L’obiettivo immediato è il nono posto. Quindi, per il futuro, l’impegno della società dovrà concentrarsi sul gestire la rosa senza smantellarla, portare avanti i lavori a Bogliasco e quelli per il Ferraris per avere finalmente uno stadio apprezzabile.
Di questi e altri temi ha parlato Renzo Parodi, nel suo editoriale su Repubblica. Un’analisi come sempre lucida sulla situazione blucerchiata:
L’incipit riguarda l’ottima prova di domenica contro la Juventus, che ha costretto i gobbi a un non preventivato catenaccio, condito da alcune scenette vergognose di Dani Alves, più che un giocatore una tristezza umana:
“Non ha prezzo vedere la Magna Juventus gettare il pallone in tribuna, ricorrere ai trucchetti di una provinciale in affanno – scrive Renzo Parodi – “Uomini schiantati a terra da finti infortuni (Tagliavento ha tollerato) per perdere qualche manciata di secondi; la capolista incapace di calciare una sola volta verso la porta di Puggioni nell’intera ripresa; Higuain sostituito nel finale da Lichtsteiner, e Allegri a scalmanarsi in panchina come un esordiente tremebondo. Sono soddisfazioni che la Sampdoria si è goduta al di là della sconfitta, maturata nel primo tempo in cui, viceversa, la squadra campione d’Italia, in vantaggio col gol di Cuadrado, ha ripetutamente sfiorato il raddoppio. E dunque brava Sampdoria che pure saluta la prestigiosa serie positiva (17 punti in sette partite utili) e difende il nono posto, davanti a Torino, Chievo e Udinese, staccate rispettivamente di uno, tre e cinque punti. Bravissimi Puggioni, Skriniar, Silvestre e Quagliarella, una spanna sopra i compagni. Complimenti a Giampaolo che si accinge a firmare il rinnovo fino al giugno 2019. E chapeau ai tifosi che hanno applaudito calorosamente la squadra a dispetto del ko. Così si va lontano”.
L’analisi di Parodi prosegue sugli obiettivi blucerchiati, a breve e lungo termine:
“L’obiettivo immediato è la difesa del nono posto – scrive l’ottimo giornalista genovese – “In prospettiva, proseguire nella crescita e coltivare le scelte strategiche, ovvero il completamento del centro sportivo di Bogliasco (prima squadra e squadra primavera) con conseguente ulteriore potenziamento del settore giovanile, imprescindibile serbatoio dal quale attingere forze fresche per la prima squadra.
Avviare i lavori per rendere presentabile e praticabile lo stadio Ferraris, lavori che chiamano in causa anche il genoa. La voce Bogliasco costerà complessivamente 16 milioni di euro, il 70 per cento attinti da un prestito a tasso agevolato del Credito sportivo; il Ferraris richiederà da ciascuna società una decina di milioni di euro. Investimenti estremamente gravosi ma assolutamente indispensabili se si vuole competere ai migliori livelli.
Nella prevedibile assenza di apporti diretti da parte dell’azionista di maggioranza, le mosse di mercato diventano cruciali e dirimenti. Anche la prossima campagna si concluderà con un rilevante attivo ovvero con plusvalenze che andranno a coprire il disavanzo di gestione.
E qui sta il punto: quali mosse farà il trio Romei-Pradè-Osti con la benedizione di Ferrero?
L’addio di Muriel è scontato – dice Renzo Parodi – la clausola di 28 milioni sarà pagata per intero (magari con un piccolo aumento).
Torreira non è difeso da alcuna clausola e vuole andarsene. Ha il contratto in scadenza nel 2020, guadagna attorno ai 200mila euro a stagione, la società gli ha offerto mezzo milioni a stagione ma il suo agente, Bentancourt, gli ha consigliato di non firmare. Schick, pagato 4 milioni, può essere rivenduto a 25 (la clausola), ma lo rivedremo ancora per un anno in blucerchiato. Mi auguro – conclude il giornalista – che si trattengano Skriniar, Linetty, Praet, Fernandes, Djiuricic, riuscendo a liberarsi della zavorra. E si provveda a colmare al meglio i buchi, cominciando dal terzino sinistro. Se infine il gran lavoro sotterraneo di Romei per aprire la strada ad una nuova proprietà andasse a buon fine, allora le prospettive cambierebbero radicalmente. In meglio, s’intende”.
4 commenti
che parta Muriel non é una bella notizia, ma neppure terribile: certo é uno che con un guizzo ti cambia la partita (gol o assist) ma ne fa solo ogni 2-3 partite.
che parta Schick, ora o tra un anno (quando presumibilmente non avremo ancora vinto nulla) é una notizia oscena.
Che ci si faccia con dizionari da un delinquente patentato come Pablo Betancourt é una follia! Bisogna che qualcuno prenda Lucas Torreira, lo porti a cena su per i bricchi, lontano da occhi in discreti, e gli parli da padre a figlio, come faceva Mantovani. Da una cosa come questa potrebbe nascere quella scintilla tra i giocatori che con un effetto domino potrebbe trasformare un insieme di ego, in un gruppo davvero vincente.
Sulle zavorre, non si può che condividere, cosí come sul terzino sinistro (e sul destro?).
Mi sbaglierò ma se parte Muriel è perchè non hai i mezzi per trattenerlo e provare ad ambire a qualcosa. Purtroppo la Samp è collocata in una città che fa a mala pena 500000 mila abitanti di cui la metà anziani credo che gli obiettivi futuri non possano andare oltre l’ottavo o nono posto ma va bene ugualmente.
Luigi, non essere catastrofista, dai…
Anche quando abbiamo vinto il nostro scudetto Genova non era Hong-Kong…
Muriel venduto a 30 zucche ci sta, pagato 8-9, discontinuo, lo vendi e fai cassa per equilibrare (come ai bei tempi andati).
Ma poi il progetto se c’é lo si deve vedere dai 3-4 talenti giovani che abbiamo: Torreira, Schick, Skriniar e ci metto anche Praet (se mai giocherà nel suo ruolo naturale).
Se vendono questi, allora vuol dire davvero che l’unico progetto é quello di tirare a campare.
Io la vedo cosí.
Se si confermasse per interto tuta la rosa attuale, mancherebbe solo un terzino sinistro. Visto che non sarà così in quanto almeno per Muriel pagheranno la clausa bisognerà sostituirlo non con uno ma con due attaccanti. Un centravanti che se la giochi con Quagliarella ed un vice-Schick. Se poi va via Torreira che non ha clausola e quindi decie la Samp e penso e spero solo a fronte di una grossa offerta, per me, non meno di 15 milioni, bisognerà acquistare un regista straniero. Straniero perchè i Cigarini, Verre e Capezzi possono per il momento, solo fare le riserve. Poi bisognerà liberarsi di: Dodò, Pablovic o Regini se il procuratore rompe, Alvarez, due tra Capezzi, Verre e Cigarini e Budimir. Inoltre prestare ancora Palumbo che per il momento non sembra pronto e valutare i giovani primavera in prestito.