25 milioni di euro, forse qualcosa di più per una Sampdoria che ha chiesto per Schick moneta sonante non puntando su contropartite tecniche. La Juventus ha soldi in abbondanza, quindi sganci il denaro, su questo Ferrero ha le idee chiare.
Con l’importante cessione del giovane Patrik, bersagliato sui social per la sua fuga all’inglese, si attende ora un mercato di rafforzamento che trovi l’approvazione di Giampaolo. Di questo e altri argomenti ha parlato Renzo Parodi nel suo ultimo editoriale su Repubblica:
“L’addio di Patrick Schick alla Sampdoria era nelle cose – scrive Parodi – “in ragione di alcuni elementi inoppugnabili. La clausola di svincolo fissata a 25 milioni di euro: una enormità quando fu stabilita per un calciatore appena acquistato per 4, ora decisamente sottostimata alla luce del boom dell’aitante attaccante ceko che nelle movenze mi ricorda Van Basten. La ferrea e indefettibile volontà del giocatore di accettare le offerte della Juventus, a seguito della martellante moral suasion esercitata dal connazionale Nedved, suo idolo infantile. Il rifiuto altrettanto fermo da parte di Schick di accettare una stagione in prestito alla Sampdoria o altrove per giocarsi subito e fino in fondo le proprie chance in riva al Po. Un segnale chiaro dell’ambizioso carattere del giovane… Il contratto con la Juve non è peraltro chiuso e non escludo colpi di scena. Il Psg è in agguato, come ha già scritto Repubblica. Finora la dirigenza blucerchiata si è difesa al meglio e dalla cessione del bambin d’oro di Praga ricaverà quanto era possibile e qualcosa di più: una plusvalenza che al netto degli ammortamenti si avvicina ai 30 milioni di euro. Rinunciando a pagare la clausola in una unica soluzione infatti la Juventus ha accettato di alzare il prezzo a 30 milioni di euro, diluiti in tre anni. La Sampdoria incasserà il denaro a rate e non accetterà contropartite tecniche”
Quindi le operazioni in entrata:
“La Samp – aggiunge Renzo Parodi – “Andrà sul mercato alla caccia dei ritocchi necessari all’organico da consegnare a Giampaolo. Prima però dovrà compiere alcune mosse “difensive”. Muriel piace a Roma e Lazio ma nessuno dei due club è disposto a pagare la clausola (28 milioni). Fossi Ferrero starei bene attento, dopo l’addio forzato a Schick, a rinunciare a Muriel che sta maturando come una belle pesca, è nel pieno dello splendore atletico, ha dichiarato di stare da papa a Genova e non guadagna uno sproposito (poco più di un milione l’anno). Vale sempre la regola d’oro: meno si cambia meno si sbaglia. L’ipotesi Driussi, talentuoso attaccante esterno del River Plate è affascinante ma costosa, gli argentini chiedono 13 milioni, più o meno la valutazione di Falcinelli, altro oggetto del desiderio di proprietà del Sassuolo reduce da un ottimo torneo nel Crotone (13 gol). Obiettivi difficili, dunque. Secondo imperativo: respingere le offerte per Torreira e Skriniar, peraltro bliandati da contratti lunghi, eventualmente ritoccabili all’insù.
Con i soldi incassati da Schick, Ferrero e Romei hanno già una discreta capacità di azione.. Giampaolo ha chiesto un trequartista da 10 gol a stagione, a me pare l’ultimo dei problemi, sebbene Fernandes non abbia ripagato in pieno le attese. Con Verre e Capezzi il centrocampo è a posto purché Torreira resti blindato”.
Discorso difesa:
“In difesa – conclude Parodi nel suo ampio discorso sul mercato doriano – “oltre agli esterni (duo o più) occorre un centrale che possa dare il cambio a Skriniar e Silvestre. Simic a quel che so è ancora acerbo e stenta ed entrare nella parte. Infine il portiere, in attesa di Viviano. Chichizola, svincolato dallo Spezia o Belec”.