VIVIANO 6,5
Miracolosamente imbattuto per il secondo match consecutivo (nelle ultime 4 gare ha subito gol solamente a San Siro), il buon Emiliano, animo bucolico, respinge alcuni assalti di Toni con la stessa destrezza con cui lo spaventapasseri aizzato dal vento respinge stormi di volatili affamati. Interviene di gamba al 12′ del primo tempo a distanza ravvicinata e all’8′ della ripresa, anticipando la vecchia punta veronese dopo un passaggio dell’ex aratro della Slesia, Pawello Wszolek.
La lentezza di Toni fa apparire Viviano lesto come un felino! provvidenziali gli interventi di piede alla Garella, sangue e budella sugli assalti avversari. Bravo a respingere nel finale un traversone di Juanito Gomez. Reattivo come sempre, stavolta evita di giochicchiare palla al piede al momento dei rinvii. FALCO A METÀ
CASSANI 7
L’esperto Mattia, occhi a mandorla e barbaccia islamica, manifesto perfetto della globalizzazione, appare in netta crescita. Partita dopo partita dimostra che può anche essere schierato con ottimi risultati da esterno di centrocampo. Contro una delle sue tante ex squadre, non sbaglia praticamente nulla. Bravo a chiudere su Siligardi all’inizio della ripresa e propositivo da esterno sinistro, posizione in cui viene avanzato dopo l’ingresso di Silvestre. UN MATTONCINO LEGO. APPARENTEMENTE INUTILE, MA FONDAMENTALE NEL COSTRUTTO.
RANOCCHIA 7
Altra prova incoraggiante per il difensore umbro: l’impresa di giornata è quella di aver sventato la rete di Romulo al 72′ gettandosi a guisa di sorcio morto, sacrificio umano per poi rimanere a terra qualche secondo a riprendere i sensi. Attento per il resto della partita. RANOCCHIA LA BELVA UMANA
MOISANDER 6,5
A parte un erroraccio su Wszolek all’8′ della ripresa (il polacco si smarca per servire Toni, il cui tiro è respinto da Viviano), la sua prestazione sembra responsabile e senza sbavature in difesa. Prova persino qualche inserimento in avanti. IL RAGIONIERE.
DE SILVESTRI 7
Lollo sempre più rompicollo, spacca la fascia con la stessa disinvoltura con cui sfodera il suo strepitoso cock nelle torride notti levantine. E’ tornato lo stantuffo inesauribile: mille polmoni, grinta e tecnica, sembra totalmente recuperato. Prestazione fotocopia di domenica scorsa, anche in questo caso offre un assist vincente, stavolta per Lazaros. L’uomo in più che Montella stava aspettando? GANGBANG MAN
FERNANDO 6
Sufficiente ma meno efficace di domenica scorsa; a Verona tocca molti palloni. Smista e smazza (male) dal suo cilindro di prestigiatore, senza eccedere però in precisione. La velocità di manovra non è la sua caratteristica, ma col Verona appare ancor più lento, col deretano ben piantato al suolo. Sbaglia numerosi appoggi e perde un paio di palloni potenzialmente pericolosi, ci aspettiamo decisamente di più. Sottotono, SOTTO EFFETTO STONO
SORIANO 7
Ha il grande merito di sbloccare il risultato. Qualità ed intelligenza tattica non da poco, ottima, anzi superba l’intesa con Cassano. La gara del capitano si può riassumere così: dopo alcune gare in ombra, a Verona pare aver ritrovato una dimensione in un ruolo non suo. CRISTALLINO
(BARRETO n.g.)
Sostituisce Soriano negli ultimi venti minuti: non lascia il segno, anche perché la partita è ormai segnata. Peccato, avevo già pronto uno schiamazzo corporale per il suo primo errore. OMBROSO
CHRISTODOULOPOULOS 6,5
Schierato a sinistra (fuori ruolo) a causa dell’infortunio di Dodo, non appare particolarmente propositivo (anche perché Wszolek è il solito motorino folle, scarso e instancabile); nonostante questo, riesce clamorosamente a realizzare uno dei più bei gol della stagione doriana. Sull’assist di Lollo la sua mezza girata di destro, plastica da ballerino di valzer, vale il 3-0 che chiude la partita. IL SUO NOME: UNA IMPRECAZIONE LEVATASI MAESTOSA AL CIELO NEL MOMENTO DEL GOAL.
(SILVESTRE 6)
Schierato centrale difensivo, solita prova diligente e concentrata, anche se il risultato era ormai ampiamente acquisito.
ALVAREZ 6,5
Si muove bene sulla trequarti, l’intesa con i compagni migliora sempre più: dopo appena 2′, raccoglie un assist di Quagliarella, costringendo il malcapitato Gollini a respingere di pugno il suo tiro, che più che altro è una sfiatella. Ricambia la cortesia servendo una buona palla a Quagliarella sul 2-0 e si fa trovare piazzato per l’assist di Cassano al 7′ della ripresa, ma viene chiuso da Gilberto. Più che sufficiente ma decisamente meno efficace di Correa. TARANTELLA ARGENTINA
CASSANO 7,5
Fantantonio è tornato; contro un Verona allo sbando non era impresa impossibile, ma il 99 regala ai duemila tifosi presenti al Bentegodi una rete e numerosi spunti per i compagni in attacco. Fior da fiore, petalo da petalo, ispira l’azione del vantaggio, segna il 2-0 in ribattuta e regala suggerimenti preziosi a Soriano e Quagliarella. Tutto nel primo tempo. Un primo tempo che può tranquillamente definirsi petaloso per Antonio.
Meno appariscente nella ripresa, ma ugualmente prezioso supporto per i compagni. Esce stremato a tre quarti partita. Dodici scatti in un’ora lo riducono ad uno straccio d’uomo. Chissenefrega, ci bastano le sue giocate di classe sopraffina. PANCIA E AMORE. LA SINTESI DI UN EROE.
(MURIEL n.g.)
Pochi minuti in cui prova a rendere pericolosi i palloni che riesce a toccare, perdendone la solita mezza dozzina. Troppo poco tempo per dare una valutazione.
QUAGLIARELLA 6,5
Per l’impegno e l’abnegazione avrebbe meritato la rete. Ci sarebbe riuscito al 22′ della ripresa, se Moras, in anticipo, non avesse sventato il tiro del buon Fabio. Le reti di Soriano e Cassano nascono da due sue conclusioni pepate e ravvicinate: la prima respinta da Gollini, la seconda finita sulla traversa. In ogni caso, prova concreta ed efficace, fa in modo di farsi trovare sempre pronto per i suggerimenti dei compagni, senza disdegnare la lotta.
MONTELLA 7
Finalmente si intravvedono i primi risultati del filosofo napoletano: le due vittorie consecutive, entrambe nette e convincenti servono a sbloccare psicologicamente la squadra. 6 punti in sette giorni allontanano (anche se non ancora definitivamente) lo spauracchio della serie B.
Il gioco è finalmente all’altezza della fama ad alta quota dell’Aeroplanino. A livello di formazione, il modulo non cambia: l’infortunio di Dodo e la squalifica di Correa costringono l’allenatore a schierare Christodoulopoulos (fuori ruolo) e Cassano. Risposte efficaci dal greco (coronata da un gran gol) e illuminante da parte di Fantantonio, faro dell’attacco.
I cambi, tutti a risultato acquisito, permettono di gestire il vantaggio con tranquillità ed autorevolezza.
3 commenti
Empoli sarà perfetta per finalmente capire il Mr e la squadra che abbiamo. Si vedrà . Presto.
sono d’accordo sul 7 a cassani mestierante di categoria che dove lo metti sta,e ti assicura la piena sufficienza sempre!darei 5 a fernando perchè ha sbagliato troppe palle in un ruolo dove non te lo puoi permettere. solito 6,5 ad alvarez che francamente non capisco:è molto tecnico certo ma non incide mai,non segna,anzi non riesce mai a tirare in porta e aiuta poco in fase di non possesso, ribadisco come al suo posto vedrei bene soriano ed uno che faccia legna in mezzo. cassano, è bello vederlo giocare,ma in quella posizione con squadre piu’ quotate non ce lo possiamo permettere.
a empoli esame di maturita’.non sbagliamolo ragazzi