosa (ma Pereira dal 1°minuto?), Regini, vabbè, non spariamo sulla Croce rossa, ma nel ruolo di centrale lascia corsie come nelle migliori Highways di San Francisco.
Abbiamo una condizione atletica indecente. Non si rompa le palle dicendo che esageriamo a dare sempre la colpa a Zenga: è evidente che oltre a una squadra forse sopravvalutata, paghiamo in modo smisurato una condizione atletica svilente per una squadra che gioca nella massima serie. Una condizione atletica costruita nei mesi precedenti, quando i giocatori (viziati) si recavano a Bogliasco come se andassero in villeggiatura.
Siamo lenti, immobili, catatonici, sempre secondi sui contrasti, in affanno perenne. Uno schifo. La faccia pietrificata di Vincenzino Montella in panchina è un segnale preoccupante. Il Mister non ha trovato una rosa di giocatori ma dei cartocci di patate, senza la personalità che servirebbe per assimilare la sua filosofia di gioco.
Concediamo la doppietta a Niang che non aveva MAI segnato nelle precedenti 36 gare in rossonero. Un risultato vergognoso, sia nel punteggio che nella prestazione. Ora i giocatori devono sudare sangue… Fuori le palle o saranno cazzi amari per tutti.
7 commenti
Questa analisi mi pare strabica: adesso si dice che la qualità della squadra è modesta, ma non avevamo sentito che era migliore dell’anno scorso e degli ultimi anni? La condizione atletica non è mai stata così bassa, non credo che all’improvviso si vedano i guasti di Zenga. Forse le nuove metodiche di allenamento e gli schemi non sono stati assimilati. Evidentemente con Montella c’è un cambio radicale che disorienta i giocatori, che però sono dei professionisti, quindi da loro ci aspettiamo il massimo. Mentre stasera abbiamo visto il minimo. Vogliamo veder dare tutto per i nostri colori magici!
Ciao Enri, nessuno dice che la qualità della squadra sia modesta. Piuttosto che evidentemente non abbiamo una squadra da quinto/sesto posto (come troppo ottimisticamente si pensava) anche perché la qualità dei singoli è ridimensionata da una condizione atletica non sufficiente o comunque non adeguata a questi palcoscenici, e questo grazie al pur simpatico signore di Dubai.
E non è all’improvviso che lo scopriamo, nell’articolo si fa un’analogia tra la sconfitta deprimente di stasera e quelle di Torino (doppia) e con la Fiorentina (tralasciando altre partite deludenti). Poi quello che dici è giusto: i giocatori non stanno assimilando gli schemi di Montella.
Su questo versante speriamo che sia solo questione di tempo. Ma la forma atletica sembra davvero imbarazzante e questo potrebbe essere un problema molto più serio per il nostro campionato
Una volta, in stati comatosi come questi, si diceva “non ti salva nemmenno Maccaggi” (che era un super luminare medico). Quindi, considerando che la nostra unica meta non può che essere la salvezza, non ci rimane, oggi, che sperare nella sconfitta del……Carpi. E farsene una ragione. Sic transit gloria mundi!
Sono così deluso e incavolato nero che la battuta su Maccaggi mi ha fatto sorridere riportandomi indietro alla mia gioventù degli anni 50′.
La speranza è di arrivare quart’ultimi. L’unica cosa che mi dispiace sono gli sfottò dei genoani che hanno già messo la freccia e che anche quest’anno vinceranno il campionato della supremazia cittadina. La situazione è veramente grave e avvilente e i gruppi della Sud che invitano al canto non servono a nulla, perchè quel che conta è il campo e non il 12° uomo piatto forte dei bibini. I nodi di questa dirigenza da cabaret (salvo solo l’Avv. Romei) che ha partorito Zenga, l’uomo dei camelli sponsorizzato da tutto l’entourage degli ex giocatori Samp e dalle lobby mediatiche milanesi, e la conferma di un DS esperto di bassa serie B e Lega Pro, sono arrivati al pettine. A proposito di DS non posso fare a meno di ricordarmi di Sartori che con il risibile supporto finanziario delle merendine e pandolcini ha tenuto in A per anni il Chievo provvedendo alla ricerca degli allenatori e costruendo ogni anno la squadra. Un grazie a Mihajlovic per il costoso regalo da 11,5 milioni di Muriel.
Ieri allo stadio è stata una vergogna. Rientrare per il secondo tempo e prendere subito un gol così. Non vanno le gambe, non vanno gli schemi. Manco con Cavasin facevamo così pena. Servirebbe avere un Bazzani la davanti, non un Muriel irritante che perde sistematicamente palla. Ma se inizio a parlare dei singoli finisco domani. Salvo solo Eder (che gli starà venendo l’esaurimento) Soriano e Silvestre.
Secondo me i giocatori ci sono, mancano solo numericamente in difesa e c’è qualche ruolo migliorabile. Forse Montella a fatto il lavoro a metà. Cercare di tenere le basi di Zenga per non disorientare troppo la squadra, integrandole parzialmente con il suo calcio. Un ibrido che evidentemente non ha funzionato confondendo ulteriormente i giocatori. Credo che oggi ci voglia da parte sua più coraggio. Tanto peggio di così non si può fare. Quindi svolta netta fin dalla prossima partita senza compromessi cambiando pure qualche interprete. Forse qualche calciatore non è adatto al gioco di Montella. Se la dirigenza crede nel nuovo allenatore a gennaio ci sarà qualche cambiamento.
Ci sarebbe da sparare sulla croce rossa.
Ma non sulla squadra o sulla società, ma sui tifosi, che esonerano allenatori uno dopo l’altro.
“La migliore rosa degliultimi 10 anni”, la gioia per aver dato via Gabbiadini l’anno scorso e Obiang quest’anno e vaccate del genere. Il calcio è fatto di talento, ma anche di motivazioni, giocatori seri e di professionalità.
Solo che il popolo bue rivoleva Cassano. E via milioni di ingaggio nel cesso…
La verità è che la squadra aveva più dignità con Cavasin, prendevamo gol ma ne facevamo anche qualcuno.
Comunque se si recupera un minimo di condizione atletica e un minimo di ordine tattico, mantenersi a distanza dalla terzultima dovrebbe essere alla portata della squadra.
(Sperando che la società continui a pagare gli stipendi)
P.s. Con tutto il bene che voglio a Lollo, farlo rientrare in questo momento, per di più avendo un Pereira e un Cassani che hanno dimostrato di essere affidabili, è una scelta affrettata. 5 mesi e mezzo perun infortunio così sono troppo pochi anche per Lollo. Dopo Natale forse rivedremo il terzino che conosciamo.