DA COSTA 6 – Pomeriggio di assoluto relax per il brav’uomo amazzonico. Nella serenità della sua area di rigore, dove le offensive avversarie non pungono, trova il tempo per raccontare ad un giovane raccattapalle di quando, da bambino, alle porte di Manaus pescava ranocchie giganti nel Rio delle Amazzoni con il solo aiuto delle mani. Si interrompe solamente per effettuare un intervento non particolarmente difficile su uno spiovente di Jared Leto. Per il resto, il Catania non si fai mai vivo dalle sue parti. Ad esser pignoli potrebbe essere più intraprendente e sventare in uscita qualche cross avversario. IL CACCIATORE DI BATRACI.
DE SILVESTRI 6.5 – A sprazzi si rivede lo stantuffo immarcabile ed instancabile ammirato ai tempi di Delio. Sinisa lo preferisce esterno difensivo con sapienti licenze di ficcaggio, e lui svolge con impegno e determinazione il suo compito. A differenza delle due precedenti partite, questa volta può permettersi qualche inserimento in avanti, suo pezzo forte, e da uno di questi scaturisce il cross perfetto per il vantaggio di Eder. DEEP THROAT LOLLO… DOVE PASSA LUI L’ERBA BRUCIA.
MUSTAFI 6.5 – Prestazione da panzer consolidato. Il tank illirico di Germania non soffre il ritmo compassato dell’emo Jared Leto né tantomeno si fa spaventare da Maxi Lopez, con cui spesso fa a “cornate” (ma in quest’ultime, è l’argentino a vincere, senza ombra di dubbio). Solo qualche eccesso di sicurezza, talvolta, ma la sua prestazione è impeccabile. GRANITO.
GASTALDELLO 6.5 – Giornata poco impegnativa per il capitano, parafrasando Lady Gaga “Cocker Face”, solamente qualche intervento giusto per tenere la muscolatura calda, nel primo tempo. E’ presto per dire se sia tornato il condottiero di una volta, ma oggi la sua prestazione è ineccepibile. IO SONO LEGGENDA, RISORGE DOPO UN PERIODO BUIO.
COSTA 6 – Nemmeno lui si è rivelato particolarmente impegnato. Svolge il compitino, ma non commette neanche i soliti errori. Lo sentiamo, ad un certo punto, intonare sottovoce “Tamo Daleko”, l’inno di ogni soldato serbo che lascia la casa e la famiglia per andare a combattere per la propria Patria. Evidentemente il lavaggio cerebrale operato da Sinisa ha creato un piccolo mostro… un born to kill de noartri. Pare che stia uscendo da un periodo di appannamento, ma viene sostituito a pochi minuti dalla fine per un problema alla spalla causato da uno scontro con Boateng, a cui però prontamente caccia un dito in un occhio prima di lasciare il campo. LA VENDETTA DI UN NERD.
(REGINI s.v. – Poche bollicine, poco smalto, ma entra subito in partita. Pronto ad intervenire su un pericoloso pallone vagante in area. Per il resto dieci minuti di tranquillità. LA’ DOVE OSANO I POLLI).
OBIANG 5,5 – Lieve insufficienza per Pedro, perché all’amore perdoniamo tutto, ma non queste loffiate continue nei passaggi e i suoi tiracci da serie B guineana.. Ma lo facciamo con affetto, perché il suo lungo sguardo masai, la fierezza bantù e l’allegria ispanica sono fuse perfettamente in un mix che ha fatto breccia nel cuore dei tifosi. S’impegna e sbaglia molto in fase di impostazione (e adesso capisco perché fuori dal campo porta occhiali da vista con lenti spesse due dita). Cerca ossessivamente la conclusione da lontano, si incaponisce, urla al cielo come uno stregone per questo maledetto goal che non arriva, si sente evidentemente superato da rombo di tuono Renan, ma niente…. il tiro non è il suo pezzo forte. EBANO E CREME BRULE’….
PALOMBO 6.5 – Con Sinisa sembra essersi finalmente ricordato di essere un giocatore con esperienza ultradecennale in Serie A. Nessuno svolazzo, solo concretezza, solidità e intelligenza. Si appiccica come uno stalker all’avversario di turno e non gli da tregua… lo segue, lo annusa, lo tampina e lo francobolla come un vero maniaco. Ciliegina sulla torta, la lunghissima bordata per il freeclimber che propizia la seconda rete. ROSE ROSSE E CHANEL N.5.
GABBIADINI 7.5 – Finalmente i tifosi hanno potuto godere di una prodezza del Freeclimber (e che prodezza, una bordata dal limite sul secondo palo di rara precisione e bellezza), visto che finora aveva segnato solo in trasferta. Dopo la segnatura, ebbro di gioia, si arrampica stile orango sulle reti di protezione dello stadio, ahhh quanta gioia…. Primo tempo da uomo di fatica, secondo assolutamente eccellente: copre costantemente, si propone con efficacia, grazie anche alle praterie lasciate dalla difesa siciliana, e sfiora il 3-0 nel finale. MANOLOWAR.
SORIANO 6.5 – Raccordo tra centrocampo e attacco, altra buona prestazione di un giocatore che, fino a poco tempo fa, era noto per indisporre i tifosi non appena toccava palla. IL MICIONE E’ STATO ADDOMESTICATO… MENO GEL, PIU CABEZA.
EDER 7.5 – Superbo. Fa ammattire una difesa che, fino a pochi mesi fa, era considerata molto quotata: guizza, sguscia, salta l’uomo, segna una gran rete di testa e si rende imprendibile anche dopo l’uscita di Pozzi. E’ il Saetta McQueen blucerchiato, imprendibile sia sul lungo che nello stretto. E dire che, nei primi minuti, si era fatto ammonire e l’arbitro gli aveva negato un probabile rigore. GOLDEN BALL.
(WSZOLEK s.v. – Pochi minuti e praticamente nessun pallone toccato, solo qualche cavalcata fine a se stessa WILD WILD PAWEL).
POZZI 6 – Poco appariscente, pochi palloni giocabili. Il solito impegno e la solita abnegazione, cerca di guadagnarsi le occasioni col lavoro sporco, ma non sempre i suoi sforzi sono ripagati. Nonostante tutto, il suo nervosismo positivo è secondo me di buon auspicio. ARUSPICE E TERMOMETRO DI QUESTA SQUADRA.
(KRISTICIC 6 – Il suo ingresso conferisce maggiore solidità a centrocampo, senza far mancare propositività e sostegno in avanti. Utile e basculante, una prova comunque positiva. Ammonizione inutile all’ultimo secondo . IN THE NENAD OF LOVE).
SINISA 7 – Partita gestita in modo intelligente: non brillantissima all’inizio, la squadra cresce nella ripresa, grazie alla pochezza degli avversari, all’accentramento di Eder come punta centrale e all’ingresso di Kristicic. Prima vittoria in campionato assolutamente meritata. Soriano sembra un altro giocatore, Gastaldello e Palombo sono rivitalizzati, Eder e Gabbiadini in gran spolvero. Perfino Geremia, il gatto del magazziniere, mi dicono non sia più sfiancato dalla diarrea da quando al timone della squadra c’è Sinisa. E ora i tifosi sono più ottimisti, in attesa comunque dei necessari rinforzi di gennaio. TONINO GUERRA IN SALSA SERBA.
1 commento
“Tamo Daleko”… GRAZIE, ho riso tantissimo.