Dopo le prime comparsate allo stadio, finalmente Daniele Pradè si presenta ai tifosi. “Sarà una cerniera tra la parte sportiva e la società”, un ruolo che Ariedo Braida aveva sfiorato non molto tempo fa, prima della “rivoluzione” sampdoriana e il passaggio di consegne tra Garrone e l’attuale presidente Ferrero.
L’obiettivo dell’operazione, secondo le parole di Romei, è quello di “ampliare l’Area tecnica per migliorarla”.
E il nome di Pradè è senz’altro un nome di qualità, esperto di calcio, autore di colpi importanti di mercato che hanno fatto grande soprattutto la prima Fiorentina di Montella, riportandola fra le prime posizioni della massima serie dopo diversi anni.
“Per me arrivare alla Sampdoria è un grande privilegio – esordisce Pradé nella conferenza stampa di presentazione. Si tratta di una società importante, che ha voglia di crescere, con programmi importanti. Abbiamo grandi progetti, a partire da Casa Samp, una struttura all’ avanguardia, c’è il progetto di ristrutturazione di Bogliasco. E io porto il mio lavoro, il mio sacrificio, la mia esperienza per aiutare la squadra a diventare un club all’ avanguardia“.
Un lavoro, dunque, in sinergia con Osti. Un dirigente, Carletto, che tra alti e bassi ha alternato nelle ultime stagioni discreti colpi a cappelle madornali, lasciando sempre fra i tifosi la sensazione di qualcosa di incompiuto nella costruzione della squadra.
Sul mercato e la rosa, queste le parole di Pradé:
“La trequarti è un reparto completo, con tanti elementi intercambiabili. La difesa ora sta facendo bene”.
Ma la squadra può (e deve) essere migliorata, specie a livello numerico, in difesa e in attacco.
“Tra una ventina di giorni ci metteremo a un tavolo con il tecnico per cercare di migliorare quello che si può migliorare. E analizzeremo tutte le situazioni di quei giocatori che hanno avuto meno spazio e magari chiederanno di andare a giocare. Per quanto mi riguarda – continua il nuovo dirigente doriano – “ho un’opzione per un’altra stagione. In questo momento ci stiamo conoscendo, ma lavoriamo per il futuro”
L’obiettivo è senz’altro ambizioso per Daniele Pradé: il mercato a breve per migliorare la squadra, ma anche un futuro che servirà a collocare la Sampdoria più in alto:
“L’obbiettivo della Sampdoria è crescere – dichiara – “Sono convinto che qui si possano raggiungere gli stessi traguardi della Fiorentina. E comunque riportare stabilmente la Sampdoria nella parte sinistra della classifica”.
7 commenti
Mi fa strano la durata del contratto (fino a giugno con opzione per un altro anno), che futuro vuoi programmare se vai già in scadenza? Spero non siano quelle operazioni alla Ferrero stile Eto’o fini a se stesse per un po’ di immagine, e che invece gli venga data carta bianca sull’area tecnica perchè è uno che sa lavorare, sicuramente più competente di Osti, Ferrero e Romei messi assieme!
Non mi faccio illusioni e non faccio l’equazione arrivo di Pradè=grandi e ambiziosi progetti, un anno fa proprio di questi tempi dicevamo le stesse identiche cose quando approdò tal Vincenzo Montella…
Secondo me la convivenza con Osti durerà fino al prossimo giugno, poi il buon Carletto toglierà il disturbo comunque, come ho già scritto in un altro thread Pradè m’ispira serietà, competenza e fiducia…
Partiamo dal presupposto che la società sta sbagliando pochissimo in termine di scelte tecniche. Pradè dice che si vuole migliorare di anno in anno quindi se è vero questo deve essere un anno di partenza e il gruppo nutrito di giovani di valore che a breve esploderanno tutti o quasi e quindi eventuali cessioni devone essere fatte con estrema prudenza e la squadra non va totalmente cambiata come sta avvenendo. A mio avviso bisogna puntare su Viviano, Skriniar, Regini si regini, Torreira, Linetty, Praet, Fernandes, Schick e Muriel. Più alcuni giovani in prestito in italia ed europa. Mai come quest’anno abbiamo un base di partenza così ampia e che con piccole modifiche ci può proiettare in pochi anni in alto. Per le cessioni come diceva il grande Paolo, massimo un quadro all’anno all’asta del migliore offerente STRANIERO !!!!!!
Ne parliamo dopo le cessioni di gennaio…
ogni persona che viene al doria e che porta serieta’,competenza e voglia di fare e’ sempre la benvenuta.e sulle qualita’ di Prade’ credo che non ci siano dubbi.il suo curriculum parla chiaro.il suo ingaggio penso che sia un’ulteriore dimostrazione che la societa’ abbia voglia di fare poi chiaramente i fatti dimostreranno se e’ stata una scelta giusta o no.come ripeto da una vita lasciamo stare il cialtrone ferrero che non conta una mazza in societa’ anche se purtroppo e’ quello che apparendo in tv ci espone a figuracce,e giudichiamo quello che sta facendo la societa’.l’anno scorso arrivo’ montella e tutti giustamente eravamo esaltati poi purtroppo e’ andata come e’ andata ma se non ha reso non e’ colpa di romei o ferrero perché la rosa era valida.se facciamo dei confronti con la gestione garrone non c’e’ partita siamo onesti
Se Montella e Pradè arrivano, forse vuol dire che Ferrero non è poi così cialtrone….
La campagna acquisti, mi riferisco ai giovani, per me è stata notevole Dodò a parte. Per ripercorrere le gesta viola però non bisogna cedere i migliori…subito e men che meno a gennaio. Invece si legge di Linettie Torreira alla Roma e di Muriel al Chelsie!!
Pradè se vuole mantenere quello che ha detto deve convincere la presidenza almeno x un anno o due a non cedere i suoi giovani a meno di clamorose offerte. Faccio un esempio..se ci danno 15/18 milioni per Linetty si cede per 7 NO