Pensavo fosse buono, invece era un calesse
Puntata numero 4
Hugo Miguel Fernandes Vieira (Per brevità, Hugo)
(Braga, 11 Agosto 1976)
Ruolo: Difensorao Baccalao (Fu sinistro terzino)
Transito Blucerchiato: Dal 1997 al 2000
Presenze: 59
Fischiometro: 67 decibel pari ad un picco tonale del fado più straziante
I bibini insegnano che quando i media genovesi parlano di acquisti strappati all’interesse dei top team, si sta mettendo in cascina una futura schiappa.
A riprova di questa tesi si può ricordare che nell’estate del 1997 buona parte dell’attenzione circa il calciomercato blucerchiato venne indirizzata verso questo giovane virgulto lusitano già nel centro del mirino del Real Madrid.
In extremis l’allora direttore generale Salvarezza riuscì a strapparlo alle Merengues le quali, già quel capodanno, brindarono a fragole e champagne per festeggiare il pericolo scampato.
Quando venne presentato saltò subito all’occhio come quel triste giovine dall’incipiente calvizie non rispondesse propriamente all’idendikit del classico baluardo della difesa. E in effetti le prime uscite in casacca blucerchiata confermarono come la sua lentezza disarmante, unita ad una chiara mancanza di tecnica, forgiassero un giocatore debole e saldo come una banderuola esposta ai monsoni più violenti.
Hugo si ritrovò per di più afflitto da una mostruosa forma di pubalgia che lo accompagnò per tutta la sua avventura blucerchiata e che addirittura fece rimandare il suo esordio in serie A sino alla settima giornata.
In occasione di Sampdoria Milan si presentò quindi fresco come una rosa del deserto al cospetto di sua maestà Giorgio Weah il Liberiano che, oltre che irridere il portoghese per gli interi 90 minuti, segnò anche due delle tre reti che affondarono la Samp in casa.
Hugo non si riprese mai più del tutto da questa debacle personale. Divenne una riserva fissa, un oggetto misterioso dileggiato anche dal suo allenatore, il Buon Vecchio Zio Boskov che sentenziò fra l’ilarità generale: ”Se non gioca Castellini, io mettere Hugo. Altro non haj.”
Rimarrà alla Sampdoria, incredibilmente, altre due stagioni e finalmente riprenderà la via delle colonne d’Ercole al termine del campionato cadetto 1999-2000.
Oggi poco o nulla si sa circa il suo destino. Le notizie di rete lo danno ancora in attività in una squadra della serie B portoghese, il Beira Mar.
Pare invece, secondo i soliti bene informati, che stia spendendo gli ultimi quattrini nell’acquisto di costosissime bottiglie di Porto che tracanna l’una via l’altra, finendo ogni sera ubriaco a raccontare di quel gigante d’ebano che un giorno lontano gli scippò i suoi giorni di gloria.