Ha parlato ancora Osti. E, come accade in ogni intervista, il direttore sportivo ha una particolare abilità: smorzare gli entusiasmi. Anche ieri, poco prima della partita contro l’Udinese, con un paio di frasi sibilline, Osti ha fatto intendere che la tanto desiderata prima punta, resterà forse un miraggio: “Ci auguriamo che Pozzi trovi la migliore condizione in modo tale da poter rappresentare la punta che serve al mister”.
Sinisa dovrà forse mettersi l’animo in pace e continuare a fare nozze con fichi secchi, come peraltro sta facendo egregiamente in questi giorni.
Il diesse conferma che Matri non sarà nemmeno trattato, perché è fuori budget, i nostri parametri economici sono rigidi. Ipoteticamente, dice Osti, si potrebbe trattare Rolando Bianchi, ma non facciamoci “illusioni” perché, ripete il Ds: “giocatori all’apparenza meno importanti, possono diventare importanti”.
Non si smentisce Osti: al suo cospetto, i profeti apocalittici dell’Antico Testamento paiono degli inguaribili ottimisti.
E’ plausibile allora che la dirigenza, dopo le ottime prestazioni recenti dei ragazzi di Sinisa, non operi più di tanto sul mercato di gennaio. Altro che prima punta.
MERCATO IN USCITA
Al di là di tutto questo, la dirigenza dovrebbe centrare l’obiettivo di sfoltire l’organico.
“Sfoltiamo, sfoltiamo!”, è il mantra che va ripetendo Osti roboticamente, ormai da giorni.
La prima notizia odierna è il ritorno di Andrea Petagna al Milan, dopo quattro mesi non certo esaltanti in blucerchiato. Come Barillà, l’acerbo e gigantesco centravanti torna alla base, dopo appena tre presenze in campionato e una in Coppa Italia, naturalmente senza reti e con qualche erroraccio di troppo. Al Milan sostituirà Matri, in procinto di passare alla Fiorentina.
La seconda notizia è che il nodo Maresca ha finalmente trovato una soluzione: Iachini ha espressamente richiesto il regista a Zamparini, considerandolo l’arma segreta in grado di garantire la promozione diretta al Palermo. Al di là delle facezie, i rosanero hanno bruciato le tappe e, con qualche giorno di anticipo sul previsto, hanno chiuso la trattativa, con grande giubilo di Garrone, desideroso di sbarazzarsi di Enzo (e del suo poderoso ingaggio). Il centrocampista saluta la Samp dopo un anno e mezzo di scarse gioie e molti dolori, firmando un contratto di sei mesi (da mezzo milione) con il Palermo a titolo definitivo, con rinnovo automatico in caso di promozione in A.
In dirittura d’arrivo le trattative per le cessioni (in prestito) di Eramo (al momento, il Pescara è passato in vantaggio sull’Empoli), Tozzo (verso il Latina) e di Gentsoglou (destinato allo Spezia). Contrastanti le notizie su Fornasier: alcune voci confermano la trattativa in corso con la Juve Stabia per un prestito fino a giugno, altre affermano che la società sarebbe orientato a mantenerlo in organico fino alla fine della stagione.
Simon Poulsen, invece, avrebbe trovato l’accordo con la società per la rescissione del contratto (Garrone ha stappato la Magnum delle grandi occasioni) in cambio dell’intero ingaggio stagionale (risparmiando comunque un anno di stipendio, visto che la scadenza sarebbe stata nel 2015). Di lui resterà il ricordo del passo da cammello ciondolante e quell’aria smarrita, da bandolero stanco. Quell’aria svagata di chi pensa: “Ma che cazzo ci sto a fare qui?”.
La giornata, infine, è stata movimentata dalla voce di una trattativa con Paolo Cannavaro, messo ai margini da Benitez. Il difensore del Napoli, in realtà, si sarebbe proposto lui stesso alla dirigenza blucerchiata, ma Sinisa avrebbe posto il veto: la squadra ha bisogno di un puntello in difesa, ma non certo di un giocatore ormai in età da pensione, potenzialmente in grado di ledere i ritrovati equilibri del gruppo.
Un occhio anche alle vicende societarie del Livorno: al di là della crisi tecnica (che porterà a breve alla sostituzione dell’allenatore Nicola con il sempiterno Perotti), O Scio Aldo ha annunciato l’intenzione di vendere tutto a fine stagione, a causa di una grave crisi di liquidità. Alcuni giocatori andranno via a prezzi stracciati per far cassa: a trarne giovamento, finora, lo Spezia, che ha acquistato Schiattarella e forse il capitano amaranto Luci. Paulinho, invece, è stato nuovamente accostato alla Samp. Ricordiamo perfettamente la burla giocata l’estate scorsa da Spinelli a Garrone (interessato al brasiliano) durante il consueto scopone in Galleria Mazzini. Ai tempi, Aldo il ciarlatano chiedeva 10 milioni.. Ora si accontenterebbe di una manciata di fagioli più Paolo Castellini.
4 commenti
Osti fà venire l’orticaria solo a vederlo, ricorda un corvo, per il resto piazzare 4-5 giocatori sembra cosa fatta e questo Sinisa lo chiedeva.
Rimane il fatto che Bianchi non è meglio del nostro Pozzi ed inoltre sarebbe un altro ciondolante per il campo quindi teniamoci il Pozzi che almeno è attaccato alla maglia e lotta.
Unica cosa che speravo e che Sinisa prima di firmare avesse ottenuto dal Garrone almeno di avere 1-2 rinforzi da lui indicati ma mi sembra di capire che tale speranza sia vana…..no prendere una punta si potrebbe rivelare molto rischioso, difficile pretendere da Eder altri 9-10 goal al ritorno andrebbe a 18-19 centri…..magari ma la vedo dura.
Come dire che forse , e paradossalmente, questi ultimi successi potrebbero risultare deleteri! E sì perchè se una volta chiuso il mercato, poniamo il caso (facciamo i dovuti scongiuri), Eder dovesse infortunarsi per un non breve periodo, come la metteremmo con la casellina dei goals segnati?Certamente ci sono squadre più scarse e che, bontà nostra, non hanno un….Sinisa in panchina, però sarebbe bene non ritornare negli affanni appena trascorsi….E’ proprio vero, tra i tifosi e la gloria ci sono sempre di mezzo…..nozze e fichi secchi!!
Acquisti o non acquisti, credo che ci salveremo comunque. Le ultime sono troppo scarse. Come dice roberto, comunque, bisogna sperare che non ci sia un mezzo infortunio o un mezzo raffreddore.nel girone di ritorno!
C’è qualcuno che sa con precisione a quanto ammonta il risparmio sugli ingaggi dei giocatori ceduti ?
Avremmo bisogno di rinforzi …