I complimenti e gli applausi a scena aperta per l’Atalanta sono un obbligo. In una fase storica in cui il territorio di Bergamo ha vissuto momenti drammatici, la squadra di calcio che unisce gli abitanti della città lombarda ha compiuto un’impresa epica, conquistando i quarti di finale della Champions League e sfiorando il sogno della semifinale.
E’ stata una vera favola che avrebbe potuto emulare quella del Leicester del nostro grande e altrettanto epico Mister Ranieri, capace di abbattere settimana dopo settimana le ricche corazzate che si trovava di fronte e di conquistare un incredibile titolo della Premier League.
A corollario dell’impresa mitologica dell’Atalanta (il cui nome, ricordiamo, deriva dalla mitica eroina guerriera che affrontò e uccise a frecciate i centauri Ileo e Reco che avevano tentato di stuprarla) abbiamo ascoltato un profluvio di paragoni che hanno nobilitato l’impresa dei nerazzurri. Fra questi anche l’associazione fra il cammino storico dei bergamaschi con quello straordinario della Sampdoria del 1992.
Cazzata madornale.
Fatti i dovuti complimenti agli eroici ragazzi di Gasperini, ascoltate le parole deliranti di Romei prima dell’addio: (“Peccato eravamo ad un passo dall’essere al livello dell’Atalanta”, disse l’avvocato. Ma che cazzo dici? Siamo distanti anni luce) preme rimarcare un fatto: la cavalcata dell’Atalanta, la sua crescita esponenziale degli ultimi anni non ha nulla a che spartire con la Samp degli anni d’oro.
Lo ha già rimarcato Roberto Mancini, che su questi fatti dimostra sempre una precisione chirurgica, ma è bene ripeterlo. L’Atalanta rappresenta una grandiosa bellezza sportiva dei nostri tempi: parliamo di una squadra in grado con il collettivo ( guidata magistralmente dall’ex bibino Gasperini) di conquistare successi incredibili. Capace di valorizzare singoli che altrove hanno fatto bene, ma che esaltati dal collettivo sono diventati degli autentici fuoriclasse, vedi in particolare Ilicic. Parliamo di alcuni singoli, come il citato Ilicic, ma anche Papu Gomez, Zapata, Hateboer, Gosens, e tutta la trafila degli esterni gasperiniani, valorizzati da una suprema organizzazione tattica.
Nulla da spartire, sportivamente e storicamente, con la Sampdoria dei primi anni ’90‘ che conquistò la finale di Champions, o meglio, di Coppa dei Campioni, semplicemente perché in quel momento era la squadra più forte d’Europa.
Per abilità e per motivi storico-economici oggi irripetibili, sua Santità Paolo Mantovani aveva costruito negli anni la squadra più forte del continente, e quindi del mondo, sommando campioni su campioni, guidati da un maestro del calcio del tempo, come Vujadin Boskov.
Il giorno 20 Maggio 1992, arrivammo alla finale di Coppa dei Campioni nettamente da favoriti. Purtroppo le cose girarono male, Vialli sbagliò gol che solitamente realizzava ad occhi chiusi, e fermiamoci qua, per non rigirare la ferita nella piaga.
Piuttosto rimarchiamo un dato di fatto. L’Atalanta non sarà mai la nuova Sampdoria, ossia la Sampdoria degli anni 1991, 1992, la squadra più forte d’Europa. Un paragone completamente fuori luogo. Al limite possiamo paragonare la squadra blucerchiata all’attuale Bayern Monaco.
7 commenti
Calma ,calma , mai dire mai.Con questa societa’ vedrete nulla c’e’ precluso.il futuro e’ nostro ma anche il presente.Grande Atalanta complimenti.
I tifosi dell’Atalanta, parafrasando James Bond/Sean Connery, potrebbero dire “Mai dire mai”. In effetti, però, il confronto con la Samp è attualmente improponibile per due ordini di cose. Innanzitutto il fattore tempo perchè l’andamento positivo degli orobici data da un paio di anni o giù di lì, mentre quello della Samp viaggia nell’ordine di 8 anni (più due, o tre cioè quelli di Eriksson). Poi c’è l’aspetto dei successi, perchè diciamolo chiaramente, una squadra nel tempo verrà ricordata per i successi conseguiti. Ci sono alcune eccezioni, è vero. Ma che eccezioni! Parlo di quella che fu definita la più grande squadra di tutti i tempi e cioè la Grande Ungheria di Puskas, Albert, Hidegkuti, Kocsis,Czibor ecc… che non ha vittorie nel suo palmarès ma una sconfitta clamorosa nella finale mondiale contro la Germania a Berna (città malefica…) nel 1954 nel loro apogeo tecnico e contro una squadra, quella tedesca, che poi si rivelò bombardata di doping. L’altro caso riguarda la super Olanda di Michels, Krol,Rep,Neeskens,Cruijff sconfitta in tre finali mondiali. Per cui nei paragoni rimangono i successi e ad oggi l’Atalanta , “questa” Atalanta”, non ne ha ancora conseguiti mentre la Samp, è sempre utile ricordarlo, ha vinto uno Scudetto, quattro Coppe Italia e una Supercoppa Italiana, entro i confini patri, e una Coppa delle Coppe in Europa. Tralasciando le finali europee perse, ma pur sempre finali, e il terzo posto di Gullit & C. in quella che per me rimane la Samp più forte di sempre e poteva veramente vincere lo scudetto. Dunque lasciamo perdere ogni confronto in quanto non omogeneo nelle parti. Ai miei tempi in questi casi si diceva “Ne avete ancora da mangiare dei panetti!”
Ahahahah Francesco:-)
Tornando seri, paragone che ovviamente non regge, non può reggere!
Eravamo costruiti PER VINCERE, senza se e senza ma!
L’ Atalanta non ha e non avrà mai questo obbligo e dovere morale!
Però la cosa bella, che ti porta a simpatizzare per la Dea, è la loro ambizione, la voglia di provarci, di migliorarsi anno dopo anno, senza accontentarsi!
Quasi imbarazzante il paragone con la nostra, precedente proprietà!
Qui, quando centravamo il piazzamento in Europa League si entrava letteralmente nel panico!
“AIUTO, COME FACCIAMO ADESSO?
SI VA IN EUROPA, CI TOCCHEREBBE SPENDERE!”
Il pensiero della famiglia era, grosso modo, questo qua!
A Bergamo potevano accontentarsi dopo la prima stagione gasperiniana conclusa col quarto posto, nessuno li avrebbe chiesto nulla, e invece anno dopo anno PROVANO a migliorarsi, e incredibilmente ci stanno pure riuscendo!
Magari tra qualche anno, chissà pure il prossimo, torneranno nella loro dimensione storica ma…vuoi mettere che soddisfazioni che si stanno togliendo?
U belin…Memoria storica un po’di parte ? Se nn si può paragonare i due percorsi perchè uno fatto dalla nn trascurabile voglia di un Presidente d investire tanto e bene quasi sempre, sino a vincere in Europa e In Italia,questo percorso l Atalanta nn l ha ancora fatto quindi in effetti il paragone al momento nn è lecito ne pr risultati ne pr risorse profuse…Ma io analogie cmq ne vedo diverse,all epoca la percezione che avevi da tifoso nn era certo d esser la squadra più forte d ‘europa come scritto cn enfasi,ma sapevi d esser forte e potertela giocare cn tutti, questo si e credo che anche l Atalanta abbia questa peculiarità come le proporzioni della montagna da scalare perchè abbiamo perso due finali europee cn un Barcellona che era una montagna da scalare e nn il contrario e chiunque fosse presente lo sa…Nemmeno In Italia siamo mai stati la squadra da battere lo scudetto infatti nl anno post Mondiale che è quello delle sorprese, il Napoli era una polveriera cn Maradona, pr altro molti nn sanno che lo trattamo in quella finestra di mercato (capito la differenza?)decise di restare a Napoli e fu l inizio del suo declino, che fu rapido come la vita d un cerino,l Inter dei record aveva i tedeschi in rosa che si erano fatti un mondiale a mille ed avevano la lingua di fuori,il Milan aveva Sacchi cn le manie di persecuzione che andava in panchina cl casco di stagnola se no la CIA gli intercettava i pensieri,poi facemmo il nostro ma miseria il pareggio cl Toro gol d Invernizzi uno che nl bene e nl male c era quando si vinceva e si perdeva,ci consegno virtualmente lo scudetto,il Lecce in quel momento nn poteva che esser un proforma,ma in quel campionato il Gol di CerezoUtile al Milan a San Siro in una piscina,il rigore parato da Pagliuca al Kaiser Matheus ,ci girò bene rispetto ad altre volte dove nn fu così,ma ce lo meritammo …In cuor mio credo che eravamo una delle squadre più divertenti in quel periodo,Boscov nn era lo sprovveduto che veniva dipinto ma era stata una grande Samp anche quella della prima coppa Italia di Bersellini,anche quella di Evani e Gullit nn era niente male (dico io Gullit ha giocato nella Samp pallone d oro,Mantovani nn prendeva stranieri qualunque dovevano essere il capitano della loro nazionale,unica eccezione Hans Peter Brigel ma li chi se ne frega no ? Ora si cosa c entra cn l Atalanta dl Papu(che adoro ?) ma merito a loro e al antipaticissimo Gasperini che però è bravo bravo che cn un beckground completamente diverso hanno ottenuto di venir percepiti allo stesso modo,quelli che se la possono giocare cn tutti e scalare qualunque montagna…In quel senso è un onore anche pr noi che li paragonino oggi è molto più complicato credo ?
Con articoli simili mi viene in mente willy el coyote che quando si trova nel vuoto sopra il precipizio non cade perchè non guarda giù !Scherzi a parte pensare in quello che era e confrontarlo con la attuale realtà ….e qui nessuno pretende la champions ma questo scempio secondo me è intollerabile !
Già anche a me inizia a pesare,ma nn mi riferisco solo alla mancanza d ambizione sportiva e le rose d armata brancaleone,ma il proggetto inesistente a togliere qualunque intrigo … Personalmente chiedo solo di nn essere asservito a nessuno ed esser la miglior versione che possiamo essere,poi che si lotti pr la salvezza o pr l 11 posto o pr far meglio nn mi cambia niente,quando parlo d intrigo che manca,intendo un sistema di gioco originale da migliorare che sia identificativo ,loro venderanno anche giocatori ma da tifoso penso sia legittimo aspirare a vedere delle partite dove i contenuti nn siano la maglia sudata e basta ? Pr quello vado al parco mi siedo su una panchina e guardo quei matti che fanno Jogging x la miseria ladra
D’accordo con Mad max, inutile discussione estiva, pensiamo al presente e al futuro