Daniele Pradè saluta la Sampdoria da signore. La partenza in coppia di Pradè e Pecini avrebbe potuto sconvolgere i quadri dirigenziali blucerchiati. Ma questo turnover che vede l’ingresso in società di Sabatini, un pezzo da 90 inatteso, cambia totalmente la situazione. Chiaramente sarà Walter Sabatini a tenere ora le redini del mercato nelle prossime settimane, con la speranza che Ferrero gli abbia fornito ottime garanzie e importanti margini dì azione.
Intanto salutiamo Pradè dopo un anno e mezzo in blucerchiato. Una persona di classe, fra i i pochi ad usare sempre parole sensate e assennate in una società che spesso trascende in un linguaggio da circo.
Il dirigente ha preferito trasferirsi all’Udinese, concludendo con classe il suo tempo in blucerchiato: “Mi è sembrato doveroso salutare voi e il popolo blucerchiato – ha detto Pradé nella conferenza stampa di congedo. “Vorrei ringraziare il presidente Ferrero e tutta la società che mi ha supportato. Quando uno va via c’è sempre un po’ di malinconia, lasciare la Samp non è facile perché quando entri a Marassi capisci tante cose: la Sud è incredibile, se noi avessimo giocato in trasferta la metà di come abbiamo giocato a Marassi, oggi saremmo stati in Europa anche grazie a loro. Alla Samp ho avuto un rapporto schietto con gli altri dirigenti e perciò rimarremo grandi amici. Questa è una società strutturata in una certa maniera, che funziona bene ed è giusto resti così. Io, personalmente, avevo voglia di altre cose ma non c’è un minimo contrasto”.
“Consigli a Sabatini? Non posso dare un consiglio a una persona che ha più esperienza di me Walter è una persone preparata, gli auguro il meglio e di vincere un titolo».
Interessante il particolare su Ilicic , non arrivato alla Samp la scorsa estate probabilmente per la concomitanza di una trattativa aperta con Sneijder. Peccato, nel ruolo di treqiuartista si può ragionare su chi sia meglio fra Ramirez e Ilicic, ma lo sloveno ha fatto una stagione importante a Bergamo e forse avrebbe potuto essere molto utile alla causa doriana: “Il mio più grande rammarico? E’ quello non esser riuscito a portare Ilicic per varie situazioni contingenti – ha concluso Pradè. “Le soddisfazioni sonoi aver fatto 4 derby, tre vinti e uno pareggiato»
2 commenti
Ho sempre stimato Pradè e quando è approdato da noi ero super felice, poi purtroppo per vari motivi qui da noi non è riuscito a incidere, dall’intervista par di capire che il suo raggio d’azione era probabilmente ridotto, ho avuto modo di scambiare un paio di volte due chiacchiere con lui e posso confermare l’impressione che si tratti di una persona perbene e umile, in bocca al lupo Direttore!
Una persona molto educata che ho avuto occasione di incontrare anche io e gli auguro ogni bene.
Grazie Daniele.